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Storia della Palestina nella tarda et del bronzo

La storia della Palestina nel Tardo Bronzo (1550-1180 a.C. circa) vede la regione largamente coinvolta negli equilibri di potere tra i grandi regni, come la Babilonia cassita, ma soprattutto l'Egitto (in particolare il Nuovo Regno) e Mitanni (poi sostituito dall'impero hittita). L'Egitto era riuscito a scacciare i semiti Hyksos dalle proprie terre e a installare una nuova dinastia, la XVIII, con Ahmose I (metà del XVI secolo a.C., secondo la cronologia convenzionale). Questa ripresa di iniziativa significava per l'Egitto una rinnovata capacità di intervento anche in Siria e in Palestina, che si concretizza nelle campagne militari di Thutmosi III.All'incirca tra il 1460 e il 1170 a.C. i regni palestinesi furono tributari dell'Egitto, ma già fin da un secolo prima, intorno al 1550, Palestina e Siria erano nell'orbita degli interessi egizi, che risalgono allo stesso Ahmose I. Nella Bibbia, a questa fase corrisponde all'incirca quella dell'uscita dall'Egitto del popolo di Israele (raccontata nel Libro dell'Esodo) e delle conquiste di Giosuè (raccontate nell'Esodo e nel Libro di Giosuè). Gli studiosi per lo più interpretano l'addensarsi di genti israelite in Palestina non come una conquista militare fulminante, ma come un processo graduale e centrato sugli altipiani.È con Ramsete III (XX dinastia, prima metà del XII secolo a.C.) che l'Egitto si ritira da Siria e Palestina fino alla propria frontiera storica, la Penisola del Sinai.Il Tardo Bronzo è un periodo di forti tensioni sociali, soprattutto per ragioni economiche: mentre nel Medio Bronzo (1900-1600 a.C. circa) erano operativi svariati correttivi, come la remissione dei debiti, nel Tardo Bronzo essi non erano più in uso e al contadino irrimediabilmente indebitato non restavano che due opzioni: l'asservimento o la fuga in altri paesi. I maggiori regni dell'epoca avevano però siglato dei trattati di reciproca consegna dei latitanti, così che questi finivano spesso per inoltrarsi in zone più inospitali (montagne boscose o steppe pre-desertiche), dove si congiungevano con clan pastorali. Queste genti straniate vengono indicate nelle Lettere di Amarna come habiru. È stato supposto un collegamento etimologico tra il termine habiru e le prime attestazioni dell'etnonimo 'ibrî ('Ebrei'), che all'inizio non aveva un significato etnico, ma indicava una classe sociale largamente coincidente a quella dei habiru. L'etnogenesi di Israele può essere collocata nei decenni successivi alla venuta dei Popoli del Mare e al generale Collasso dell'Età del Bronzo, anche se è possibile individuare traccia dell'etnonimo Israele già nella Stele di Merenptah, della fine del XIII secolo a.C.

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