Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La Villa Puccini di Scornio è una villa appartenuta alla famiglia di Niccolò Puccini presso Pistoia, situata in località Scornio in Via Dalmazia 356. Tommaso Puccini, medico alla corte granducale di Firenze XVIII secolo, commissionò il progetto della villa e del giardino all'italiana destinato alla coltivazione degli agrumi a Francesco Maria Gatteschi, ma la costruzione restò incompiuta alla sua morte. Il salone nobile e le sale adiacenti si ornano degli affreschi dei migliori artisti fiorentini del tempo, fra i quali Giovanni Domenico Ferretti. Giuseppe Puccini ne affidò la ristrutturazione neoclassica all'ingegnere pistoiese Bonsignore. Tra il 1825 e il 1845, Niccolò Puccini, figlio di Giuseppe, fece costruire il parco attorno alla villa, portando avanti i lavori intrapresi dal fratello Domenico per arricchire le attrattive naturali con l'elemento artificiale di due laghetti. Inoltre, attraverso l'inserimento di statue rappresentanti personaggi di spicco nel mondo intellettuale, si voleva esaltare il progresso culturale e scientifico in Italia, in modo da provocare nello spettatore sia un piacere estetico che etico. A tal fine vennero collocate nel parco statue di Dante, Francesco Ferrucci, della Sapienza, di Michelangelo Buonarroti, nonché l'emiciclo di Galileo e, su progetto di Giuseppe Martelli, il tempio pitagorico. A Capostrada fece erigere una statua in cotto raffigurante Carl Linneo. Secondo il gusto romantico del XIX secolo, furono costruiti due esempi di "revival Gotico", una chiesa ed un castello medievale miniaturizzato. Altri edifici rappresentavano le diverse fasi della civiltà; inoltre Alessandro Gherardesca vi innalzò il "Pantheon degli uomini illustri", una costruzione di matrice neoclassica schermata da colonne ioniche. Il parco, che raggiunse l'estensione di 123 ettari, si apriva al popolo durante le giornate estive della Festa delle Spighe, contaminazione di antichi riti pagani propiziatori della fertilità dei campi, processioni cristiane verso il colle del Romitorio e del Calvario, gare e giochi volti a educare il popolo. Alla morte di Niccolò Puccini nel 1852 per sua volontà i suoi beni furono messi all'asta e la proprietà fu frazionata. La villa nel 1928 passò all'"Asilo di Mendicità Vittorio Emanuele II" e fu sede fino al 1999 di una Casa di Riposo per Anziani. Dal 1984 è proprietà comunale. La collezione di opere d'arte situata nella villa è oggi ospitata nel Museo Civico di Pistoia. Allo stato attuale molti manufatti, per mancanza di manutenzione, si trovano in uno stato di decadenza. Il castello medievale, una delle poche cose ben conservate, è un'abitazione privata; la chiesa in stile gotico inglese è una falegnameria, le altre costruzioni, come l'emiciclo di Galileo, sono diventate ricoveri d'attrezzi agricoli. L'insieme delle piante è in gran parte composta da querce (Quercus ilex, Quercus robur, Quercus pubescens, Quercus petrae), platani del viale d'ingresso, cipressi argentati americani, cedri del Libano, pini, tigli, siepi in bosso e alloro, ma quelle che hanno caratterizzato il parco sono le camelie, essenze esotiche in uso secondo la moda del tempo. Attualmente all'interno della villa si trovano la Scuola di musica e la scuola di Danza "T. Mabellini".
La storia di Firenze riguarda le vicende storiche relative a Firenze, città dell'Italia centrale.
Pietro Contrucci (Calamecca, 27 gennaio 1788 – Firenze, 24 agosto 1859) è stato un abate, politico ed epigrafista italiano.
Il gotico è una fase della storia dell'arte che, da un punto di vista geografico, nasce nella regione intorno a Parigi, per poi diffondersi in tutta l'Europa e termina, in alcune aree, per lasciare il suo posto al linguaggio architettonico di ispirazione classica, recuperato nel Rinascimento italiano e da qui irradiatosi nel resto del continente. Il gotico fu un fenomeno di portata europea dalle caratteristiche molto complesse e variegate, che interessò tutti i settori della produzione artistica, portando grandi sviluppi anche nelle cosiddette arti minori: oreficeria, miniatura, intaglio di avorio, vetrate, tessuti, ecc. La nascita ufficiale dello stile viene identificata in architettura, con la costruzione del coro dell'Abbazia di Saint-Denis a Parigi, consacrata nel 1144. Dall'Île-de-France le novità si diffusero con modi e tempi diversi in Inghilterra, Germania, Spagna, Italia, Austria, Boemia, Ungheria, Scandinavia, Polonia, Transilvania, Moldavia, diversificandosi ed adattandosi ad un grande numero di committenze e scopi diversi. Per esempio in Spagna e in Inghilterra il gotico segna la nascita delle monarchie nazionali, mentre in altre zone è espressione dei poteri feudali, o ancora dei liberi comuni dominati dalla nuova ricca borghesia urbana. In epoca gotica vi fu uno stretto rapporto tra arte e fede cristiana, ma fu anche il periodo nel quale rinacque l'arte laica e profana. Se in alcuni ambiti si cercarono espressivi effetti antinaturalistici, in altre (come nella rinata scultura) si assistette al recupero dello studio del corpo umano e degli altri elementi quotidiani.
Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924) è stato un compositore italiano, considerato uno dei maggiori e più significativi operisti della storia musicale. Le sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente, Puccini sviluppò con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del Verismo musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di Richard Wagner sia sotto il profilo armonico che orchestrale e per l'uso della tecnica del leitmotiv. Ricevette la formazione musicale presso il conservatorio di Milano, sotto la guida di maestri come Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli, dove fece amicizia con Pietro Mascagni. Le opere più famose di Puccini, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, sono La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1903) e Turandot (1926). Quest'ultima non fu completata perché il compositore si spense stroncato da un tumore alla gola poco prima di terminare le ultime pagine (il Maestro era un forte fumatore); l'opera fu poi completata con finali diversi: quello di Franco Alfano (il primo, coevo alla prima assoluta ed ancor oggi più eseguito); successivamente nel XXI secolo per opera di Luciano Berio, abbastanza rappresentato. Non mancano altre proposte e studi di nuovi completamenti.
L'arte del Rinascimento si sviluppò a Firenze a partire dal Quattrocento al Cinquecento, e da qui si diffuse nel resto d'Italia e poi in Europa, fino ai primi decenni del XVI secolo, periodo in cui ebbe luogo il "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.
L'Archivio Storico Ricordi raccoglie i documenti dell'editore musicale Ricordi dalla fondazione nel 1808 fino al 1994 e costituisce una delle più importanti raccolte musicali private del mondo. Nel 1994 l'Archivio è acquisito dal gruppo dei media Bertelsmann che da allora ne garantisce la conservazione e lo sviluppo culturale. Dal 2003 è ospitato all'interno della Biblioteca Nazionale Braidense nel Palazzo di Brera a Milano. L'Archivio conserva le partiture autografe di 23 delle 28 opere di Giuseppe Verdi, di tutte le opere di Giacomo Puccini (con la sola eccezione de La rondine), nonché di opere di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, fino ai contemporanei come Luigi Nono, Salvatore Sciarrino e Sylvano Bussotti. L'Archivio custodisce inoltre un ricco patrimonio iconografico legato alle prime rappresentazioni operistiche, composto da bozzetti scenici, figurini dei costumi, schizzi e piante sceniche, il fondo fotografico e quello epistolare oltre a una documentazione aziendale che permette di ricostruire la genesi dei grandi capolavori operistici.La sezione iconografica dell'Archivio dà la possibilità di conoscere un patrimonio che non è solo legato all'attività strettamente musicale, ma si estende a quello pittorico, scenografico, e delle arti minori (come ad esempio la storia del costume, i gioielli, i diversi manufatti), aziendale (ricostruendo i rapporti che intercorrevano fra editore e artista, fosse musicista, poeta o grafico), e al mondo del teatro (dall'impresario ai cantanti ai direttori d'orchestra). La collezione permette di ripercorrere la vita umana e professionale dei compositori, partendo dalle loro primissime opere, ad esempio Oberto, Conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi e Le Villi di Giacomo Puccini, fino ad arrivare ai loro ultimi capolavori, come il verdiano Falstaff e l'incompiuta Turandot di Puccini.