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Ulisse era un fico è un libro scritto da Luciano De Crescenzo e pubblicato dalla Mondadori nel 2010.
Il Minotauro (in greco antico: Μινώταυρος, Minótauros) è una figura della mitologia greca. Figlio del Toro di Creta e di Pasifae, regina di Creta, era un essere mostruoso e feroce, con il corpo di un uomo e la testa di un toro che nacque per volere di Poseidone, il dio del mare, che intendeva punire il re di Creta, Minosse. Atene, sconfitta da Minosse, fu costretta a pagare un orribile tributo offrendogli ogni anno sette ragazzi e sette ragazze nel Labirinto di Cnosso.
Il labirinto di Cnosso è un leggendario labirinto, che secondo la mitologia greca fu fatto costruire dal re Minosse sull'isola di Creta per rinchiudervi il mostruoso Minotauro, nato dall'unione della moglie del re, Pasifae, con un toro bianco che che aveva donato poseidone a minosse. Era un intrico di strade, stanze e gallerie, costruito da Dedalo con il figlio Icaro, i quali, quando ne terminarono la costruzione, vi si trovarono prigionieri. Dedalo costruì delle ali, che attaccò con la cera alle loro spalle, ed entrambi ne uscirono volando. Quando Androgeo, figlio di Minosse, morì ucciso da alcuni ateniesi infuriati perché aveva vinto troppo ai loro giochi disonorandoli, Minosse decise, per vendicarsi, che la città di Atene, sottomessa allora a Creta, avrebbe dovuto inviare a Creta ogni nove anni sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi da offrire in pasto al Minotauro, che si cibava di carne umana. Questo avvenne finché Teseo, eroe figlio del re ateniese Egeo, si offrì di uccidere il mostro. Quando il giovane arrivò a Creta, Arianna, la figlia di Minosse e Pasifae, si innamorò di lui e lo aiutò a ritrovare la via d'uscita dal labirinto dandogli un gomitolo rosso che, srotolato, gli avrebbe permesso di seguire a ritroso le proprie tracce. Infatti Teseo trovò il Minotauro, lo uccise e guidò gli altri ragazzi ateniesi fuori dal labirinto, grazie al filo che Arianna gli aveva dato e che lui aveva lasciato scorrere lungo il percorso. Teseo aveva promesso al padre che se fosse riuscito a tornare vivo avrebbe innalzato sulla nave la vela bianca, al posto di quella nera dell'andata, mentre se non fosse riuscito nell'impresa si sarebbe mantenuta la vela nera. Alla fine però Teseo si dimenticò di ordinare ai marinai di cambiare la vela, così il padre, vedendo all'orizzonte la vela nera, dal dolore si buttò in mare uccidendosi, nelle acque che oggi prendono proprio il suo nome, quelle del Mar Egeo.
I grandi miti greci, è un libro dello scrittore italiano Luciano De Crescenzo pubblicato nel 1999 da Arnoldo Mondadori. L'autore, nella premessa parla dei miti antichi e dei miti moderni e di quando e come si è appassionato ad essi. Attraverso gli scritti di Omero, Esiodo, Virgilio, Pausania, Sofocle, Apollonio Rodio, Ovidio e tanti altri, De Crescenzo racchiude nel libro gran parte di tutto il patrimonio mitologico greco, unico al mondo. Il libro è diviso in quattro parti: I miti dell'amore I miti degli eroi I miti degli Dei I miti della guerra di Troia
Egeo (greco: Αἰγεύς [Aigèus], latino: Aegeus) è un personaggio della mitologia greca; figlio di Pandione II, fu il nono re mitologico di Atene e padre di Teseo. Dopo la deposizione del padre da parte di Metione, Egeo ed i suoi fratelli Lico, Niso e Pallante rimisero il padre sul trono fino alla sua morte. In seguito divisero poi il governo tra loro quattro ed Egeo divenne il re.
Demofonte (in greco antico: Δημοφῶν, Dēmophôn) è un personaggio della mitologia greca, il dodicesimo re di Atene figlio di Teseo e Fedra, oppure di Teseo ed Arianna. Fratello di Acamante, con cui è confuso molto spesso.
Arianna (in greco antico: Ἀριάδνη, Ariádnē) è un personaggio della mitologia greca, principessa di Creta.