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Sostrato (filosofia)

Il termine sostrato (dal latino substratus, participio passato di substern re) significa "steso sotto", ed la traduzione letterale del termine greco (t hypok imenon) usato per la prima volta da Aristotele nel triplice senso di "ci che sta sotto" e cio sostrato indica: la materia come fondamento della forma; la sostanza come principio immutabile rispetto agli accidenti; il sinolo.Infine per sostrato si intende nella Logica anche il soggetto, indicante appunto il sub-iectum (ci che posto sotto), che non cambia rispetto ai vari predicati che gli si possono riferire. In particolare Aristotele definisce l' anche quando tratta della sostanza nei suoi quattro aspetti di essenza universale genere sostratoindicando quest'ultimo come ci di cui sono predicati le altre cose, mentre esso stesso non mai predicato di altre Nella storia della filosofia seguente ad Aristotele il termine conserva prevalentemente il significato letterale di ci che sta sotto . Per gli stoici il sostrato si identifica con la materia prima e perci assume consistenza solo in presenza di una qualit reale. Essi teorizzano l'esistenza di un sostrato originario ( ), prima che assuma una qualunque determinazione, e di un sostrato con qualit determinate e specifiche ( ) Nella filosofia latina il termine assume diverse traduzioni (substratum, substantia, subiectum, suppositum) che mantengono il significato letterale di "star sotto" ma variano nei specifici concetti. Si usano anche verbi, aggettivi e sostantivi derivati: substernere, forma substrata, substratio. Nella scolastica medioevale si ritrova il termine substratum per significare l'individuo nella sua concreta realt (substratum singulare) Nella filosofia moderna con Locke, Leibniz e Berkeley il termine viene fatto coincidere con il significato di soggetto nella sua sostanzialit .

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