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La ferrovia Bologna-Pistoia, conosciuta anche come ferrovia Porrettana, è una linea ferroviaria lunga esattamente 99 km che collega Bologna a Pistoia transitando per Porretta Terme, paese da cui prende il nome. È sostanzialmente tutta a singolo binario, eccetto la tratta da Bologna Centrale a Casalecchio Garibaldi. Fu il primo collegamento attraverso l'Appennino che, tra la Toscana e l'Emilia-Romagna, scavalcava interamente la dorsale appenninica collegando Bologna a Pistoia. Detta anche Strada ferrata dell'Italia Centrale venne inaugurata ufficialmente da Vittorio Emanuele II il 2 novembre 1864.Al tempo fu un'opera di enorme portata ingegneristica, con le sue 47 gallerie e i 35 ponti e viadotti. Il tratto più difficile risultò quello tra Pracchia e Pistoia, dove in 26 km venne superato un dislivello di 550 metri. L'impresa fu affidata all'ingegnere francese Jean Louis Protche che, per non ricorrere alla cremagliera, risolse il problema progettando due tornanti (ferroviari) nel tratto Piteccio - Corbezzi. A Porretta Terme gli è stata dedicata una piazza e un'altra è stata dedicata a Vittorio Emanuele II.
La stazione di Castagno è una fermata ferroviaria posta sulla linea Pistoia-Bologna, costruita per servire la località di Castagno di Piteccio, piccola frazione del comune di Pistoia.
La stazione di Valdibrana è una stazione ferroviaria, attualmente chiusa al pubblico, posta sulla linea Bologna-Pistoia, costruita in località Valdibrana, piccola frazione del comune di Pistoia.
La stazione di Corbezzi è una stazione ferroviaria posta sulla linea Pistoia-Bologna, gestita da RFI e costruita più per incrementare con gli incroci l'alto numero di convogli (che arrivò sino a 70 nelle 24 ore negli anni '20) più che per servire la piccola frazione montana di Corbezzi, sita nel comune di Pistoia.
La pieve di Santa Maria a Piteccio si trova nei dintorni di Pistoia.