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La Storia del giornalismo italiano assume un ruolo importante nella storia del giornalismo e in quella d'Italia.
Indro Montanelli, nome completo Indro Alessandro Raffaello Schizògene Montanelli (Fucecchio, 22 aprile 1909 – Milano, 22 luglio 2001), è stato un giornalista e scrittore italiano. Tra i più popolari giornalisti italiani del Novecento, si distinse per la concisione e limpidezza della sua scrittura, iniziando la sua carriera durante il ventennio fascista. Successivamente fu per circa quattro decenni l'uomo-simbolo del principale quotidiano d'Italia, il Corriere della Sera. In seguito, lasciato il Corriere per contrasti sulla nuova linea politica della testata, diresse per vent'anni un altro quotidiano fondato da lui stesso, il Giornale, distinguendosi come opinionista di stampo conservatore. Fu gravemente ferito nel 1977 in un attentato dai terroristi delle Brigate Rosse. Con l'entrata in politica di Silvio Berlusconi, da lui apertamente disapprovata, lasciò Il Giornale e, nel marzo 1994, fondò la Voce, un quotidiano che chiuse tuttavia l'anno seguente. Fu anche l'autore di una collana di libri di storia a carattere divulgativo, Storia d'Italia, i quali narrano la storia d'Italia dall'antichità alla fine del XX secolo. In ciascuna di queste attività Montanelli seppe conquistare un largo seguito di lettori.
La storia del giornalismo è la disciplina che studia l'evoluzione dei modi, dei metodi e dei canali di diffusione della notizia attraverso lo sviluppo diacronico dell'attività giornalistica. La periodizzazione segue da vicino l'evoluzione della tecnologia: infatti le rivoluzioni nel giornalismo sono state causate dalle rivoluzioni tecnologiche e industriali.
Un giornale è una pubblicazione periodica avente come finalità la raccolta, il commento e l'elaborazione critica di notizie di attualità dirette al pubblico. Ciascun giornale è contraddistinto da una testata. Il termine deriva da "giorno", a indicare l'originaria frequenza giornaliera di pubblicazione (oggi non è più una caratteristica dirimente). L'evoluzione tecnologica ha fatto che sì che oggi molti giornali non sono più cartacei, ma sono fruibili sulla rete internet: in questo caso si parla di giornale online.
Il Giornale di Sicilia è un quotidiano italiano siciliano. La sede centrale della testata è a Palermo. Oltre a pubblicare sei edizioni locali, ogni giorno esce con un'edizione nazionale.
Per quanto riguarda la gestione della pandemia di COVID-19, l'Italia è stata il primo paese europeo a bloccare i voli diretti da e verso la Cina con una delle misure più drastiche nell'UE. Una volta scoperto il primo focolaio interno, tra le prime misure adottate vi è stata la quarantena di 11 comuni dell'Italia settentrionale (in Lombardia e in Veneto). Il 23 febbraio il Consiglio dei ministri emana il decreto-legge n. 6, che sancisce la chiusura totale dei comuni con focolai attivi e la sospensione di manifestazioni ed eventi sugli stessi comuni; nei giorni successivi il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte emana una serie di decreti attuativi (DPCM) in cui le misure di restrizione si fanno progressivamente più ferree ed estese via via all'intero territorio nazionale: DPCM del 25 febbraio, del 1º, 4, 8, 11 e 22 marzo e del 1º, 10 e 26 aprile. Con il DPCM del 16 maggio 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte annuncia al Paese l’inizio della fase 2, dal 18 maggio sino al 14 giugno 2020. In questa fase riprendono molte attività commerciali al dettaglio, inclusi bar, ristoranti e parrucchieri e si annullano alcune restrizioni, quali isolamento sociale e spostamento regionale. Viene eliminata definitivamente anche l’autodichiarazione che si sarebbe dovuta esibire alle autorità competenti. Lo spostamento tra regioni è stato ripristinato dal 3 giugno 2020 con un ulteriore allentamento delle restrizioni.In seguito alla risalita della curva dei contagi nell'autunno dello stesso anno, con il decreto-legge n. 125 del 7 ottobre e i DPCM del 13, 18 e 24 ottobre sono state progressivamente introdotte rinnovate restrizioni incentrate, più che sulla limitazione ai movimenti, a norme per regolare le attività commerciali e private. Con le misure introdotte dal DPCM del 3 novembre 2020, e confermate dal DPCM del 3 dicembre 2020, le Regioni italiane vengono raggruppate in tre tipi di scenari epidemiologici diversi, con l'adozione di misure più o meno restrittive a seconda dello scenario. Con il decreto-legge n. 158 del 2 dicembre vengono imposte restrizioni agli spostamenti fra Regioni nel periodo natalizio (21 dicembre-6 gennaio)e con il decreto n. 172 del 18 dicembre vengono imposte ulteriori restrizioni agli spostamenti all'interno e all'esterno dei Comuni durante i giorni festivi e prefestivi.
La Federazione italiana settimanali cattolici (FISC) è una federazione che riunisce i settimanali diocesani italiani. La Fisc è nata il 27 novembre 1966. L'intento dichiarato dell'associazione è raccogliere l'eredità culturale, sociale ed ecclesiale della stampa diocesana cattolica, quale si è sviluppata a partire dall'Ottocento, nel solco del movimento cattolico italiano e alla luce dell'enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII. A questo riguardo la federazione organizza periodicamente congressi e convegni, allo scopo di far conoscere e stimolare il confronto sulle problematiche del giornalismo e dei mezzi d'informazione, in relazione alla Chiesa e alla società. Dal 15 dicembre 2016 il presidente è don Adriano Bianchi (direttore della «Voce del Popolo», testata della diocesi di Brescia), successore del cesenate Francesco Zanotti (2011-2016). Nel 2016 le testate diocesane aderenti alla FISC erano 191, tra cui un quotidiano, due bisettimanali, 125 settimanali, 17 quindicinali, 31 mensili, cinque periodici esteri, un'agenzia di stampa («Servizio Informazione Religiosa», SIR) e nove giornali online. I giornali aderenti alla federazione coprono gran parte del territorio nazionale (170 diocesi su 226). Il numero complessivo di copie diffuse alla settimana sfiora le 800.000 unità. Nell'ottobre 2020 la FISC ha siglato un accordo con la Federazione nazionale stampa italiana per il lavoro giornalistico nelle testate d'informazione locale aderenti alla propria organizzazione.
La Federazione italiana editori giornali (in acronimo FIEG) è una federazione di case editrici italiane fondata a Roma, dove ha sede, il 22 maggio 1950.
Barbara D'Urso, pseudonimo di Maria Carmela D'Urso (Napoli, 7 maggio 1957), è una conduttrice televisiva e attrice italiana. Ha debuttato in televisione alla fine degli anni 70, partecipando ad alcune delle prime produzioni della nascente Telemilano 58 (futura Canale 5) e alla controversa trasmissione di Rai 2 Stryx. Nel decennio successivo ha avviato anche la carriera d'attrice, partecipando a diversi film per il piccolo e grande schermo, proseguendo parallelamente la sua attività in televisione. Nel corso degli anni novanta è stata iscritta per un breve periodo all'albo dei giornalisti e ha lavorato per alcuni settimanali e mensili. Dal 2003 lavora come conduttrice televisiva in esclusiva su Canale 5. Ha condotto diverse edizioni del Grande Fratello, nonché altri reality show, spettacoli di intrattenimento e, dal 2008, programmi di infotainment. È anche un'autrice di libri: ha scritto otto volumi, sette pubblicati dalla Mondadori e uno dalla Nuova Eri.