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Il manierismo è una corrente artistica, prima italiana e poi europea, del XVI secolo. La definizione di manierismo ha subito varie oscillazioni nella storiografia artistica, arrivando, da un lato, a comprendere tutti i fenomeni artistici dal 1520 circa fino all'avvento dell'arte controriformata e del barocco, mentre nelle posizioni più recenti si tende a circoscriverne l'ambito, facendone un aspetto delle numerose tendenze che animarono la scena artistica europea in poco meno di un secolo.
La Madonna di Bruges è una scultura marmorea (h 128 cm) di Michelangelo, databile al 1503-1505 circa e conservata nella navata laterale destra della Chiesa di Nostra Signora (Onze-Lieve-Vrouwekerk) a Bruges, in Belgio.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Giambologna, pseudonimo di Jean de Boulogne (Douai, 1529 – Firenze, 13 agosto 1608), è stato uno scultore fiammingo attivo in particolare a Firenze.
Giacomo Zilocchi (Piacenza, 1862 – Firenze, 30 aprile 1943) è stato uno scultore italiano.
Ercole e il centauro Nesso è una statua marmorea dello scultore Giambologna, collocata a Firenze nella Loggia dei Lanzi. Giambologna è il nome italianizzato di Jean Boulogne (Douai 1529 - Firenze 1608) scultore venuto dalle Fiandre a Roma nel 1550 (?); da considerare profondamente italiano per spirito ed educazione; egli riuscì ad accogliere la lezione di Michelangelo e a trovare la misura del manierismo. Questo gruppo scultoreo fu collocato dapprima, nel 1599, sul Canto dei Carnesecchi a Firenze, poi lo si trasferì sotto il loggiato degli Uffizi, dal lato meridionale; più tardi fu posto sulla piazzetta che si trova vicina al Ponte Vecchio, sulla riva sinistra dell'Arno e, nel 1812, trovò la sua sede definitiva nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria. La scultura è caratterizzata dalla grande forza plastica espressa dalla poderosa torsione, quasi elastica, del corpo del centauro Nesso, piegato dalla forza di Ercole.
Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì e Dedo (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e sguardo spesso assente. Si formò in Italia, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti. In Francia conobbe anche la pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa per i suoi dipinti. Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma, sebbene fosse il suo ideale artistico, dovette abbandonarla ben presto nel 1914 a causa delle precarie condizioni fisiche; da allora si dedicò solamente alla pittura, andando così a produrre una notevole quantità di dipinti, dai quali tuttavia non ricavò alcuna ricchezza. Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di sostanze nocive, andando così a compromettere la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni, proprio all'apice del suo successo. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise, insieme alla sua compagna Jeanne che, incinta del loro secondo figlio, si suicidò solo due giorni dopo la sua morte.
Una statua equestre è una scultura raffigurante un uomo (o eventualmente una donna) in sella al suo destriero. Il monumento equestre è noto soprattutto come scultura a tutto tondo, ma non mancano esempi in rilievo o pittorici (come il Giovanni Acuto di Paolo Uccello). Si tratta di un tema noto alla scultura occidentale sin dall'età arcaica dell'arte greca (ma ve ne sono esempi anche nelle culture d'oriente, di India e Cina in particolare): esso assumerà nell'arte dell'età imperiale romana una funzione eroizzante ma anche propagandistica che ne sarà il connotato tipico fino al XX secolo. In questo senso la statua di Marco Aurelio (salvatasi dalle distruzioni medievali perché ritenuta un ritratto del santo Costantino Magno) fece da illustre esempio per tutti i sovrani che si rifacevano all'ideale della Roma imperiale, da Carlo Magno a Napoleone, facendosi ritrarre a cavallo. Nell'Ottocento in Italia il tema divenne frequente per esaltare i protagonisti del Risorgimento, da Garibaldi a Vittorio Emanuele II. La più grande statua equestre finora costruita è la colossale statua equestre di Genghis Khan in Mongolia (ca. 40 km a est di Ulan Bator). Inaugurata nel 2008, è realizzata in acciaio inox, è alta 30 metri e pesa circa 250 tonnellate. È posta su un edificio memoriale alto 10 metri, per cui l'altezza totale del monumento è di 40 metri.
Perseo con la testa di Medusa è una scultura bronzea di Benvenuto Cellini, considerata un capolavoro della scultura manierista italiana, ed è una delle statue più famose di Piazza della Signoria a Firenze.