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Il Crocifisso patiens di Castiglion Fiorentino è una croce sagomata e dipinta (417x327 cm) a fondo oro, tempera su tavola con applicazioni a rilievo, conservata nella Pinacoteca comunale di Castiglion Fiorentino. È databile al 1270-1280 circa. Nello stesso museo era conservato anche un importante Crocifisso triumphans databile al primo/secondo decennio del XIII secolo, oggi ricollocato nella collegiata di San Giuliano.
Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268-1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo.
La basilica di San Francesco si trova ad Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da Papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. Fa parte delle proprietà non extraterritoriali della Santa Sede. Nella complessa storia che ha segnato l'evoluzione dell'Ordine, la basilica (e l'annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti "frati della comunità", il gruppo che andò in seguito a costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali. Presso la Chiesa sepolcrale della Basilica dove fu eretto l'altare sulla tomba del Santo, il 19 novembre 1585, il papa francescano Sisto V, con la bolla Supernae dispositionis istituiva l'Arciconfraternita dei Cordigeri. Nel 1754 Benedetto XIV l'ha elevata alla dignità di Basilica patriarcale (dal 2006 "Basilica papale") e Cappella papale. Nell'anno 2000, insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata inserita nella Lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.