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La storia di Cilavegna, comune italiano situato in Lomellina, ha inizio a partire dall'età del ferro, quando quei territori furono abitati dal popolo dei Levi. Nei secoli successivi, inoltre, furono molte le popolazioni che occuparono la Lomellina e, per lo specifico territorio di Cilavegna, quella romana fu l'esperienza più significativa: si attesta, infatti, che lungo una strada romana nacque il nucleo denominato cella ad vineas, un accampamento per rifocillare le truppe in marcia. Un altro periodo degno di nota fu quello che va dalla fine dell'Alto Medioevo all'inizio del Basso Medioevo, durante il quale venne citato per la prima volta il centro abitato di Cilavinnis. Successivamente, in epoca feudale, si alternarono diverse famiglie nel possesso della località: tra tutte vengono ricordati i conti palatini di Lomello, ma soprattutto gli Atellani e i Taverna, che ebbero un ruolo importante nella cittadina in età moderna. Fra il XVI e il XIX secolo Cilavegna fu conquistata e occupata, per periodi più o meno lunghi, da francesi, spagnoli e austriaci, fino a quando non venne annessa al Regno d'Italia.
Regno di Napoli (in latino: Regnum Neapolitanum, in catalano Regne de Nàpols, in spagnolo Reino de Nápoles) è il nome con cui è conosciuto nella storiografia moderna l'antico Stato esistito dal XIV al XIX secolo ed esteso a tutto il meridione continentale italiano. Il suo nome ufficiale era Regnum Siciliae citra Pharum, vale a dire “Regno di Sicilia al di qua del Faro”, in riferimento al Faro di Messina, e si contrapponeva al contemporaneo Regnum Siciliae ultra Pharum, cioè “Regno di Sicilia al di là del Faro”, che si estendeva sull'intera isola di Sicilia. In epoca normanna, il Regno di Sicilia era organizzato in due macro-aree: la prima, che includeva i territori siciliani e calabresi, costituiva il Regno di Sicilia propriamente detto; la seconda, che includeva i restanti territori peninsulari, costituiva il Regno di Puglia, allorquando il territorio era parte integrante del Regno normanno di Sicilia. Quest'ultimo Stato fu istituito nel 1130, con il conferimento a Ruggero II d'Altavilla del titolo di Rex Siciliae dall'antipapa Anacleto II, titolo confermato nel 1139 da papa Innocenzo II. Il nuovo Stato insisteva così su tutti i territori del Mezzogiorno, attestandosi come il più ampio degli antichi Stati italiani. Alla stipula della Pace di Caltabellotta (1302) seguì la formale divisione del regno in due: Regnum Siciliae citra Pharum (noto nella storiografia come Regno di Napoli) e Regnum Siciliae ultra Pharum (anche noto per un breve periodo come Regno di Trinacria e noto nella storiografia come Regno di Sicilia). Pertanto questo trattato può essere considerato l'atto di fondazione convenzionale dell'entità politica oggi nota come Regno di Napoli. Il regno, come Stato sovrano, vide una grande fioritura intellettuale, economica e civile sia sotto le varie dinastie angioine (1282-1442), sia con la riconquista aragonese di Alfonso I (1442-1458), sia sotto il governo di un ramo cadetto della casa d'Aragona (1458-1501); allora la capitale Napoli era celebre per lo splendore della sua corte e il mecenatismo dei sovrani. Nel 1504 la Spagna unita sconfisse la Francia, e il regno di Napoli fu da allora unito dinasticamente alla monarchia spagnola, insieme a quello di Sicilia, fino al 1707: entrambi furono governati come due vicereami distinti ma con la dicitura ultra et citra Pharum e con la conseguente distinzione storiografica e territoriale tra Regno di Napoli e Regno di Sicilia. Benché i due regni, nuovamente riuniti, ottennero l'indipendenza con Carlo di Borbone già nel 1734, l'unificazione giuridica definitiva di entrambi i regni si ebbe solo nel dicembre 1816, con la fondazione dello Stato sovrano del Regno delle Due Sicilie. Il territorio del Regno di Napoli inizialmente corrispondeva alla somma di quelli delle attuali regioni italiane di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e comprendeva anche alcune aree dell'odierno Lazio meridionale ed orientale appartenenti fino al 1927 alla Campania, ovvero all'antica provincia di Terra di Lavoro (circondario di Gaeta e circondario di Sora), ed all'Abruzzo (circondario di Cittaducale).
Quella che segue è la lista dei personaggi della serie televisiva italiana Un medico in famiglia, divisi secondo la stagione in cui vengono introdotti.
Gli Orlandi, furono una famiglia della nobiltà toscana, protagonista delle vicende economiche e politiche toscane fino al XVI secolo.
La Lombardia (AFI: /lombar'dia/ in italiano; /lombar'dia/, /lumbar'dia/ o /lumbar'dea/ in lombardo) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia nord-occidentale, prefigurata nel 1948 e istituita nel 1970. Gli abitanti sono 9 980 080 e il territorio è suddiviso in 1 506 comuni (regione con il maggior numero di comuni su tutto il territorio nazionale), distribuiti in dodici enti di area vasta (undici province più la città metropolitana di Milano). La regione si posiziona prima in Italia per popolazione e numero di enti locali, mentre è quarta per superficie, dopo Sicilia, Piemonte e Sardegna. Ha il suo capoluogo nella città di Milano e confina a nord con la Svizzera (Canton Ticino e Cantone dei Grigioni), a ovest con il Piemonte, a est con il Veneto e il Trentino-Alto Adige e a sud con l'Emilia-Romagna.
La famiglia Duck è un gruppo di personaggi immaginari dei cartoni animati e dei fumetti della Disney, legata al personaggio di Paperino. I membri della famiglia Duck appaiono più che altro nelle storie a fumetti di Paperino benché alcuni abbiano fatto apparizioni animate. Nel 1993 il fumettista statunitense Don Rosa pubblicò un albero genealogico dei paperi che stabiliva le relazioni di ciascun personaggio ai fini delle sue storie. Rosa creò anche una linea temporale immaginaria per definire le date di nascita di alcuni personaggi. Alcuni altri autori di fumetti, sia prima sia dopo la pubblicazione dell'albero genealogico di Rosa, hanno mostrato variazioni nella famiglia. Ad essa sono legate anche le famiglie Coot, dell'Oca e Paperone, così come il Clan de' Paperoni. Oltre a Paperino, i membri più noti della famiglia Duck sono i suoi tre nipoti Qui, Quo e Qua.
Bellinzona (latino Bilitio o accusativo Bilitionem, 1218 Bilizone, XIV sec. Birinzone e Berinzone, XV sec. Birinzona anche Berinzona, XVI sec. Belinzone o Berinzone Fine XVI secolo Belanzano (Galleria delle mappe Musei Vaticani) o Bellinzone, XVII sec. Belizona e Belinzona, in dialetto ticinese Belinzona, ma anche Brenzona o Borgh, in tedesco Bellenz o Bellentz [desueto], in francese Bellinzone, in romancio Blizuna) è un comune svizzero del Canton Ticino. È la città capitale del Canton Ticino e capoluogo del distretto omonimo; conta 44 046 abitanti, mentre l'agglomerato e distretto contano oltre 54 900 abitanti. La città è attraversata da nord e in direzione ovest dal fiume Ticino. Nel 2017 11 ex-comuni del distretto (Camorino, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant'Antonio, Sementina) e Claro (già distretto di Riviera) sono stati accorpati al comune di Bellinzona. La popolazione del comune è dunque passata da circa 18 000 a oltre 44 000 abitanti, e la superficie da 19 km² a quasi 165 km².