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Le guerre rivoluzionarie francesi furono combattute dal 1792 al 1802 dalla Francia rivoluzionaria contro gran parte delle potenze europee, ostili alla Rivoluzione e decise a frenare l'espansionismo ideologico e territoriale francese e restaurare l'Antico regime. Cronologicamente vengono anche suddivise in guerra della prima coalizione (1792 - 1797), che terminò con il trattato di Campoformio, e in guerra della seconda coalizione (1798 - 1802); in realtà la Francia fu costantemente in guerra con la Gran Bretagna dal 1793 fino al 1802. Caratterizzate dal fervore patriottico e ideologico e dalle innovazioni tattiche e strategiche delle armate rivoluzionarie francesi, poco addestrate ma estremamente motivate e aggressive e guidate da generali giovani ed energici, le guerre rivoluzionarie terminarono, nonostante molte difficoltà ed alcune pesanti sconfitte, con la vittoria della Francia che estese la sua influenza su parte dell'Europa centrale e meridionale, ponendo le premesse per le successive conquiste dell'Impero napoleonico, succeduto alla Repubblica rivoluzionaria. Le ostilità cessarono ufficialmente col Trattato di Amiens (1802). Gli eventi militari posteriori vengono storicamente indicati guerre napoleoniche. Entrambi i conflitti nella storiografia britannica sono anche denominati grande guerra francese.
Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, regnante con il nome di Napoleone III (Parigi, 20 aprile 1808 – Chislehurst, 9 gennaio 1873), figlio terzogenito del re d'Olanda Luigi Bonaparte (fratello di Napoleone Bonaparte) e di Hortense de Beauharnais, fu presidente della Repubblica francese dal 1848 al 1852 e Imperatore dei francesi dal 1852 al 1870. Detto anche Napoleone il piccolo (soprannome datogli da Victor Hugo), sposò la contessa di Teba María Eugenia de Guzmán Montijo, una Grande di Spagna, dalla quale ebbe Napoleone Eugenio Luigi, mentre altri cinque figli furono illegittimi e avuti da donne diverse.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Giovanni Battista Gaetano De Rolandis detto "Zuanin" (Castell'Alfero, 24 giugno 1774 – Bologna, 23 aprile 1796) è stato un patriota italiano.
L'Esercito delle Due Sicilie, spesso citato nei testi come Real Esercito o, impropriamente, Esercito borbonico o Esercito napoletano, fu la forza armata terrestre del nuovo Stato indipendente creato dall'insediamento della dinastia borbonica nel meridione d'Italia in seguito agli eventi della guerra di successione polacca. Il 1734, anno in cui il corpo di spedizione di Carlo di Borbone conquistò le province napoletane e l'anno successivo il regno di Sicilia, strappandole al vicereame austriaco, segnò infatti anche la creazione dei primi reggimenti interamente "nazionali", affiancati ai reggimenti stranieri con cui l'Infante don Carlo era disceso in Italia.La vicenda di questo esercito si inserisce naturalmente nello stesso spazio di tempo in cui visse la dinastia di cui fu sostegno: dal 1734 al 1861. Tuttavia, in seguito alla restaurazione e alla istituzione nel dicembre 1816 del Regno delle Due Sicilie con la fusione formale dei due regni, tale forza armata fu profondamente riorganizzata, inglobando anche gli elementi dell'esercito napoletano di età napoleonica. Dal 1817, quindi, fu adottata la denominazione ufficiale di Reale Esercito di Sua Maestà il Re del Regno delle Due Sicilie; quest'ultimo, assieme all'Armata di Mare, costituiva le forze armate del Regno delle Due Sicilie.
Eleonora de Fonseca Pimentel (Roma, 13 gennaio 1752 – Napoli, 20 agosto 1799) è stata una patriota, politica e giornalista italiana; fu una delle figure più rilevanti della breve esperienza della Repubblica Napoletana del 1799. Di famiglia portoghese, ma nata a Roma, all'anagrafe Leonor da Fonseca Pimentel Chaves, viene ricordata nelle pubblicazioni tedesche, inglesi e italiane con il nome italianizzato che venne adottato dalla sua famiglia nelle residenze di Roma e Napoli; con lo stesso nome fu tra i protagonisti della scena politica di fine XVIII secolo.
Quella che segue è la cronologia dei fatti della Rivoluzione francese e delle guerre rivoluzionarie francesi.
Gli Assiani (in inglese: Hessians; in tedesco: Hessische Truppen) erano soldati tedeschi del XVIII secolo reclutati come mercenari dal Regno di Gran Bretagna per prestare servizio e rafforzare le truppe del British Army in varie campagne di guerra; il loro nome derivava dallo stato tedesco dell'Assia-Kassel, dove erano in maggioranza reclutati. Gli assiani furono impiegati dalla Gran Bretagna in una serie di conflitti ma la loro fama è legata soprattutto alla partecipazione alla Guerra d'indipendenza americana, durante la quale costituirono spesso il nerbo e l'elemento più efficiente del corpo di spedizione inviato dai britannici per schiacciare i ribelli delle colonie americane. Circa 30 000 soldati tedeschi combatterono nelle file britanniche durante la guerra americana con le proprie uniformi, le insegne e i loro ufficiali; anche se quasi metà dei mercenari tedeschi provenivano dall'Assia-Kassel, anche molti altri piccoli stati della Germania fornirono contingenti al British Army per la guerra d'America. Gli assiani, ritenuti soldati disciplinati e combattivi, ma brutali e spietati, erano temuti dai militari e dai civili americani e sono passati alla storia con una reputazione negativa di mercenari senza scrupoli e violenti. Anche se complessivamente gli assiani combatterono con valore fino al termine della guerra, in realtà un elevato numero di mercenari tedeschi nel tempo disertò e passò nelle file dell'esercito americano e dopo il conflitto rimase negli Stati Uniti d'America.