Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Paolo V, nato Camillo Borghese (Roma, 17 settembre 1552 – Roma, 28 gennaio 1621), è stato il 233º papa della Chiesa cattolica e 141º sovrano dello Stato Pontificio dal 1605 alla sua morte.
Papa Innocenzo XI (in latino: Innocentius PP. XI, nato Benedetto Odescalchi; Como, 19 maggio 1611 – Roma, 12 agosto 1689) è stato il 240º papa della Chiesa cattolica dal 1676 alla sua morte; è stato proclamato beato da Pio XII nel 1956.
I Banchieri sono un'antica famiglia di Pistoia di origine pisana.
Gli affreschi della Galleria Farnese, un ambiente di Palazzo Farnese a Roma, sono un'opera di Annibale Carracci portata a compimento, in più riprese, tra il 1597 e il 1606-1607. Alla realizzazione degli affreschi contribuirono anche Agostino Carracci, fratello di Annibale, e, successivamente, alcuni allievi dello stesso Annibale, tra i quali il Domenichino.
Il teatro San Cassiano (o teatro di San Cassiano e sue varianti) di Venezia è stato il primo teatro pubblico per l’opera in musica, inaugurato ― in quanto teatro d’opera ― nel 1637, mentre la prima notizia della sua costruzione risale al 1581. Esso prende il nome con cui è più noto dalla parrocchia di San Cassiano in cui era situato, nel sestiere di Santa Croce e non distante da Rialto. Era di proprietà della famiglia veneziana Tron. Si tratta del primo teatro d’opera ‘pubblico’ poiché fu il primo aperto a un pubblico pagante. Fino a quel momento, infatti, i teatri pubblici, quelli che operavano su base commerciale, avevano messo in scena solamente spettacoli teatrali recitati (ossia ‘commedie’) mentre l’opera era rimasta una forma spettacolare privata, riservata alla nobiltà e alle corti. Il Teatro San Cassiano fu dunque il primo teatro pubblico a mettere in scena l'opera, rendendola fruibile ad un pubblico più ampio. Nel 2019 è stata reso pubblico il progetto di ricostruzione, ideato e promosso dall’imprenditore e musicologo inglese Paul Atkin. L'obiettivo è la ricostruzione, a Venezia, del Teatro San Cassiano del 1637, completo di macchine di scena e scenografie mobili, ricostruito tanto fedelmente all’originale quanto sarà reso possibile dalle ricerche accademiche e dalle competenze artigianali; tutto ciò così da rendere il ricostruito Teatro San Cassiano un punto di riferimento internazionale per la ricerca, la sperimentazione esplorativa e la messa in scena di opere barocche secondo criteri filologici.
La Repubblica di Venezia, a partire dal XVII secolo Serenissima Repubblica di Venezia, è stata una repubblica marinara con capitale Venezia. Fondata secondo la tradizione nel 697 da Paoluccio Anafesto, nel corso dei suoi millecento anni di storia si affermò come una delle maggiori potenze commerciali e navali europee. Inizialmente estesa nell'area del Dogado (territorio attualmente assimilabile alla città metropolitana di Venezia) nel corso della sua storia annesse gran parte dell'Italia nord-orientale, l'Istria, la Dalmazia, le coste dell'attuale Montenegro e dell'Albania oltre a numerose isole del mare Adriatico e dello Ionio orientale. Al massimo della sua espansione, tra il XIII e il XVI secolo, governava anche il Peloponneso, Creta e Cipro, la gran parte delle isole greche, oltre a diverse città e porti del Mediterraneo orientale. Le isole della laguna di Venezia nel VII secolo, dopo aver conosciuto un periodo di sostanziale aumento della popolazione, si organizzarono nella Venezia marittima, un ducato bizantino dipendente dall'esarca di Ravenna. Con la caduta dell'esarcato e l'indebolimento del potere bizantino sorse il Ducato di Venezia, guidato da un doge e stabilito sull'isola di Rialto, divenne prospero grazie al commercio marittimo con l'Impero bizantino e con gli altri stati orientali. Al fine di salvaguardare le rotte commerciali tra il IX e l'XI secolo il Ducato condusse diverse guerre che gli assicurarono il completo dominio sull'Adriatico. Grazie alla partecipazione alle crociate la penetrazione nei mercati orientali si fece sempre più forte e fra il XII e il XIII secolo Venezia riuscì a estendere il suo potere in numerosi empori e scali commerciali orientali. La supremazia sul mar Mediterraneo condusse la Repubblica allo scontro con Genova che perdurò fino al XIV secolo, quando, dopo esserne uscita vincitrice, Venezia cominciò l'espansione su terraferma. L'espansione veneziana però portò alla coalizzazione della monarchia asburgica, della Spagna e della Francia nella Lega di Cambrai che nel 1509 sconfisse la Repubblica di Venezia nella battaglia di Agnadello. Pur mantenendo la gran parte dei suoi possedimenti di terraferma, Venezia ne uscì sconfitta e il tentativo di espandere i domini orientali causò una lunga serie di guerre con l'Impero ottomano che si concluse solo nel XVIII secolo con la Pace di Passarowitz del 1718, e che causò la perdita di tutti i possedimenti nell'Egeo. Seppur ancora fiorente centro culturale la potenza veneziana fu definitivamente sconfitta da Napoleone che pose fine alla Repubblica di Venezia nel 1797 con la ratifica del trattato di Campoformio. Nel corso della sua storia la Repubblica di Venezia si contraddistinse per il suo ordinamento politico. Ereditato dalle precedenti strutture amministrative bizantine aveva come capo della Stato la figura del doge, carica che divenne elettiva dalla fine del IX secolo. Oltre al doge l'amministrazione della Repubblica era diretta da diverse assemblee: il Maggior Consiglio, con funzioni legislative, cui fu affiancato il Minor Consiglio, la Quarantia e il Consiglio dei Dieci competenti in materia giudiziaria e il Senato.
Papa Clemente IX, nato Giulio Rospigliosi (Pistoia, 27 gennaio 1600 – Roma, 9 dicembre 1669), è stato il 238º papa della Chiesa cattolica dal 1667 alla sua morte. Data la brevità del suo pontificato, Clemente IX non poté incidere nella politica pontificia, tuttavia, il suo periodo presso la Curia romana fu molto fecondo. Giulio Rospigliosi viene ricordato anche per la sua opera di librettista e per il suo contributo nella determinazione dei gusti e degli orientamenti del melodramma romano del Seicento.
L'opera è il termine italiano di utilizzo internazionale per un genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto. La denominazione "opera" è la forma abbreviata di opera lirica o anche della locuzione sostantivale opera in musica. Non è un caso che la parola "opera" sia usata invariabilmente in quasi tutte le lingue del mondo: anche se pure altre nazioni posseggono tradizioni operistiche di innegabile importanza e valore, il genere è nato e si è sviluppato in Italia, paese che per questo possiede il maggior numero di teatri d'opera al mondo e ha tra i suoi maggiori vanti l'essere universalmente considerata la patria dell'opera. Tra i numerosi sinonimi, più o meno appropriati, basta ricordare melodramma, opera in musica, teatro musicale e opera lirica, espressione largamente impiegata dal linguaggio comune e mediatico. Il termine è fortemente contestualizzato nel suo impiego, in quanto il vocabolo opera, in italiano, è un termine di origine latina che indica un lavoro in generale, particolarmente in ambito artistico. Dall'agosto 2013, l'Associazione Cantori Professionisti d'Italia ha depositato presso il MIBACT il dossier per la Candidatura UNESCO per l'opera italiana, con l'intento di iscrivere l'opera all'interno del Patrimonio dell'Umanità protetto da UNESCO.