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Il canto nono del Paradiso di Dante Alighieri si svolge nel cielo di Venere, ove risiedono gli spiriti amanti; siamo nel pomeriggio del 13 aprile 1300, o secondo altri commentatori del 30 marzo 1300.
Ezzelino (o Ecelino) III da Romano, detto il Terribile (Onara, 25 aprile 1194 – Soncino, 27 settembre 1259), è stato un condottiero e politico italiano, signore della Marca Trevigiana. Appartenente alla famiglia germanica dei Da Romano, detti anche Ezzelini, era il figlio primogenito di Ezzelino II il Monaco ed Adelaide di Mangona, e fratello di Alberico e Cunizza da Romano. Audace, astuto e valoroso, la sua decisione e volontà di dominio sfociarono in atti di spietatezza e crudeltà di fronte ai tanti pericoli che lo circondavano, in massima parte successivi alla morte del suo alleato Federico II di Svevia, avvenuta nel 1250. Nelle cronache posteriori gli vennero dati appellativi come "feroce" e "terribile", anche se molte delle nefandezze attribuitegli sono frutto di leggende.
Cunizza da Romano (1198 – dopo il 1279) è stata una nobildonna italiana, figlia di Ezzelino II da Romano e sorella di Ezzelino III e Alberico da Romano.
Dante Alighieri, nel Paradiso, terza cantica della Divina Commedia, descrive la visione del proprio viaggio nell'oltretomba; qui il Paradiso è diviso in cieli, che sono nove e ricalcano il sistema cosmologico aristotelico-tomistico: i primi sette infatti corrispondono ciascuno a un pianeta del Sistema solare. Si noti che la sede propria dei beati è in realtà l'Empireo, ma a essi la Grazia divina ha concesso di spartirsi nel cieli inferiori per manifestarsi a Dante a seconda del loro operare terreno e delle loro inclinazioni. La disposizione delle anime nel Paradiso è spiegata nel canto IV (e in parte nel canto III), mentre la corrispondenza con le gerarchie angeliche è spiegata nel canto XXVIII. Dal Paradiso terrestre, Dante e Beatrice ascendono al Paradiso attraverso la Sfera del fuoco, che separa il mondo contingente da quello incorruttibile ed eterno.