Seconda battaglia difensiva del Don
Nella storiografia italiana la seconda battaglia difensiva del Don fu l'insieme dei combattimenti sostenuti dall'8ª Armata sul fronte orientale della seconda guerra mondiale dall'11 dicembre 1942 al 31 gennaio 1943. La battaglia si concluse, dopo fasi drammatiche e sanguinose, con la ritirata e la disfatta dell'armata italiana con perdite elevatissime in morti e dispersi. A causa della gravità della sconfitta il comando tedesco fu costretto a ritirare i superstiti contigenti italiani che furono rimpatriati nel marzo 1943, in condizioni difficili e dopo aver perso gran parte dell'equipaggiamento e la quasi totalità degli armamenti.
La storiografia internazionale, invece, segue generalmente la periodizzazione sovietica, dividendo i combattimenti dell'8ª Armata italiana nelle due fasi offensive fondamentali sferrate dall'Armata Rossa nel corso della campagna invernale 1942-1943 sul settore meridionale del Fronte orientale. Le offensive, che riguardarono anche le armate tedesche del Gruppo d'armate B e del Gruppo d'armate Don oltre ai contingenti rumeni e ungheresi, furono:
l'operazione Piccolo Saturno, che coinvolse nella disfatta dell'Asse tre dei quattro corpi d'armata italiani dal 16 dicembre al 31 dicembre 1942;
l'offensiva Ostrogorzk-Rossoš che provocò la disastrosa ritirata del Corpo alpino dal 12 al 31 gennaio 1943.