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Lo stradario di Torino comprende i nomi di strade, vie, corsi e piazze del capoluogo piemontese con la loro storia, riguardo sia alle diciture attuali sia ai toponimi antichi.
Nella città di Firenze la numerazione stradale seguiva un particolare sistema con numeri rossi e neri: i numeri rossi venivano assegnati alle attività commerciali, quelli neri agli edifici residenziali. Succede così che nella stessa via possano esistere due numeri uguali corrispondenti a edifici diversi, ma uno contrassegnato con il nero e uno con il rosso. Le due numerazioni quindi non procedono di pari passo e talvolta possono essere anche molto distanti. Tale metodologia è stata abbandonata e i numeri rossi resteranno validi fino ad esaurimento. Per convenzione, la numerazione delle strade inizia dal lato della strada più vicino al fiume Arno; per le vie parallele al fiume inizia "a monte", cioè da est, seguendo così il corso della corrente.
In questo Stradario di Livorno sono compresi i nomi di strade, piazze e luoghi del territorio comunale di Livorno e la loro storia, sia di quelli attuali che di quelli non più esistenti.
Questo glossario delle frasi fatte contiene i modi di dire più frequenti nella lingua italiana.
Francesco Hayez (AFI: /franˈʧesko ˈajeʦ/; Venezia, 10 febbraio 1791 – Milano, 12 febbraio 1882) è stato un pittore italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica (della quale è stato il maggiore esponente in Italia), Hayez è stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte italiana per esser stato l'autore del dipinto Il bacio e di una serie di ritratti delle più importanti personalità del tempo. Molte sue opere, solitamente di ambientazione medioevale, contengono un messaggio patriottico risorgimentale criptato. Dopo aver trascorso la giovinezza a Venezia e Roma, si spostò a Milano, dove entrò in contatto con Manzoni, Berchet, Pellico e Cattaneo, conseguendo numerosissimi uffici e dignità; tra queste, degna di menzione è la cattedra di pittura all'Accademia di Brera, della quale divenne titolare nel 1850.
Fernando Agnoletti (Firenze, 6 marzo 1875 – Firenze, 25 novembre 1933) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
La cattedrale metropolitana di Notre-Dame («Nostra Signora»; in francese cathédrale métropolitaine Notre-Dame, pronuncia [nɔtʁə dam]) è il principale luogo di culto cattolico di Parigi, chiesa madre dell'arcidiocesi di Parigi.Ubicata nella parte orientale dell'Île de la Cité, nel cuore della capitale francese, nella piazza omonima, rappresenta una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo ed è uno dei monumenti più visitati di Parigi. In base alla Legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa del 1905, l'edificio è proprietà dello Stato francese, come tutte le altre cattedrali fatte costruire dal Regno di Francia, e il suo utilizzo è assegnato alla Chiesa cattolica.La cattedrale, basilica minore dal 27 febbraio 1805, è monumento storico di Francia dal 1862 e Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO dal 1991. Dal 1º settembre 2016 il rettore arciprete è monsignor Patrick Chauvet. Il 15 aprile 2019 è stata gravemente danneggiata da un imponente incendio che ha portato al collasso del tetto e della flèche. Nonostante la chiusura per i lavori di ripristino, la basilica resta la sede della cattedra dell'arcivescovo di Parigi, senza l'istituzione di una procattedrale.
Augusto Mussini, detto fra' Paolo (Reggio Emilia, 9 gennaio 1870 – Roma, 1º novembre 1918), è stato un pittore italiano. Fu attivo soprattutto in Emilia, nelle Marche, in Toscana e nella capitale, singolare ed affascinante figura di frate-pittore, continuamente errante tra varie città italiane e partecipe del dibattito artistico della sua epoca. L'essenza della sua vita può forse indovinarsi pensando alla continua alternanza tra i periodi in cui si faceva chiamare fra' Paolo ed altri in cui era semplicemente Augusto Mussini. Il suo temperamento lo rendeva infatti capace di slanci, a volte altamente spirituali, altre volte intensamente passionali. Chi lo conobbe descrisse il suo carattere come "eccessivamente nervoso, di sentimento impressionabile, entusiasta per ogni idea generosa, …". Mussini conobbe e partecipò a molte correnti, nella sua continua sete di conoscenza e di uso della forma. Il suo linguaggio figurativo, dal vivace cromatismo, maturato nella scuola fiorentina di fine Ottocento, spesso si è ispirato allo stile floreale dei preraffaelliti, con fascinosi richiami del liberty e del divisionismo, nonché suggestioni simboliste.