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La Martin Heidegger Gesamtausgabe (Martin Heidegger, "Opere complete"; acronimo: GA, anche HGA) è l'edizione completa delle opere del filosofo tedesco Martin Heidegger (1889-1976) da parte della casa editrice tedesca Vittorio Klostermann, con sede in Francoforte sul Meno. Il progetto, avviato nel 1975, prevede la pubblicazione di complessivi 102 volumi, con una cadenza di circa due volumi all'anno. L'ordine di pubblicazione, e l'edizione scelta, attengono alle decisioni di Martin Heidegger stesso. La Martin Heidegger Gesamtausgabe rappresenta, quindi, un'edizione definitiva, un'edizione letzter Hand, che in genere non prevede la pubblicazione di varianti o versioni dello stesso testo, tuttavia ha il pregio di mostrare la produzione del filosofo tedesco come un "itinerario del pensiero" (Denkweg) da cui si dipartono ulteriori "sentieri" alcuni dei quali "interrotti". D'altronde lo stesso Heidegger decise, poco prima di morire, di inserire sul frontespizio della Gesamtausgabe il motto: Heidegger non fu, inizialmente, del parere di pubblicare un'"edizione completa" delle sue opere, lo si evince, tra l'altro, da una lettera che il filosofo tedesco inviò all'editore Klostermann l'11 aprile del 1972 e, il mese prima, ad Hannah Arendt. Tuttavia l'insistenza dell'editore Vittorio Klostermann, e la mediazione di Hermann Heidegger, riuscirono a convincere l'autore a decidersi favorevolmente alla pubblicazione completa delle sue opere che verrà definita nella riunione del 16 novembre 1973 alla presenza della moglie di Heidegger, Elfride Petri (1893-1992), di Vittorio Klostermann (1901-1977) e del figlio di questi, Michael Klostermann (1939-1992). L'edizione è suddivisa in quattro Abteilungen (sezioni): I Abteilung (volumi 1-16): contiene le opere pubblicate in vita (1910-1976); da tener presente che queste opere di Heidegger originano comunque da scritti accademici preparati per le lezioni o le conferenze. II Abteilung (volumi 17-63): raccoglie le lezioni universitarie tenute tra il 1919 e il 1944. III Abteilung (volumi 64-81): contiene saggi inediti e testi di conferenze. IV Abteilung (volumi 82-102): contiene appunti, lettere, note, riflessioni, tra queste, gli Schwarze Hefte ("Quaderni Neri").L'unica altra edizione della Gesamtausgabe di Heidegger, anch'essa in corso di pubblicazione, è in lingua giapponese, con il titolo ハイデッガー全集 (Haideggā zenshū), dalla casa editrice Sōbunsha di Tōkyō.
Martin Heidegger (pronuncia italiana: ['martin 'aideger]; pronuncia tedesca: ['maɐ̯ti:n 'haɪdɛgɐ]; Meßkirch, 26 settembre 1889 – Friburgo in Brisgovia, 26 maggio 1976) è stato un filosofo tedesco, considerato il maggior esponente dell'esistenzialismo ontologico e fenomenologico (anche se lui stesso ha rigettato quest'ultima etichetta).
Hannah Arendt (Hannover, 14 ottobre 1906 New York, 4 dicembre 1975) stata una politologa, filosofa e storica tedesca naturalizzata statunitense in seguito al ritiro della cittadinanza tedesca nel 1937. Dopo aver lasciato la Germania nazista nel 1933, a causa delle persecuzioni dovute alle sue origini ebraiche, rimase apolide dal 1937 al 1951, anno in cui ottenne la cittadinanza statunitense. Lavor come giornalista e docente universitaria e pubblic opere importanti di filosofia politica. Rifiut sempre di essere categorizzata come filosofa, preferendo che la sua opera fosse descritta come teoria politica invece che come filosofia politica.
Il rapporto tra il filosofo tedesco Martin Heidegger e il nazismo è stato, ed è tuttora, oggetto di una controversia e di diverse interpretazioni da parte degli studiosi. A tale dibattito si è aggiunto quello derivato dalla pubblicazione nel 2014 dei primi Quaderni Neri, su eventuali presenze di antisemitismo nella sua filosofia.
Maria Stuarda, in inglese Mary Stuart (Linlithgow, 8 dicembre 1542 – Fotheringhay, 8 febbraio 1587), è stata regina di Scozia dal 14 dicembre 1542 al 24 luglio 1567, regina consorte di Francia dal 10 luglio 1559 al 5 dicembre 1560 e regina d'Inghilterra per i legittimisti inglesi dell'epoca che non riconoscevano Elisabetta I come legittima erede di Enrico VIII. Regina a pochi giorni di vita, consacrata per diritto divino a soli nove mesi: quella di Maria Stuarda fu una vita che cominciò e finì tragicamente. Scappata dalle guerre anglo-scozzesi, fu cresciuta nell'ambiente colto e raffinato della corte francese di Caterina de' Medici ed ebbe un'ottima educazione in ambito culturale, ma non altrettanto approfondita in ambito politico, dal momento che come regina consorte di Francia non avrebbe dovuto avere potere effettivo. Alla morte del primo marito, il re di Francia Francesco II, Maria Stuarda tornò in Scozia, dove l'attendeva lo scontro con la nuova religione calvinista, istituita durante la sua assenza. Fu una sovrana molto tollerante e questo non fece altro che aumentare il potere dei Lord protestanti, che riuscirono a rivoltarle contro il paese, approfittando della sua turbolenta vita privata. Scappata in Inghilterra, pensava di poter essere aiutata dalla regina protestante Elisabetta I d'Inghilterra, sua cugina, che invece la imprigionò per quasi vent'anni. In questi due decenni la regina di Scozia divenne il fulcro e l'anima del cattolicesimo inglese e molti complotti furono organizzati in suo nome per assassinare Elisabetta e innalzare Maria al trono. La regina di Scozia si ritrovò dunque a essere il simbolo vivente della Controriforma e finì sacrificata nella lotta tra la Spagna cattolica di Filippo II e l'Inghilterra protestante di Elisabetta I. La sua esecuzione fu un duro colpo all'autorità divina dei sovrani regnanti: per la prima volta nella storia una "regina consacrata da Dio" fu giudicata e condannata a morte.Il suo unico figlio, Giacomo VI di Scozia e I d'Inghilterra, fu il primo re britannico che riunì i domini scozzesi a quelli inglesi. Da Maria Stuarda discende l'attuale regina del Regno Unito Elisabetta II.