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Storia dell'Alto Mantovano

Dal punto di vista storico, l'Alto Mantovano come si presenta oggi, cioè come settore periferico della provincia di Mantova, si è venuto formando lungo il corso di molti secoli. In epoca romana e medievale, infatti, solo parte del territorio attualmente compreso nella parte settentrionale della provincia di Mantova era realmente mantovano: con una certa sicurezza, solo Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Volta Mantovana, Cavriana, le terre, cioè, più vicine al capoluogo. Una buona parte delle terre ora mantovane furono guadagnate a Mantova a seguito della spinta espansionistica promossa dai Gonzaga soprattutto durante il XIV-XV secolo - Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Solferino, Guidizzolo, Medole, Redondesco, Mariana Mantovana, Acquanegra sul Chiese, Canneto sull'Oglio, Casalromano -, a spese del distretto bresciano: era quello che all'epoca veniva chiamato Mantovano Nuovo. Il cosiddetto "Asolano", comprendente Asola, Casalmoro, Casaloldo, poi, fu incluso nella provincia di Mantova solo a partire dal XIX secolo, così come i comuni, fino a quel momento veronesi, di Monzambano e Ponti sul Mincio. Si capisce bene dunque come soprattutto dal Medioevo in poi l'Alto Mantovano sia sempre stato luogo di confine, in cui si sono svolte molte battaglie e scaramucce tra il Papato e l'Impero durante la lotta per le investiture – battaglia di Volta Mantovana, ottobre 1080 -, tra i vicini comuni cittadini di Brescia e Mantova e i signori-feudatari del contado – in particolare i cosiddetti conti rurali bresciani - per il possesso e il controllo del territorio, tra i comuni di Mantova, Brescia, Cremona e Verona per l'amministrazione del potere nelle campagne nel periodo di loro maggiore espansione, e durante il contrasto tra l'imperatore e la Lega Lombarda. Questa situazione può essere ritrovata nello stesso periodo in molte altre parti d'Italia, ma in questo caso il senso del vivere sul confine è continuato anche nelle epoche successive con le dominazioni dei Visconti, dei Gonzaga e della Serenissima Repubblica di Venezia – battaglia di Casaloldo, maggio 1509 -. Questo territorio ha sempre vissuto la vita delle terre di confine cercando di volta in volta di cogliere i privilegi di tale condizione o di evitarne i danni. La presenza di torri e castelli è sicuramente legata a tale particolare situazione che si è trascinata per secoli, a causa della particolare localizzazione geografica di questa area, per secoli contesa tra diverse istituzioni politiche e religiose. Tutto ciò ha dato vita ad una serie di presenze e contaminazioni importanti, come l'insediamento nel territorio di famiglie fortemente legate ai Gonzaga oppure alla Serenissima che hanno lasciato molti segni della loro presenza nei palazzi, nelle chiese, nelle corti. Anche dopo la caduta degli stati dei Gonzaga e di Venezia nelle terre dell'Alto Mantovano si sono svolte alcune importanti battaglie, tra cui la battaglia di Castiglione delle Stiviere del 1706 e quella del 1796, nella seconda delle quali fu protagonista Napoleone Bonaparte, e la battaglia di Goito del 1848.

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