Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Ferdinand Joseph LaMothe, noto anche con lo pseudonimo di “Jelly Roll” Morton (New Orleans, 20 settembre 1890 – Los Angeles, 10 luglio 1941), è stato un pianista e compositore statunitense durante il periodo di transizione dal ragtime agli albori del jazz. Considerato il primo importante compositore e pianista di musica jazz della storia, fu autore di alcune delle più importanti e influenti composizioni della sua epoca, come Jelly Roll Blues, brano edito nel 1915 e riconosciuto come il primo pezzo jazz pubblicato. Celebre per la sua tracotante personalità, si era attirato le antipatie dei suoi colleghi per il suo modo di fare altezzoso, sprezzante e completamente incentrato su di sé. Duke Ellington gli riconobbe soltanto "il talento di parlare di Jelly Roll Morton". Di sé diceva di aver "inventato il jazz nel 1902", di essere "il creatore del jazz - stomp - swing" e "il più grande compositore di temi hot del mondo". Fondò negli anni venti i Red Hot Peppers ed ebbe fortuna e fama. Fu travolto dalla grande depressione del 1929 e morì in povertà.
Il cardinale (The Cardinal) è un film di Otto Preminger del 1963 ed è tratto dall'omonimo romanzo di Henry Morton Robinson.
«I have a dream» («Io ho un sogno») è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther King Jr. il 28 agosto 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington al termine di una marcia di protesta per i diritti civili nota come la marcia su Washington per il lavoro e la libertà. In esso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Questo discorso è sicuramente uno dei più famosi del ventesimo secolo ed è diventato simbolo della lotta contro il razzismo negli Stati Uniti. Avvenne durante la presidenza di John Fitzgerald Kennedy. King ha usato il concetto di «sogno» nei suoi discorsi sin dal 1960, quando ne tenne uno per la National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) denominato The Negro and the American Dream. In questo discorso si sottolinea il divario presente fra il sogno americano e la realtà, evidenziando quanto la supremazia bianca abbia violato questo sogno. King suggerisce che «potrebbe benissimo essere che questo negro sia lo strumento di Dio per salvare l'anima dell'America». Un altro discorso incentrato sul «sogno» venne tenuto a Detroit nel giugno 1963, quando marciò lungo Woodward Avenue con Walter Reuther e il reverendo C. L. Franklin.Il discorso della marcia su Washington, noto come «I have a dream», ha avuto varie versioni differenti fra loro, scritte in diversi periodi. Il testo finale è infatti il risultato dell'unione di varie bozze e prendeva il nome di «Normalcy, Never Again». Fu solo durante l'orazione del discorso che King ebbe l'idea di focalizzarsi sulla frase «I have a dream», ispirato dalla cantante Mahalia Jackson che continuava ad urlargli «Parla del sogno, Martin!». Fu proprio a questo punto che King accantonò i fogli e iniziò a parlare a braccio, con spontaneità e improvvisazione. In ogni caso la bozza fu redatta con l'aiuto di Stanley Levison e Clarence Benjamin Jones, a Riverdale, New York. Jones ha osservato che «i preparativi logistici per la marcia erano così gravosi che il discorso non era una priorità per noi» e che quindi «la sera di giovedì, Agosto 27 [12 ore prima della marcia], Martin era ancora incerto su quel che avrebbe dovuto dire».
Henry Morton Stanley (Denbigh, 28 gennaio 1841 – Londra, 10 maggio 1904) è stato un giornalista ed esploratore britannico, gallese di nascita, famoso per le sue esplorazioni africane e per la sua ricerca di David Livingstone. È celebre la frase con la quale Stanley salutò Livingstone dopo averlo incontrato: "Il dottor Livingstone, suppongo" ("Doctor Livingstone, I presume").
Euan Douglas George Morton, all'anagrafe Iain Middleton (Falkirk, 13 agosto 1977) è un attore e doppiatore scozzese.