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Gli Uomini d'arme sono una serie di otto affreschi strappati di Donato Bramante, conservati nella Pinacoteca di Brera a Milano. Costituivano parte della decorazione a fresco di una sala di palazzo Visconti, poi Panigarola, un tempo esistente in via Lanzone a Milano.
Il Rinascimento lombardo riguarda Milano e i territori a essa sottomessi. Con il passaggio di potere tra i Visconti e gli Sforza a metà del XV secolo si compì anche la transizione tra la stagione del gotico internazionale lombardo e l'apertura verso il nuovo mondo umanistico. Nella seconda metà del XV secolo la vicenda artistica lombarda si sviluppò infatti senza strappi, con influenze via via legate ai modi fiorentini, ferraresi e padovani, nonché riferimenti alla ricchissima cultura precedente. Con l'arrivo di Bramante (1479) e di Leonardo da Vinci (1482) Milano raggiunse vertici artistici assoluti nel panorama italiano ed europeo, dimostrando comunque le possibilità di coabitazione tra le avanguardie artistiche e il substrato gotico.
Il Cristo alla colonna è un dipinto a olio su tavola (93×62 cm) attribuito a Donato Bramante, databile al 1490 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera di Milano.
Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante e conosciuto anche come Donato Bramante (Fermignano, 1444 – Roma, 11 aprile 1514), è stato un architetto e pittore italiano, tra i maggiori artisti del Rinascimento. Formatosi a Urbino, uno dei centri della cultura italiana del XV secolo, fu attivo dapprima a Milano, condizionando lo sviluppo del rinascimento lombardo, quindi a Roma, dove progettò la basilica di San Pietro. In qualità di architetto, fu la personalità di maggior rilievo nel passaggio tra il XV e il XVI secolo e nel maturare del classicismo cinquecentesco, tanto che la sua opera è confrontata dai contemporanei all'architettura delle vestigia romane e lui considerato "inventore luce della buona e vera Architettura".