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Il nazionalsocialismo tedesco, prima e durante la sua permanenza del potere, tra il 1933 e il 1945, promosse un'ideologia che demonizzava i nemici del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP), in particolare gli ebrei (con l'antisemitismo) e gli affiliati al comunismo (con l'anticomunismo), ma anche il capitalismo occidentale e l'intellettualismo. La propaganda nella Germania nazista fu pervasiva e onnipresente; essa promosse i valori assunti dai nazisti, tra cui la "morte eroica", il Führerprinzip ("principio del leader"), la Volksgemeinschaft ("comunità del popolo"), il Blut und Boden ("sangue e suolo") e l'orgoglio nel confronti dell'Herrenvolk germanico (razza superiore). La propaganda venne utilizzata ampiamente anche per mantenere il culto della personalità del leader nazista Adolf Hitler (il Führer) e per promuovere campagne atte a favorire l'eugenetica nazista e l'annessione dei territori tedeschi (Heim ins Reich) abitati da parlanti di lingua tedesca al di fuori dei confini nazionali (Volksdeutsche). A seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale la propaganda nazista colpì i nemici della Germania nazista, in particolare il Regno Unito (la "perfida Albione", attraverso l'anglofobia), l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (attraverso l'antisovietismo e l'anticomunismo) e gli Stati Uniti d'America (attraverso l'antiamericanismo).
Storia del Terzo Reich (titolo originale The Rise and Fall of the Third Reich) è un saggio storico del 1960 di William Shirer. Vi si narrano le vicende relative all'ascesa, l'affermazione e la repentina caduta del nazismo in Germania, e della figura umana che ne fu interprete pressoché assoluta, Adolf Hitler. Malgrado la notevole dimensione, l'opera ebbe fin dall'uscita un successo editoriale straordinario, con più di due milioni di volumi venduti nei soli Stati Uniti, venendo tradotta in molti paesi, e rimane ad oggi l'opera storiografica sul nazismo di maggior successo e diffusione, venendo ancora pubblicata a più di cinquant'anni dalla prima uscita in numerose edizioni. Nel 1961 ha vinto il National Book Award nella sezione saggistica (non fiction).
L'operazione Leone marino (Unternehmen Seelöwe) era il nome in codice tedesco per l'invasione dell'Inghilterra, programmata durante la seconda guerra mondiale dalla Germania nazista. L'Alto Comando dell'esercito tedesco era convinto che dopo la resa della Francia, la Gran Bretagna avrebbe richiesto la pace; visto però che non veniva presa nessuna iniziativa in questo senso, Hitler ordinò di pianificare un'invasione via mare. La Wehrmacht decise di impiegare per questa operazione 20 divisioni, il cui sbarco doveva essere assicurato dalla Luftwaffe, piuttosto che dalla marina tedesca che disponeva di poche unità. Se gli uomini di Göring fossero riusciti ad annientare la RAF e a distrarre la Royal Navy dalla Manica, le truppe tedesche avrebbero avuto buone possibilità di sbarcare in Inghilterra senza perdite rilevanti. Difatti una volta a terra, avrebbero dovuto affrontare 25 divisioni, sprovviste però di armi moderne, trasporti e mezzi corazzati, e sparse dal Kent a Cromarty, ignare di dove il nemico sarebbe sbarcato.
Ian Kershaw (Oldham, 29 aprile 1943) è uno storico britannico. È conosciuto soprattutto per i suoi studi sulla seconda guerra mondiale, su Adolf Hitler e sul nazismo. Autore di una biografia di Hitler in due volumi, è considerato uno dei maggiori esperti sul tema.
La battaglia d'Inghilterra (in inglese: Battle of Britain e in tedesco: Luftschlacht um England) è il nome storico della campagna aerea svoltasi durante la seconda guerra mondiale e combattuta dall'aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, contro il Regno Unito tra l'estate e l'autunno del 1940. L'obiettivo della campagna era di guadagnare la superiorità aerea sull'aviazione militare britannica, la Royal Air Force (RAF), e particolarmente contro i suoi aerei da caccia inquadrati nel RAF Fighter Command. La battaglia d'Inghilterra fu la prima grande campagna di guerra a essere combattuta interamente da forze aeree e fu anche la più grande e intensa azione di bombardamento aereo fino a quella data. Nel luglio 1940, gli obiettivi principali furono i convogli di rifornimento e i porti, quali Portsmouth; un mese dopo, la Luftwaffe iniziò a colpire gli aeroporti e le infrastrutture della RAF. Con il progredire della battaglia, la Luftwaffe iniziò a bombardare anche le fabbriche aeronautiche e altre infrastrutture, anche per annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Alla fine, la Luftwaffe si concentrò su aree di significato politico utilizzando la strategia del bombardamento strategico.Il fatto che la Germania nazista fallisse nei suoi piani non riuscendo né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa, è considerato la prima significativa sconfitta tedesca della seconda guerra mondiale e un punto di svolta cruciale nell'andamento del conflitto. Impedendo alla Germania di acquisire la superiorità aerea, la battaglia pose fine alla minaccia prima che Hitler desse il via all'Operazione Leone marino, l'invasione della Gran Bretagna condotta da un attacco anfibio e con il lancio dei Fallschirmjäger, i paracadutisti. Alla battaglia partecipò anche la Regia Aeronautica con 170 tra caccia, bombardieri e ricognitori, inquadrati nel C.A.I., Corpo Aereo Italiano.
Con il termine assedio di Malta (in inglese Siege of Malta), si fa riferimento alla campagna militare nel teatro del Mediterraneo svoltasi tra il 1940 e il 1942 durante la seconda guerra mondiale. In questo contesto si vide la lotta per il controllo dell'isola di Malta, allora colonia britannica di grande importanza strategica, tra le forze aeree e le marine d'Italia e Germania da una parte, e la Royal Air Force e la Royal Navy dall'altra. L'apertura di un nuovo fronte in Nordafrica nel giugno 1940 aumentò il già notevole valore di Malta: le forze aeree e marittime britanniche basate sull'isola avrebbero potuto attaccare le navi dell'Asse che trasportavano rifornimenti e rinforzi vitali dall'Europa; il primo ministro britannico Winston Churchill definì l'isola “una portaerei inaffondabile". L'Asse decise di costringere Malta alla resa, bombardandola o prendendola per fame, attaccando i suoi porti, le città, il capoluogo e le navi alleate che rifornivano l'isola. Malta fu una delle zone più bombardate durante la guerra. In un periodo di due anni, la Luftwaffe e la Regia Aeronautica effettuarono un totale di 3.000 missioni di bombardamento sull’isola, nel tentativo di distruggere le difese della RAF ed i suoi porti. Un successo avrebbe reso possibile uno sbarco anfibio combinato tedesco-italiano (Operazione C3 per gli italiani, Operazione Herkules per i tedeschi) sostenuto dalle forze aeroparacadutate tedesche, ma questo piano non fu mai messo in pratica. Alla fine, i convogli alleati furono in grado di fornire e rafforzare Malta, mentre la RAF riuscì a difendere il suo spazio aereo, sebbene a costo di grandi perdite di vite e materiali. Nel novembre 1942 l'Asse aveva perso la seconda battaglia di El Alamein e gli Alleati erano sbarcati in forza nel Marocco francese di Vichy ed in Algeria durante l'operazione Torch. L'Asse spostò le sue forze per la battaglia della Tunisia e gli attacchi a Malta si ridussero rapidamente: l'assedio si concluse effettivamente nel novembre 1942. Nel dicembre 1942 le forze aeree e marittime che operavano da Malta passarono all'offensiva. A maggio 1943 avevano affondato 230 navi dell’Asse in 164 giorni, il più alto tasso di affondamento alleato dell'intera guerra: la vittoria alleata a Malta svolse un ruolo importante nel successo finale degli Alleati nel Nordafrica.
Svariate fonti hanno dedicato molto spazio all'arte nella Germania nazista (1933 - 1945). Dopo essere diventato dittatore nel 1933, Adolf Hitler sfruttò pesantemente il potere della legge per diffondere in tutta la Germania la sua personale visione artistica. Nel caso della Germania, il modello doveva essere l'arte classica greca e romana che, secondo Hitler, incarnavano esteriormente un ideale razziale interiore ed era comprensibile all'uomo medio. Quest'arte doveva essere romantica ed eroica. I nazisti disprezzavano la Repubblica di Weimar e la sua cultura e da tale ragione scaturì la scelta dei nazisti di adottare un'estetica conservatrice e propagandistica.