Sonorizzazione (fonetica)
Sonorizzazione un termine usato in fonetica e in fonologia per caratterizzare i suoni linguistici, che vengono descritti o come sordi o come sonori. Il termine, tuttavia, utilizzato per riferirsi a due concetti distinti. La sonorizzazione infatti pu riferirsi al processo articolatorio in cui vibrano le corde vocali. Questo il suo uso primario in fonetica per descrivere i foni, che sono appunto particolari suoni linguistici. Pu riferirsi anche a una classificazione dei suoni linguistici che tendono a essere associati alla vibrazione delle corde vocali ma non hanno effettivamente bisogno di essere pronunciati a livello articolatorio. Questo quindi l'uso primario del termine in fonologia quando si descrivono i fonemi, o in fonetica quando si descrivono i foni.
A livello articolatorio, un suono sonoro quello in cui le corde vocali vibrano, e un suono sordo quello in cui ci non avviene. Per fare un esempio, la sonorizzazione la differenza tra le coppie di suoni che sono associati alla lettera s nelle parole italiane "sasso" (s sorda) e "sbaglio" (s sonora). I due suoni sono scritti simbolicamente /s/ e /z/. Se si pongono le dita sulla laringe (cio sul pomo di Adamo nella gola superiore), si pu sentire una vibrazione quando si pronuncia zzzz, ma non quando si pronuncia ssss. (Per una spiegazione pi dettagliata, tecnica, vedi Sonora modale e Fonazione.) Nella maggior parte delle lingue europee, con un'eccezione notevole che l'islandese, le vocali e altre sonanti (consonanti quali m, n, l e r) sono sonorizzate modalmente.
Quando si usano per classificare i suoni linguistici, sonoro e sordo sono mere etichette usate per raggruppare insieme i foni e i fonemi ai fini della classificazione. Ritorniamo su questo di sotto.