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Il Tirolo (in tedesco: Tirol) è una regione storico-geografica europea, situata fra Austria e Italia, i cui confini e la cui natura sono cambiati nel corso dei secoli, raggiungendo la sua massima estensione fra il 1815 e il 1918, come Contea del Tirolo, i cui territori sono attualmente e approssimativamente suddivisi tra lo stato federato del Tirolo a nord e la Regione Trentino-Alto Adige a sud.
La storia della Germania è caratterizzata da una grande complessità, ed è strettamente dipendente dalla definizione politico-geografica che si vuole dare al termine stesso di "Germania". Per Gaio Giulio Cesare tutti i territori al di là del fiume Reno erano Germania, in contrapposizione alla Gallia che comprendeva i territori al di qua dello stesso fiume. In età antica dunque, la Germania era sostanzialmente un'espressione geografica che l'Impero romano non riuscì mai a dominare in maniera completa e definitiva. In particolare la disfatta di Publio Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo ad opera di una coalizione di tribù germaniche guidate dai Cherusci determinò la rinuncia romana alla conquista in profondità dei territori oltre il Reno.Dopo la caduta dell'Impero Romano, i Franchi riuscirono a sottomettere la maggior parte delle tribù germaniche occidentali. Quando nell'843 l'Impero Franco venne diviso tra gli eredi di Carlo Magno, la parte orientale del Sacro Romano Impero divenne il Regno dei Franchi orientali. Nel 962 Ottone I restaurò il Sacro Romano Impero, però senza la parte occidentale dell'impero Franco, cioè l'attuale Francia. Nel Medioevo i principi e duchi guadagnarono potere ai danni del potere imperiale. Gli imperatori venivano eletti dai principi ed incoronati dal Papa. Nel XVI secolo la Germania settentrionale abbracciò le teorie di Martin Lutero mentre la parte meridionale restò cattolica. I protestanti e i cattolici tedeschi si scontrarono duramente nella guerra dei trent'anni (1618-1648). La lunga guerra lasciò vaste aree della Germania spopolate. La Pace di Westfalia sancì il tramonto dell'ideale dell'impero universale, dando spazio invece al sistema degli stati. Dopo le guerre napoleoniche (1803-1815), la Germania iniziò ad intraprendere la strada della modernizzazione. In questo periodo fiorì la vita intellettuale e culturale tedesca. Il Regno di Prussia divenne una potenza continentale. Dopo i falliti moti rivoluzionari del 1848, l'unificazione venne raggiunta nel 1871 con la nascita dell'impero tedesco che però escludeva l'Austria. All'inizio del XX secolo, l'economia tedesca era la più ricca d'Europa. Acquisendo alcuni territori in Africa, in Asia e in Oceania, l'impero tedesco era in grado di contrastare la supremazia francese e britannica in campo coloniale. Nella Prima guerra mondiale, l'impero tedesco, affiancato da Austria-Ungheria e Impero Ottomano, combatté contro l'Impero russo ad oriente e contro la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti ad occidente. Uscita sconfitta dal conflitto, la Germania dovette subire un'umiliante trattato di pace nel 1919. Oltre a perdere le colonie d'oltremare e alcuni territori metropolitani, la Germania doveva pagare ingenti danni di guerra. L'imperatore Guglielmo abdicò e l'aristocrazia perdette gran parte delle sue prerogative, ma non il suo ascendente sull'esercito. La Repubblica di Weimar tentò di operare in uno Stato democratico. Dopo la Grande depressione i tedeschi iniziarono a perdere fiducia nel governo, iniziando a polarizzarsi, da una parte nell'estrema sinistra con i movimenti comunisti, dall'altra nel partito nazionalsocialista di Adolf Hitler. Nel 1933 Hitler riuscì a monopolizzare il potere e a imporre uno Stato totalitario. Anche se il regime di Hitler riuscì a migliorare l'economia tedesca, iniziò già subito a perseguitare le minoranze, soprattutto quella ebraica. La politica estera aggressiva di Hitler riuscì a conquistare facilmente l'Austria e la Cecoslovacchia, ma nello sforzo di conquistare la Polonia, provocò l'inizio della Seconda guerra mondiale. Dopo aver firmato un patto di non aggressione con l'Unione Sovietica, la Germania nazista riuscì a conquistare gran parte dell'Europa continentale, però non a sottomettere la Gran Bretagna. Dopo la fallita invasione dell'Unione Sovietica nel 1941, la Germania nazista iniziò ad indietreggiare su tutti i fronti. Gli alleati anglo-americani bombardarono gran parte delle città tedesche. Nel maggio 1945 la Germania nazista venne definitivamente sconfitta. Dopo aver perso ancora ampi territori in favore della Polonia e dell'Unione Sovietica, la Germania venne divisa in due stati: Repubblica Federale di Germania (RFG), Repubblica Democratica Tedesca (RDT). Dalle regioni orientali di Germania, iniziò l'esodo di milioni di tedeschi verso la RFG e, in misura minore, verso la RDT. A partire dagli anni 1950 la RFG iniziò a diventare una nazione prospera, mentre la RDT stentava ad uscire dalla crisi. Nel 1961 a Berlino venne innalzato il muro, che simboleggiò per quasi un trentennio, la divisione tra Est e Ovest. Nel 1989 il comunismo collassò, causando la fine della RDT; i territori dell'ex Germania comunista furono incorporati nella RFG. Il recupero economico dell'est fu più lento del previsto. Dopo la riunificazione, la Germania divenne sempre più integrata nell'Unione Europea. Nel 2002 la Germania abbandonò il marco tedesco per adottare l'euro.
L'inizio della storia del Tirolo può essere fissato intorno alla metà del XIII secolo, quando i conti di Tirolo-Gorizia (o Mainardini), nella persona di conte Alberto III prima e poi del vero fondatore della potenza della contea, Mainardo II, riuscirono ad estendere la loro influenza su un vasto territorio a cavallo delle Alpi, politica in seguito riconosciuta anche dagli imperatori del Sacro Romano Impero. L'espansione avvenne soprattutto a danno dei formali detentori del potere politico, in particolare dei vescovi di Trento, di Bressanone e di Coira, ma anche di altre casate altonobiliari quali gli Andechs e gli Appiano. La prima attestazione documentaria ufficiale del termine “Tirolo”, nel senso estensivo regionale del termine (in precedenza indicante il solo toponimo di Tirolo), è pero molto più tarda, del 10 ottobre 1328, quando il Re titolare di Boemia Enrico, conte del Tirolo, impone a tutti i giudici e funzionari d'essere fedeli alla sua consorte durante la sua assenza in unsrer grafschaft ze Tyrol, ez sei bei der Etsch oder in dem Intal (“nel nostro dominio del Tirolo, per la parte dell'Adige, e per la parte della Valle dell'Inn”). In seguito (tramite un atto notarile del 1363) con cui accoglievano le pretese ereditarie degli Asburgo sul Tirolo in base al testamento di Margherita Maultasch) cedettero alla casata austriaca degli Asburgo, poi detentrice (a partire dalla seconda metà del XV secolo) anche del titolo imperiale e la quale a sua volta si impose sui Lussemburgo e i Wittelsbach. In età medievale gli autodefinitisi Conti di Tirolo prima e poi, in seguito alle conquiste territoriali ed infine al riconoscimento imperiale, Conti del Tirolo avevano infatti la loro sede principale a castel Tirolo, oggi nel comune di Tirolo vicino a Merano. Il capoluogo della contea fu in seguito trasferito dagli Asburgo, che ne acquisirono il controllo alla fine del XIV secolo, a Merano e poi definitivamente ad Innsbruck. I Conti del Tirolo non riuscirono mai a sottomettere formalmente i principati vescovili di Trento, Bressanone e Coira, nel mentre il controllo del territorio corrispondente all'attuale provincia di Trento e a volte della stessa città di Bolzano (che fece sempre parte del principato vescovile di Trento) non fu mai pregnante ed a volte solo saltuario ed in condivisione espressa con i rappresentanti dell'Autorità vescovile a Bolzano. Il Tirolo storico comprendeva le terre già appartenenti alla Contea del Tirolo (alla quale fu annesso anche il Trentino nel 1815 con la Restaurazione), terre che oggi formano il Tirolo austriaco e l'intera regione italiana Trentino-Alto Adige, compreso anche il Trentino (detto in età asburgica Tirolo Meridionale o Tirolo Italiano, talvolta identificato con l'esonimo Welschtirol dalla popolazione tedesca). I rapporti tra l'area trentina e tirolese sono stati spesso oggetti di opposte distorsioni a sfondo nazionalistico: da una parte si tese talvolta a limitare i confini meridionali del Tirolo storico all'Alto Adige; ma dall'altra, per motivi storici, si è spesso trascurato il fatto che grande parte dell'attuale Trentino (come Principato Vescovile di Trento) - ma anche il territorio vescovile di Bressanone, seppur entrambi politicamente mediati - fu per secoli un'entità territoriale all'interno del Sacro Romano Impero e che solo nell'ultima parte della sua storia (1816-1918) fu anche formalmente annesso alla Contea del Tirolo. La Contea asburgica del Tirolo cessa di esistere nel novembre del 1918 con la vittoria italiana della prima guerra mondiale e l'instaurarsi di un governo italiano provvisorio sulla parte della contea conquistata dall'Italia, che venne denominata "Venezia Tridentina". Il Tirolo storico comprendeva anche alcuni comuni ora parte della Regione Veneto: Cortina d'Ampezzo, Livinallongo e Colle Santa Lucia, dopo il governo provvisorio scorporati dalla regione della Venezia Tridentina (1923), nonché dei piccoli comuni successivamente scorporati a favore della Lombardia nel 1934 (Valvestino, Magasa), mentre il comune di Bagolino era già stato scorporato a favore della Lombardia nel 1860.
Don Juan de Austria è un dipinto a olio su tela (210x123 cm) realizzato tra il 1632 ed il 1633 dal pittore spagnolo Diego Velázquez. È conservato nel Museo del Prado. Il soggetto del quadro non è il Don Giovanni d'Austria figlio illegittimo di Carlo V, ma un buffone che ne porta le vesti, interpretandolo. Lo sguardo del buffone sottolinea come Velázquez tendesse a portare sulla tela non le grottesche deformazioni dei buffoni, bensì la loro interiorità, caratterizzando i suoi soggetti tramite alcuni accorgimenti riguardanti le espressioni, la posa o gli atteggiamenti.
L'ordine del giorno è un romanzo di Éric Vuillard, pubblicato nel 2017 in Francia da Actes Sud. Il libro è stato insignito del Premio Goncourt 2017. Benché si presenti in forma di romanzo, il testo rappresenta invece un resoconto storico ed accurato dell'Anschluss, cioè dell'occupazione nazista dell'Austria avvenuta nel marzo 1938.
La contea del Tirolo (in tedesco Grafschaft Tirol), poi contea principesca del Tirolo dal 1504, è stata un'entità territoriale indipendente nell'ambito del Sacro Romano Impero. Il suo territorio storico è suddiviso tra il Tirolo austriaco, la regione italiana del Trentino-Alto Adige e alcune piccole porzioni del Veneto (fra cui Cortina d'Ampezzo) e della Lombardia.
10 giorni con Babbo Natale è un film del 2020 scritto e diretto da Alessandro Genovesi. La pellicola è il sequel del film 10 giorni senza mamma (2019) e vede il ritorno del cast del primo film con l'aggiunta di Diego Abatantuono nei panni di Babbo Natale.