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San Giovanni in Fiore (AFI: sanʲʤoˈvanniɱˈfjoːre, Sangiuvanni in calabrese [zanʲʤuˈvaːnni]) è un comune italiano di 16 686 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. La cittadina è legata alla figura dell'abate Gioacchino da Fiore, monaco esegeta del XII secolo, che qui fondò l’Abbazia Florense e il relativo ordine monastico. È sede amministrativa del parco nazionale della Sila, ubicata presso la frazione di Lorica, e faceva parte della comunità montana Silana (soppressa assieme alle altre comunità montane calabresi nel 2013).
Il Medioevo fu un'epoca di forti contrasti storici, politici e culturali-spirituali: uno dei maggiori fu quello tra vita secolare (votata al successo nel mondo e nella società) e vita spirituale (votata alla santificazione, al rifiuto del valore delle cose e alla dedizione a Dio). Nel Medioevo ebbe luogo, infatti, una poderosa riflessione religiosa, che può essere definita come riforma spirituale medievale e rappresenta un patrimonio di enorme importanza nel formarsi della cultura occidentale moderna, nella nascita del suo patrimonio artistico, nel suo assetto sociale, e nella struttura degli stati nazionali e dei governi. Accanto alla riflessione teologica che possiamo definire "accademica", trovano un posto rilevante diverse correnti di riflessione alternative all'ortodossia. Tra eresia e santità i movimenti di rinnovamento spirituale attraversano la storia stessa d'Europa e si configurano a buon diritto come precursori della Riforma protestante e come terreno di origine per le riflessioni della successiva Riforma cattolica (o Controriforma). I risultati della loro evoluzione e riflessione influenzarono le diverse chiese e posero le fondamenta della Riforma protestante. Non va inoltre dimenticato che una parte considerevole del contributo di riflessione e azione-contemplazione spirituale venne portata avanti da donne di estrazioni sociali e aree geografiche diverse, in secoli che il nostro immaginario tratteggia come esclusivo dominio dell'uomo.Nei climi politici incerti dei vari stati alcuni movimenti vennero definiti eretici, altri santi e riformatori e spesso, con l'alternarsi di eventi politici e storici diversi, entrambe le cose. Che un movimento fosse chiamato eretico piuttosto che riformatore fu in molti casi dovuto al contesto storico e alla possibilità, da parte del movimento stesso, di portare pentimento, concordia e pacificazione nella società, piuttosto che rivoluzione e sovversione all'autorità. Va inoltre detto che alcuni movimenti ebbero pensatori e teologi che articolarono un impianto intellettuale articolato e profondo, altri erano votati maggiormente a un rinnovamento da declinarsi nella semplice umiltà del lavoro quotidiano, altri ancora erano movimenti dall'ideologia non chiara e di tendenze abbastanza anarchiche e rivoluzionarie. Questa notevole disparità di caratteristiche fu probabilmente motivo di ulteriore confusione nel valutare la portata della loro influenza come benefica o malefica e le conseguenti repressioni o concessioni che la Chiesa del tempo ritenne di dover adottare nei loro confronti. La distinzione tra eresia e rinnovamento fu, insomma, spesso influenzata decisivamente dall'impatto sociale che questo o quel movimento ebbe o che si ritenne avrebbe avuto. E, naturalmente, dall'appoggio che poté trovare presso le autorità religiose in primis, civili in secundis. In tal senso è facile immaginare come i movimenti che espressero critiche aspre verso l'autorità religiosa e papale (come i Begardi e i Fraticelli) incontrarono scarsa fortuna e andarono incontro a violente persecuzioni, repressioni e torture. Uguale rifiuto patirono i movimenti che predicarono o indussero profonde modifiche del tessuto sociale (come i Fratelli del Libero Spirito). Ciò premesso, possiamo tratteggiare alcuni movimenti di rinascita spirituale che fondarono alcuni dei capisaldi della fede cristiana d'Europa e che furono precorritori e fondatori dell'impianto ideologico tanto della Riforma protestante, quanto delle forme di devozione e di preghiera del Cattolicesimo dell'età moderna, quanto, infine, di valori etici che oggi appartengono più alla riflessione laica, che a quella religiosa teologica.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il cognome Rossi, suddivise per attività principale.
La leucemia è un termine con il quale si indica un insieme di malattie maligne, vari tipi cancri o tumori caratterizzati dalla proliferazione neoplastica di una cellula staminale emopoietica e si traduce in un numero elevato di globuli bianchi anormali. Queste cellule bianche del sangue non sono pienamente sviluppate e sono chiamate blasti o cellule leucemiche.Le cellule staminali emopoietiche, che si trovano nel midollo osseo rosso, danno origine a due linee cellulari: La linea mieloide, da cui originano i globuli rossi, alcuni tipi di globuli bianchi (granulociti e monociti) e le piastrine. La linea linfoide, da cui originano i linfociti (un altro tipo di globuli bianchi).A seconda della linea cellulare verso cui evolve il clone leucemico si parla di leucemia linfoblastica acuta (LLA), leucemia mieloide acuta (LMA), leucemia linfatica cronica (LLC), leucemia mieloide cronica (LMC). La leucemia è parte di un più ampio gruppo di neoplasie che colpiscono il sangue, il midollo osseo e il sistema linfatico, conosciuti come "Tumori dei tessuti ematopoietici e linfoidi".Il quadro clinico della leucemia è il tumore del sangue. Si tratta di un'invasione del midollo da parte del clone neoplastico, con conseguente distruzione delle cellule emopoietiche normali: il paziente affetto da leucemia sviluppa dunque anemia, per insufficiente produzione di globuli rossi, infezioni frequenti e gravi per la ridotta produzione di globuli bianchi ed emorragia a causa di ridotta produzione di piastrine.La diagnosi viene solitamente formulata grazie ad analisi del sangue o tramite una biopsia del midollo osseo. La causa esatta della condizione è ancora sconosciuta. Diversi tipi di leucemia si ritiene abbiano diverse cause. Diversi fattori, sia genetici che ambientali, sono ritenuti come possibili fattori di rischio come il fumo, l'esposizione alle radiazioni ionizzanti o ad alcune sostanze chimiche (come il benzene), una precedente cura chemioterapica e la sindrome di Down. Gli individui con una storia familiare di leucemia sono maggiormente a rischio.Il trattamento comporta la combinazione tra chemioterapia, radioterapia, terapia mirata, e trapianto di midollo osseo, in aggiunta alla terapia di supporto e alle eventuali cure palliative. Alcuni tipi di leucemia possono essere gestiti tramite una "vigile attesa". Il successo del trattamento dipende dal tipo di leucemia e dall'età del paziente. Il tasso di sopravvivenza media negli Stati Uniti a cinque anni è del 57%. Nei bambini sotto i 15 anni, la sopravvivenza a cinque anni è superiore al 60% e all'85%, a seconda del tipo.Nel 2012, la leucemia ha colpito 352 000 persone in tutto il mondo ed è stata causa di 265 000 decessi. Si riscontra con maggior frequenza nel mondo sviluppato.
Guelfi e ghibellini erano le due fazioni contrapposte nella politica italiana del Basso Medioevo, in particolare dal XII secolo sino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo. Le origini dei nomi risalgono alla lotta per la corona imperiale dopo la morte dell'imperatore Enrico V, avvenuta nel 1125, fra le casate bavaresi e sassoni dei Welfen, da cui la parola «guelfo», con quella sveva degli Hohenstaufen, signori del castello di Waiblingen, anticamente Wibeling, da cui la parola «ghibellino». Successivamente – dato che la casata sveva acquistò la corona imperiale e, con Federico I Hohenstaufen, cercò di consolidare il proprio potere nel Regno d'Italia – in questo ambito politico la lotta passò a designare chi appoggiava l'impero (ghibellini) e chi lo contrastava sostenendo il papato (guelfi). Nei castelli del tempo i merli delle mura erano guelfi se squadrati e ghibellini se a coda di rondine.
Gioacchino da Fiore (Celico, 1130 circa – Pietrafitta, 30 marzo 1202) è stato un abate, teologo e scrittore italiano. È venerato come beato da parte dei florensi e dei gesuiti bollandisti, anche se non c'è mai stata una beatificazione ufficiale da parte della Chiesa cattolica.
Ferdinando Maria de' Rossi (Cortona, 3 agosto 1696 – Roma, 4 febbraio 1775) è stato un cardinale e patriarca cattolico italiano.
Cosimo III de' Medici (Firenze, 14 agosto 1642 – Firenze, 31 ottobre 1723), figlio di Ferdinando II de' Medici e di Vittoria Della Rovere, fu il penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723, anno della sua morte. Il suo regno, il più lungo nella storia della Toscana, fu caratterizzato da un forte declino politico ed economico, punteggiato dalle campagne persecutorie nei confronti degli ebrei e verso chiunque non si conformasse alla rigida morale cattolica. Sposò per procura, il 18 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orléans, cugina di Luigi XIV. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671. Nei suoi ultimi anni Cosimo III, di fronte al rischio concreto di estinzione della propria casata, cercò di far nominare sua figlia Anna Maria Luisa come sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI d'Asburgo non lo permise. Alla sua morte, nel 1723, gli succedette il figlio Gian Gastone.
La chiesa di Santa Maria della Pace è un luogo di culto cattolico di Roma che si trova nell'omonima piazza nel rione Ponte, non distante da piazza Navona.