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La sociologia del diritto (o sociologia giuridica) è la scienza che studia il diritto come modalità d'azione sociale. Attraverso i concetti, gli apparati teorici e i metodi di ricerca propri della sociologia, la sociologia del diritto indaga su come il diritto influenzi l'azione sociale e ne venga influenzato. Si ritengono oggetto della sociologia del diritto: il sistema giuridico e i suoi rapporti con altri sistemi d'azione sociale; il rapporto tra diritto, azioni e comportamenti, in particolare nella definizione della liceità o illiceità dell'azione; il mutamento giuridico rispetto al mutamento sociale complessivo; l'efficacia del diritto come strumento di controllo sociale; le singole istituzioni giuridiche nel loro contesto sociale (ad esempio il governo, la pubblica amministrazione, la famiglia, la proprietà, il sistema giudiziario); i ruoli sociali degli operatori del diritto (giuristi, giudici, legislatori, avvocati, burocrati, poliziotti ecc.) e le rispettive organizzazioni; l'opinione sociale nei confronti del diritto, il consenso o il dissenso rispetto alle norme giuridiche ed ai valori ad esse sottesi.Studi e ricerche di sociologia del diritto compaiono in alcuni contesti anche con altre denominazioni, come p. es., negli Stati Uniti, "Law and Society".
Guglielmo Forni Rosa (Bologna, 5 novembre 1938) è un docente e storico italiano.
Il federalismo indica la condizione di un insieme di entità autonome, legate però tra loro dal vincolo di un patto (in latino, appunto, foedus, "patto, alleanza"). L'accezione comune del termine appartiene all'ambito politico: il federalismo è la dottrina che appoggia e favorisce un processo di unione tra diversi Stati (a volte denominati anche soggetti federali, Länder, commonwealth, territori, province, ecc.) con una Costituzione e un governo comune, ma che mantengono però in diversi settori le proprie leggi. L'unità che si viene a creare è spesso chiamata federazione (mentre quando manchino anche una Costituzione condivisa e un governo comune si parla di confederazione). I due livelli in cui è costituzionalmente diviso il potere sono distinti tra loro e sia il governo centrale, sia i singoli Stati federati, hanno sovranità nelle rispettive competenze. I sostenitori di questo sistema politico vengono chiamati federalisti. I diversi membri di questo insieme possono riconoscersi nell'autorità di un capo che li rappresenti tutti (un monarca, un capo di governo, o anche - in un contesto trascendente - una divinità), oppure convergere in un'assemblea generale. In senso più ampio, inoltre, soprattutto nel dibattito politico italiano, si parla spesso di federalismo in riferimento ad un crescente decentramento nella gestione pubblica dell'amministrazione dello Stato, in cui si vorrebbe attribuire ai singoli enti locali una maggiore autonomia nella raccolta delle imposte e nell'amministrazione delle proprie entrate e delle spese.
Per devianza si intende comunemente ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione, disapprovazione, condanna o discriminazione. Un atto viene definito deviante non per la natura stessa del comportamento, ma per la risposta che suscita nell'ambiente socioculturale in cui ha luogo. Il tema è studiato nell'ambito della sociologia della devianza e del mutamento sociale.