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Secondo viaggio del HMS Beagle

Il secondo viaggio del HMS Beagle, dal 27 dicembre 1831 al 2 ottobre 1836, fu la seconda spedizione esplorativa compiuta con il brigantino HMS Beagle. Charles Darwin prese parte al viaggio intorno al mondo e compì le osservazioni naturalistiche che lo portarono a sviluppare la teoria dell'evoluzione per selezione naturale. Il Beagle attraversò l'Oceano Atlantico, compì dettagliate rilevazioni idrografiche lungo le coste della parte meridionale del Sud America, poi passò l'Oceano Pacifico, raggiunse Tahiti e l'Australia per poi concludere la circumnavigazione del globo. La spedizione era inizialmente pianificata per durare due anni, ma in realtà ne furono impiegati ben cinque. Il capitano fu Robert FitzRoy, che aveva preso il comando della nave durante il primo viaggio del Beagle dopo il suicidio del capitano Pringle Stokes. Fitzroy, temendo che la solitudine lo portasse ad una analoga depressione, chiese a Francis Beaufort, organizzatore della spedizione, di avere a bordo un gentleman di compagnia, ad esempio un naturalista che raccogliesse reperti ed osservazioni sulle terre sconosciute che si apprestavano a visitare. Fu così interpellato John Stevens Henslow, che dopo il rifiuto di Leonard Jenyns propose Darwin, allora ventiduenne. La scelta cadde sul giovane naturalista, nonostante Fitzroy fosse inizialmente contrario. I suoi tratti del volto indicavano infatti, secondo il capitano, adepta della frenologia, una mancanza di carattere. Darwin passò gran parte del tempo in esplorazioni sulla terraferma; tre anni e tre mesi sulla terra, diciotto mesi in mare. Queste ricerche lo resero famoso come naturalista, ma ottenne anche un'ottima reputazione come geologo e collezionista di fossili. La pubblicazione delle sue osservazioni ebbe molto successo e divenne un classico della letteratura con il nome The Voyage of the Beagle.

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