Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Stefano (... Gerusalemme, 36) stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunit cristiana perch aiutassero gli apostoli nel ministero della fede. Venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi, fu il protomartire, cio il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo. Il suo martirio descritto negli Atti degli Apostoli dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione, alla presenza di Paolo di Tarso prima della conversione.
Santo Stefano di Sessanio è un comune italiano di 117 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli ed è compreso all'interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Fa parte del Club dei Borghi più belli d'Italia.
Monte Argentario (AFI: /ˈmonte arʤenˈtarjo/) è un comune italiano sparso di 12 300 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana. Sede comunale e capoluogo è Porto Santo Stefano, situato sulla costa nord-occidentale mentre sulla costa sud-orientale si trova la Frazione di Porto Ercole. Posto nella Maremma Grossetana e parte della Costa d'Argento all'estremità meridionale della Toscana, ha una grande tradizione marinaresca. Il comune, noto per la sua vocazione turistica, è centro di rilevanza internazionale per la vela e la nautica da diporto.
Crocefiéschi (A Croxe di Fieschi in ligure) è un comune italiano di 525 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria.
La chiesa di Santo Stefano del Ponte è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Sestri Levante, in via alla Chiesa di Santo Stefano, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Sestri Levante della diocesi di Chiavari. È stata una delle principali matrici della comunità cristiana nel sestrese.
La chiesa di Santo Stefano del Cacco è un luogo di culto cattolico di Roma, nel rione Pigna, situato nella via omonima. In origine il nome della chiesa è Santo Stefano de pinea, dalla pigna di epoca romana ritrovata nella zona, che dà il nome al rione e che è conservata nella Città del Vaticano. Popolarmente invece l'appellativo del cacco viene da una storpiatura di macaco, dal simulacro di un cinocefalo egiziano che si trovava dinanzi alla porta della chiesa, in cui i romani vedevano la testa di una scimmia (invece della testa di cane, con cui era raffigurato il dio egizio Anubi). L'origine della chiesa è molto antica ed è fatta risalire a papa Pasquale I nel IX secolo, la cui immagine era raffigurata nel mosaico absidale distrutto nel 1607. Risalgono al XII secolo il campanile, inglobato ora nel monastero accanto, e l'abside. Papa Pio IV la concesse ai Padri silvestrini nel 1563, con l'onere della cura delle anime. La chiesa fu sottoposta a restauri dagli stessi padri nel 1607, e poi nel Settecento e nell'Ottocento. L'interno si presenta a tre navate (tipo basilicale). Conserva un affresco di Perin del Vaga raffigurante Cristo in pietà, e nell'abside il Martirio di santo Stefano di Cristoforo Casolani.
La chiesa di Santo Stefano è un edificio religioso di Pistoia, situato nell'omonima piazzetta e facente parte del monastero delle Clarisse.
La basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio è un luogo di culto cattolico del V secolo che sorge a Roma sul Celio. Fu conosciuta anche come Santo Stefano in Girimonte, Santo Stefano in Querquetulano (per la sua vicinanza ad un querceto), Santo Stefano in capite Africæ (per la sua vicinanza all'antico Vicus Capitis Africae). Fin dalla costruzione la chiesa fu sede dell'omonimo titolo cardinalizio. Secondo il catalogo di Pietro Mallio, stilato sotto il pontificato di papa Alessandro III, questo titolo era legato alla basilica di San Lorenzo fuori le mura ed i suoi sacerdoti vi officiavano a turno. Gestita in seguito e fino al 1580 dai paolini ungheresi, la chiesa da allora appartiene al Pontificio collegio germanico-ungarico in Roma. È stata eretta basilica minore ed è la chiesa nazionale di Ungheria.