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Il Partito Nazionale Fascista (PNF) è stato un partito politico italiano, espressione del movimento fascista. Nato nel novembre 1921 dalla trasformazione in partito del movimento Fasci italiani di combattimento, guidò la cosiddetta marcia su Roma che nell'autunno del 1922 portò Benito Mussolini a divenire presidente del Consiglio dei ministri. Nel 1923 si fuse con l'Associazione Nazionalista Italiana e tra la metà e la fine degli anni 1920 diventò, prima de facto e poi de iure, il partito unico del Regno d'Italia fino alla caduta del regime fascista, avvenuta il 25 luglio del 1943. L'organo ufficiale del partito era Il Popolo d'Italia, quotidiano fondato da Mussolini nel 1914. L'inno era Giovinezza, nella versione di Salvator Gotta del 1925, qualificato come Inno trionfale del Partito Nazionale Fascista. La legge 20 giugno 1952, n. 645 (detta «legge Scelba»), in attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana, ne vieta la ricostituzione.
Giuseppe Meazza, detto Peppino o, in dialetto milanese, Peppìn (Milano, 23 agosto 1910 – Lissone, 21 agosto 1979), è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante o centrocampista. Considerato da alcuni esperti il più grande giocatore italiano di tutti i tempi nonché tra i migliori in assoluto, ha legato la sua carriera all'Inter dove ha giocato per un totale di 14 stagioni, divenendone il miglior marcatore di tutti i tempi e conquistando in nerazzurro 3 titoli di campione d'Italia e una Coppa Italia, oltre a laurearsi per 3 volte capocannoniere sia del campionato italiano sia della Coppa dell'Europa Centrale. Con la nazionale italiana fu campione del mondo nel 1934 e nel 1938, rimanendo tuttora il secondo miglior marcatore della rappresentativa azzurra, dietro al solo Gigi Riva. Ritiratosi dal calcio giocato, divenne giornalista e allenatore. Dopo la sua morte, il 2 marzo 1980 gli venne intitolato lo stadio San Siro di Milano.