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Via Camillo Cavour è una delle principali vie della zona nord del centro storico di Firenze. La via venne intitolata allo statista piemontese a soli undici giorni dalla sua morte (esattamente il 17 giugno 1861), unendo due antiche vie, via Larga e via San Leopoldo, fino all'attuale piazza della Libertà, realizzata alcuni anni più tardi e anche essa successivamente chiamata piazza Cavour. Ai tempi del Fantozzi (inizi anni 1840), aveva sede il Ministro del Regno di Sardegna presso il Granducato di Toscana.
Palazzo Medici Riccardi si trova a Firenze al numero 3 di quella che per la sua ampiezza si chiamava Via Larga, oggi via Cavour, ed l'attuale sede del Consiglio metropolitano.
Marsciano (Masci no in dialetto locale, pr. Marsci no) un comune italiano di 18.700 abitanti della provincia di Perugia in Umbria. Citato per la prima volta attorno all'anno 1000, il maggior centro della media Valle Tiberina e della Valle del Nestore. Si colloca al 9 posto tra i comuni pi abitati della regione e al 16 per estensione. Tra i pi importanti centri agricolo-industriali dell'Umbria, presenta un gran numero di aziende medio-piccole ed il maggior comune umbro (tra i primi nel centro Italia) per la produzione di coppi e laterizi; per questo viene definito territorio del laterizio.
Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater patri (Firenze, 27 settembre 1389 Careggi, 1 agosto 1464) stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Pur non avendo mai ricoperto alcuna carica di rilievo nella citt (che si mantenne sempre istituzionalmente una Repubblica), egli si pot considerare il massimo uomo di Firenze all'indomani della morte del padre Giovanni (dal quale raccolse l'eredit economica), e in particolare con il ritorno glorioso dall'esilio nel 1434. Grazie alla sua politica moderata, egli riusc a conservare il potere per oltre trent'anni fino alla morte, gestendo lo Stato in modo silenzioso attraverso suoi uomini di fiducia e permettendo, in questo modo, il consolidamento della sua famiglia al governo di Firenze. Abile diplomatico, riusc a capovolgere le alleanze politiche italiane all'indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l'antica rivale Milano (guidata ora dall'amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454. Amante delle arti, Cosimo invest gran parte del suo enorme patrimonio privato (dovuto all'oculatissima gestione del Banco di famiglia) per abbellire e rendere gloriosa la sua citt natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Appassionato della cultura umanistica, fond l'Accademia neoplatonica e favor l'indirizzo speculativo dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento. Per i suoi meriti civili, all'indomani della sua morte la Signoria lo proclam Pater patri , cio padre della patria. La fama di Cosimo continu a essere generalmente positiva nel corso dei secoli (eccetto Simondo Sismondi che vedeva in Cosimo il tiranno, soppressore delle antiche libert repubblicane), in quanto la sua amministrazione della Repubblica gett le basi per il periodo aureo che tocc il culmine sotto il governo del nipote, Lorenzo il Magnifico.