Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La Sinistra, detta in seguito storica per distinguerla dai partiti e movimenti di sinistra che si sarebbero affermati nel corso del XX secolo, è stata uno schieramento politico dell'Italia post-risorgimentale. L'epoca della sinistra storica va dal 1876, anno della "rivoluzione parlamentare" che portò alla caduta della Destra storica, sino alla "crisi di fine secolo" (1896), che sfociò nell'età giolittiana. Il primo leader storico della Sinistra storica fu il piemontese Urbano Rattazzi, il quale nel 1852 realizzò insieme all'allora leader della Destra storica, Camillo Benso di Cavour, il cosiddetto "Connubio". Rattazzi sarà sia Presidente della Camera dei Deputati che Presidente del Consiglio, con i voti sia della Destra, che della Sinistra. Il primo presidente del consiglio a capo di un governo solo della Sinistra storica fu Agostino Depretis, incaricato dal Re, oltre che dallo schieramento di cui faceva parte, si reggeva anche sull'appoggio di una parte della Destra, quella che aveva contribuito alla caduta del governo Minghetti. Nella sua azione di governo, Depretis cercò sempre ampie convergenze su singoli temi con settori dell'opposizione, dando vita al fenomeno del trasformismo.
La Sinistra giovanile era l'organizzazione che raccoglieva i giovani fino a 30 anni nel Partito Democratico della Sinistra e poi dei Democratici di Sinistra. Con lo scioglimento dei DS, confluiti nel Partito Democratico, anche la Sg si è sciolta, per dare vita ai Giovani Democratici. L'organizzazione era dotata di una struttura rappresentativa centrale: la Direzione Nazionale e il Consiglio Nazionale, con funzione rispettivamente direttiva e deliberativa. Inoltre si estendeva sul territorio attraverso le venti Unioni regionali, le Federazioni provinciali e i Circoli territoriali. La Sinistra giovanile aderiva alla Ecosy e IUSY, che rispettivamente raccolgono le organizzazioni giovanili socialiste europee e mondiali.
La stragrande maggioranza dei membri dei Democratici di Sinistra venivano dall'esperienza del Partito Comunista Italiano; alcuni sono transitati nel Manifesto-PdUP o in Democrazia Proletaria. Molti altri provenivano da altre esperienze politiche. Infatti i Democratici di Sinistra nacquero nel 1998 dalla fusione del Partito Democratico della Sinistra con la Federazione Laburista (che poi hanno dato luogo alla corrente dei Socialisti Liberali), i Riformatori per l'Europa (poi Europa Riformista) la Sinistra Repubblicana, i Cristiano Sociali e i Movimento dei Comunisti Unitari; erano strutturati in un sistema di correnti e associazioni di tendenza, tra le quali nel 2003 è nata Sinistra Ecologista, fondata da quei membri della Federazione dei Verdi che non condividevano la "deriva a sinistra" del partito, assieme a molti diessini ambientalisti. Questo è un elenco di politici membri dei DS appartenuti o vicini (anche solo come elettori), in precedenza (cioè prima della fine della Prima Repubblica, nel biennio 1992-1994), ad altri schieramenti politici (ordinati in funzione della loro precedente appartenenza). È una lista di deputati, senatori, euro-parlamentari, ministri, sottosegretari, presidenti di Regione e di provincia, consiglieri e assessori regionali di primo piano e sindaci di grandi città. Tale lista si riferisce alla composizione dei DS prima delle scissioni conseguenti alla decisione di sciogliere il partito nel Partito Democratico nell'aprile 2007.
La Sinistra è un'alleanza elettorale e politica tra partiti politici italiani di orientamento social-democratico e socialista, formatasi nel febbraio del 2019 dall'unione di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Altra Europa con Tsipras, Partito del Sud, èViva e Convergenza Socialista.
Giovani Democratici (GD) è l'organizzazione giovanile del Partito Democratico nata nel 2008.
L'espressione comparve per la prima volta nella politica italiana nel 1850, in seguito all'operazione del "connubio" operata da Camillo Benso Conte di Cavour nel Parlamento del Regno di Sardegna, che di lì a pochi anni (nel 1861) sarebbe diventato il Parlamento del Regno d'Italia. L'operazione del "connubio" consisteva nel favorire un'alleanza politica fra la parte più progressista della Destra, il cosiddetto centro-destra, di cui Cavour stesso era leader, e l'ala più moderata della Sinistra, appunto il centro-sinistra, con a capo Urbano Rattazzi. È una manovra politica che crea i fondamenti del trasformismo.
La locuzione centro-destra comparve per la prima volta in Italia attorno al 1850, in seguito all'operazione detta del "connubio" operata da Camillo Benso Conte di Cavour nel Parlamento del Regno di Sardegna, che di lì a pochi anni sarebbe diventato il Parlamento del Regno d'Italia. L'operazione del "connubio" consisteva nel favorire un'alleanza politica fra la parte più progressista della Destra, il cosiddetto centro-destra, di cui il Cavour stesso era capo, e l'ala più moderata della Sinistra, il centro-sinistra, con a capo Urbano Rattazzi. Si è sostenuto che questa manovra politica contenesse in sé i fondamenti del trasformismo. Con il termine centro-destra si è poi indicato, a partire dagli anni sessanta, la collocazione di alcuni governi retti dalla Democrazia Cristiana, in particolare il Governo Tambroni che si sostenne grazie all'appoggio esterno del Movimento Sociale Italiano e del Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica. Dal 1994 il termine centro-destra si riferisce alle aggregazioni guidate da Silvio Berlusconi, il Polo delle Libertà e la Casa delle Libertà. Quest'ultima coalizione, nata nel 2000 e poi dissoltasi, è stata l'alleanza tra Forza Italia, Alleanza Nazionale, la Lega Nord, l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro e altri partiti minori. Dal 2018 la coalizione comprende la Lega (critica nei confronti dell'Unione europea e sovranista), Fratelli d'Italia (partito di destra conservatrice e ugualmente sovranista), e Forza Italia (di ispirazione liberale), assieme ad altri partiti minori tra i quali l'Unione di Centro, di ispirazione democristiana.