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La Val d'Orcia è un'ampia campagna situata in Toscana, nella provincia di Siena, a nord ed est del monte Amiata e vicina al confine con l'Umbria. Attraversata dal fiume Orcia al centro, che le dà il nome, è caratterizzata da gradevoli panorami paesaggistici e da svariati centri di origine medievale, due dei quali molto noti come Pienza e Montalcino. Albero caratteristico il cipresso, cibi e vini tipici i Pici, i salumi di Cinta senese, il Pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino e la nuova denominazione del vino DOC Orcia.
Castiglione d'Orcia è un comune italiano di 2 276 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Situato al centro della Val d'Orcia, a poca distanza dalla strada statale Cassia, si trova arroccato su una collina della pendice settentrionale del monte Amiata. Comprende anche i centri medievali di Rocca d'Orcia, Campiglia d'Orcia, Vivo d'Orcia e Ripa d'Orcia, e la località termale di Bagni San Filippo.
Rocca d'Orcia (già Rocca a Tentennano o Rocca di Tintinnano) è una frazione del comune italiano di Castiglione d'Orcia, nella provincia di Siena, in Toscana.
Pienza è un comune italiano di 2 076 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Situato in Val d'Orcia, non è molto distante dalla strada statale Cassia e dagli altri due importanti centri della valle, San Quirico d'Orcia e Castiglione d'Orcia. Il centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1996.
Per Val d'Orcia e Amiata si intende quella zona di territorio della Provincia di Siena e della Provincia di Grosseto situata all'interno dei comuni di: Abbadia San Salvatore Castiglione d'Orcia Montalcino Piancastagnaio Pienza Radicofani San Quirico d'OrciaFanno parte inoltre del Monte Amiata i comuni di Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora, Seggiano e Castell'Azzara i quali sono compresi nella provincia di Grosseto. Nella Val d'Orcia grossetana ritroviamo anche la parte settentrionale del comune di Cinigiano. Nella parte nord del monte Amiata, si estende fino ad est della stessa montagna amiatina, la Val d'Orcia, con la visione dei filari di cipresso in mezzo alle suggestive e austere crete senesi, presentando un paesaggio che costituisce la "cartolina" dell'Italia nel mondo. All'estero, non c'è studio giornalistico o geografico (Hibbert Cristopher, The Grand Tour, London 1969; De Seta, L'Italia del Grand Tour, da Montaigne a Goethe, Napoli 1992; Martin Thomas, Guide du voyageur en Italie; Olivier Goujon, Italie Magazine, 2001; Eduard Hutton, Siena and southern Tuscany, 1955; Charles Dickens, in A.Brilli, Viaggiatori senesi in terra di Siena, 1984;) che, parlando dell'Italia, non raffiguri questi elementi del paesaggio, fornendo così una chiave di valorizzazione e di conoscenza in Europa e in altri continenti. Forse per questo la Val d'Orcia è stata di frequente luogo congeniale di ambientazione di opere letterarie e di lavori cinematografici di alta qualità artistica, soprattutto da parte di autori stranieri, inglesi in particolare. Nella filmografia la val d'Orcia e i dintorni dell'Amiata, hanno trovato apprezzamento scenografico e ambientale in opere di James Ivory, Anthony Minghella, Andrej Tarkovskij, Peter Ustinov, Ridley Scott, Franco Zeffirelli, Bernardo Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Leonardo Pieraccioni, Sergio Castellitto. Nel passato, del resto, il paesaggio della val d'Orcia aveva profondamente sensibilizzato la cultura medievale e rinascimentale, proponendosi come riferimento ambientale per le prime raffigurazioni pittoriche a tema paesistico, sia nelle pitture del trecento senese, sia nelle opere civili figurative del Rinascimento toscano. Numerosa è oggi la presenza di strutture agrituristiche, nella val d'Orcia come nei declivi del monte Amiata. Il territorio è stato recentemente inserito dall'Unesco fra i "patrimoni dell'Umanità".
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Campiglia d'Orcia è una frazione del comune italiano di Castiglione d'Orcia, nella provincia di Siena, in Toscana.
San Quirico una frazione del comune italiano di Sorano, nella provincia di Grosseto, in Toscana. Con i suoi 476 abitanti la frazione pi popolosa del territorio comunale.
Gallina (già Osteria Gallina) è una frazione del comune italiano di Castiglione d'Orcia, nella provincia di Siena, in Toscana.