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Lo stadio del Littorio era un impianto sportivo sorto nel 1927 nella delegazione di Cornigliano Ligure a Genova. Concepito solo per il gioco del calcio, era di modello inglese e poteva contenere al massimo 15.000 spettatori. Fu appositamente costruito durante gli anni della dittatura fascista per ospitare le gare interne de La Dominante; in seguito fu il terreno di gioco anche di Liguria, Sampierdarenese e Corniglianese. Nel complesso vi si disputarono 11 campionati di serie A, 5 di serie B ed uno di serie C. Fu il teatro della scalata della Sampierdarenese dalla terza alla massima serie, culminata con la promozione del 1933-34, del miglior piazzamento nella Serie A 1938-39 e della promozione dalla serie cadetta del 1940-41. Danneggiato dagli eventi bellici, fu parzialmente recuperato ed utilizzato come campo di allenamento dalla Sampdoria nei primi anni di attività. Fu intitolato al portiere Valerio Bacigalupo nel 1950, prima di essere definitivamente demolito nel 1958: sul sito è stata poi costruita la rimessa degli autobus dell'AMT di via Giovanni d'Acri. Nei mesi estivi era sede di spettacoli operistici.
Lo stadio Gennaro Meomartini (già Campo Littorio) è un impianto sportivo ubicato nella città italiana di Benevento. Per circa cinque decenni ha ospitato le gare interne del Benevento, maggior club calcistico locale.
La Littorio, ribattezzata Italia il 30 luglio 1943, fu una nave da battaglia appartenente alla Regia Marina, prima ed eponima unità della stessa classe che comprendeva anche le gemelle Vittorio Veneto e Roma. Rappresentò con le navi sorelle il meglio della produzione navale pesante italiana della seconda guerra mondiale, ma nel corso di diverse battaglie non riuscì a dare un contributo evidente, circostanza dovuta all'atteggiamento prudenziale e passivo dei vertici militari della marina, e a partire dalla fine del 1942 andò incontro a una ridotta attività bellica.
La classe Littorio, a volte indicata anche come classe Vittorio Veneto della Regia Marina era composta da tre navi da battaglia, le più perfezionate e le più grandi unità navali di questo tipo mai possedute dal Regno d'Italia. Nel 1940 all'epoca della loro entrata in servizio erano tra le più potenti navi da battaglia del mondo come artiglieria, in quanto le classe South Dakota statunitensi pur avendo l'armamento principale di calibro maggiore rispetto alle Littorio avevano una minore gittata. Comunque l'armamento delle Littorio non era esente da difetti, ad esempio i calibri principali furono sempre caratterizzati da una forte dispersione delle salve in combattimento, mettendo raramente un colpo a segno, per colpa dei proiettili non standardizzati e perché la canna tendeva a consumarsi rapidamente. Inoltre la potenza di fuoco contro-aerea era notevolmente inferiore alle unità coeve, specie americane e giapponesi, e priva dell'ausilio del radar, come invece accadeva dalla fine degli anni 1930 su quelle tedesche e britanniche. Ciononstante soltanto nel 1942 con l'entrata in servizio delle supercorazzate giapponesi classe Yamato e americane classe Iowa persero il primato della maggior gittata. La costruzione di queste tre navi (la quarta, Impero, non entrerà mai in servizio) fu un grande sforzo per l'Italia.