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Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera (hangŭl: 봄 여름 가을 겨울 그리고 봄; latinizzazione riveduta della lingua coreana: Bom yeoreum gaeul gyeoul geurigo bom) è un film del 2003 diretto da Kim Ki-duk. Il film è ambientato in un eremo buddhista al centro di un lago in una foresta incontaminata, e racconta la vita di un monaco buddhista attraverso le stagioni della sua vita: il regista interpreta l'uomo nell'ultima fase della vita. In Italia è uscito l'11 giugno 2004.
Questa voce fornisce una bibliografia delle opere dello scrittore statunitense Isaac Asimov
Isaac Asimov, nato Isaak Judovič Azimov (in russo: Исаáк Ю́дович Ази́мов?; Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992), è stato uno scrittore e biochimico sovietico naturalizzato statunitense. Fu autore di numerosi romanzi e racconti di fantascienza e di volumi di divulgazione scientifica, la sua produzione è stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi. Alcuni romanzi e racconti di fantascienza hanno avuto trasposizioni cinematografiche.
Il cinema di fantascienza (o fantascientifico) è uno dei generi cinematografici più popolari. In esso, i temi tipici della fantascienza sono colonna portante per lo sviluppo della trama. Nei film di fantascienza, il meccanismo narrativo viene innescato dalla presenza di elementi scientifici immaginari o ipotetici, come potrebbero essere ad esempio la formulazione di una nuova teoria matematica, l'invenzione di apparecchiature tecnologiche innovative o la scoperta di nuovi e promettenti sviluppi nel campo della bioingegneria. Solitamente questo genere di film viene ambientato in un contesto legato a una visione più o meno lontana del futuro, come quello dei viaggi interstellari, quello del contatto con entità extraterrestri, quello dei conflitti nucleari o delle catastrofi climatiche globali. Benché il cinema di fantascienza sia stato riconosciuto come genere autonomo solo a partire dagli anni cinquanta, l'elemento del fantastico era ben presente fin dagli esordi della settima arte. Nel corso degli anni, il cinema fantascientifico ha saputo esplorare un'enorme rosa di soggetti e temi differenti, molti dei quali non avrebbero potuto essere rappresentati in altro modo. Una delle qualità che rende affascinante questo genere è la sua propensione a comunicare messaggi filosofici o politici con elegante sottigliezza: le opere di fantascienza sono state spesso utilizzate per affrontare delicati temi sociali e di attualità – come il pacifismo, la guerra fredda, la xenofobia, le conseguenze dell'inquinamento – in periodi storici attraversati da crisi morali, pur senza rinunciare, nel contempo, a offrire intrattenimento per gli spettatori meno smaliziati. Le produzioni fantascientifiche hanno sempre figurato in prima linea per quanto riguarda l'aspetto più tecnico degli effetti speciali e con il tempo le platee di appassionati si sono abituate alla rappresentazione realistica di forme di vita aliene, spettacolari battaglie spaziali, armi a energia e mondi surreali, a conseguenza del sempre più rapido progredire delle tecnologie animatronica e computer grafica. Vi sono molti film di fantascienza memorabili e un numero ancora maggiore di opere mediocri, o che possono essere annoverate addirittura tra i peggiori esempi di produzione cinematografica di tutti i tempi. Sono occorsi molti decenni – e gli sforzi collettivi di innumerevoli cineasti di talento – perché il cinema fantascientifico iniziasse a essere considerato una forma d'arte. All'interno della fantascienza e dei suoi confini si registra una notevole contaminazione di generi, in particolare con il cinema del terrore.
Antologia del bicentenario (The Bicentennial Man and Other Stories) è un'antologia di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, del 1976. Contiene 11 storie (e un poema The Prime of Life) scritte fra il 1966 e il 1976. Ad ogni racconto corrisponde un'introduzione redatta dallo stesso autore. Il contenuto dei racconti dell'antologia è successivo a Io, Robot e a Il secondo libro dei robot. I racconti principali contenuti in questo libro (ai fini di sviluppare il contesto delle vicende narrate nell'Universo della fondazione) sono stati poi riuniti nel volume Tutti i miei robot. La prima edizione italiana dell'antologia è apparsa su Urania divisa in due volumi: Antologia del bicentenario n. 1 (Urania n. 736) e Antologia del bicentenario n. 2 (Urania n. 738).
Acque di primavera (in russo: Вешние воды?, traslitterato: Vešnie vody) è un racconto dello scrittore russo Ivan Sergeevič Turgenev (1818-1883) pubblicato nel 1872.