Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Seminario Patriarcale di Venezia è l'istituzione della diocesi di Venezia in cui vengono formati i futuri presbiteri per il servizio pastorale della stessa diocesi. La comunità seminariale nasce all'indomani del Concilio di Trento per volontà del Patriarca Giovanni Trevisan (1559-1590), ma nei secoli cambiò molte sedi. Nel 1817 si stabilì nell'attuale sede della Salute, provenendo dall'isola di Murano.Oggi il Seminario Patriarcale risiede in questo luogo come presenza bicentenaria che garantisce una certa continuità. Il Seminario, infatti, è erede di un patrimonio di arte e di fede che nei secoli si è accumulato e reso visibile nel complesso monumentale della Salute nell'isola della Trinità.
Federico Manfredini (Rovigo, 24 agosto 1743 – Campoverardo di Camponogara, 2 settembre 1829) è stato un politico italiano, primo ministro del Granducato di Toscana dal 1791 al 1796, Gran Maggiordomo e Magnate d'Ungheria, Maggiordomo Maggiore del granduca di Toscana Ferdinando III.
Bartolomeo (o Baccio) Ghetti (... – 1536) è stato un pittore rinascimentale italiano che solo recentemente è emerso grazie a una ricerca storica. Le informazioni finora pervenuteci riguardo alla carriera di Ghetti si basano principalmente su una breve nota di Giorgio Vasari, contenente poche menzioni nei documenti, e una mezza dozzina di dipinti minuziosamente rifiniti. Vasari accenna brevemente a Ghetti, che egli chiama "Baccio Gotti" nelle Vite, descrivendolo come un allievo di Ridolfo del Ghirlandaio e affermando che lavorò in Francia alla corte del re Francesco I. Nessuna delle opere di Ghetti era nota fino al 2003, anno di pubblicazione (da Louis Alexander Waldman, sul Burlington Magazine) di documenti che dimostrano che l'artista dipinse e restaurò una serie di opere per la chiesa di San Pietro a Selva, nei pressi di Malmantile nella valle dell'Arno inferiore. L'unico dipinto del XVI secolo nella chiesa è una lunetta affrescata raffigurante la Madonna col Bambino. Waldman ha individuato questo dipinto come opera del Maestro della Carità di Copenaghen, un artista anonimo influenzato da Ridolfo del Ghirlandaio (il nome deriva dalla sua opera più bella, una allegoria della Carità che ora si trova nel Statens Museum for Kunst, a Copenaghen). Le coincidenze tra il dipinto e il documento portarono lo studioso all'identificazione del Maestro della Carità di Copenaghen come Bartolomeo Ghetti.