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Tomba di Talpiot

La Tomba di Talpiot (in ebraico: מערת תלפיות; in inglese: Talpiot Tomb o Talpiyot Tomb) è una tomba scoperta il 28 marzo 1980 nel circondario israeliano di Talpiot Est (cinque chilometri a sud della Città Vecchia di Gerusalemme, nei pressi di Gerusalemme Est) dall'archeologo israeliano Yosef Gat, e che secondo alcuni studiosi, sarebbe la tomba di Gesù Cristo (contenente presumibilmente i suoi resti) e della sua famiglia. Il sito conteneva dieci ossarii (uno dei quali poi asportato), sei dei quali con epigrafi, tra cui una che è stata interpretata come «Gesù, figlio di Giuseppe», sebbene tale interpretazione sia contestata. La tomba conteneva anche diversi resti umani e molte incisioni. Nel 1996 un articolo che descriveva il ritrovamento fu pubblicato nel volume 29 di Atiqot, il giornale dell'Autorità per le Antichità di Israele. Un controverso documentario del 2007, prodotto dal regista canadese James Cameron e dal giornalista investigativo e ricercatore indipendente Simcha Jacobovici e intitolato La tomba perduta di Gesù (The Lost Tomb of Jesus), e un libro, scritto da Jacobovici e Charles Pellegrino e intitolato The Jesus Family Tomb ("La tomba di famiglia di Gesù") e in un libro omonimo del documentario (scritto sempre da Jacobovici e James Tabor), presentano prove che gli autori ritengono a sostegno dell'ipotesi che la Tomba di Talpiot fosse il sepolcro di Gesù (dopo la scomparsa del corpo dal primo sepolcro) e di altre figure del Nuovo Testamento; si tratta di una ipotesi contestata dalla maggior parte degli archeologi, degli studiosi della lingua ebraica e dai sociologi dell'antichità, che pur si basano per la maggior parte sulle scritture bibliche e sulla tradizione cristiana come uniche "fonti storiche". Nella tomba di Talpiot, oltre all'ossario di Gesù indicato come "yeoshua bar yosef" ossia "Gesù figlio di Giuseppe", sono stati rinvenuti anche gli ossari di Yose, molto probabilmente un fratello di Gesù, Maria, madre di Gesù, e Maria Maddalena, che da vari vangeli apocrifi viene indicata come la moglie di Gesù. Inoltre, è presente un ossario con l'iscrizione "Giuda, figlio di Gesù" e un ossario, in seguito esportato, con l'iscrizione "Ya'akov bar Yehosef akhui di Yeshua" ossia "Giacomo figlio di Giuseppe fratello di Gesù" Mettendo insieme vari dati, come la popolazione maschile vissuta a Gerusalemme nel I secolo e il tasso di incidenza di ognuno di questi nomi in tutti gli ossari, i matematici hanno determinato che le probabilità che la tomba di Talpiot non si tratti di quella di Gesù e della sua famiglia sono una su trentamila. Il geologo Aryeh Shimron, che ha lavorato sul sepolcro dal 1980 in poi, ha invece dichiarato nel 2015 di avere nuove prove sulla veridicità della tomba, collegandola al decimo ossario mancante, cioè il cosiddetto e controverso ossario di Giacomo (che riporta la scritta "Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù"). Queste ricerche sono molto discusse, specie tra i credenti, poiché, attribuendo le ossa a Gesù, negherebbero la resurrezione, ma anche dalla comunità degli scienziati e degli storici. La tomba non è accessibile facilmente, trovandosi sotto una zona densamente abitata; nei pressi è presente un altro sepolcro famigliare che secondo Simcha Jacobovici e James Tabor potrebbe essere quello di Giuseppe d'Arimatea. Anch'esso non è accessibile, trovandosi sotto un condominio, e a causa dell'opposizione delle comunità religiose della zona. Secondo la vedova dello scopritore, Ruth Gat, il marito tenne a lungo segreta la scoperta delle iscrizioni per timore di un'ondata di antisemitismo da parte dei cristiani.

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