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Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle quattro età storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) in cui viene convenzionalmente suddivisa la storia dell'Europa nella storiografia moderna. Il Medioevo è costituito da un periodo di circa mille anni. Alcuni storici indicano come suo avvio la morte dell'imperatore romano Teodosio (395), l'ultimo a governare l'impero unito; altri indicano invece la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476). Tradizionalmente, il Medioevo si conclude con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo (1492), evento che sancisce l’inizio dell'Età moderna. Il Medioevo è poi solitamente suddiviso in Alto e Basso Medioevo (nei paesi di cultura anglosassone si usa spesso distinguere anche un pieno Medioevo, concetto solitamente non utilizzato in Italia). Il concetto di Medioevo compare per la prima volta nel XV secolo, con i termini latini media aetas o media tempestas, con il significato di "età di mezzo", in ciò riflettendo l'opinione dei contemporanei, per cui tale periodo avrebbe rappresentato una deviazione dalla cultura classica, in opposizione al successivo Umanesimo e Rinascimento. Alcuni fenomeni tipici dei primi secoli, come il crollo demografico, la deurbanizzazione, il declino del potere centralizzato, le invasioni e le migrazioni di massa delle tribù, erano già iniziati nella tarda antichità. Come conseguenza delle invasioni barbariche del V secolo, in particolare di quelle dei vari popoli germanici, si vennero a formare nuovi regni nei territori che erano stati dell'Impero Romano d'Occidente. L'Impero Romano d'Oriente, invece, sopravvisse per tutta la durata del Medioevo, ed è generalmente oggi indicato con l'espressione "Impero bizantino"; nel VII secolo, però, l'Impero d'Oriente perse il Nord Africa e il Medio Oriente, passati sotto il dominio del Califfato degli Omayyadi, una dinastia islamica; ciò portò al fenomeno delle Crociate, durante le quali il mondo islamico e quello cristiano si scontrarono tra l'XI e il XIII secolo; la prima fu indetta nel 1095. Sebbene vi fossero stati cambiamenti sostanziali nella società e nelle strutture politiche, la rottura con l'antichità classica non fu completa: l'Impero Bizantino si considerava diretto successore dell'Antica Roma e il diritto romano era ancora la base legislativa fondamentale, ordinata nel Corpus Iuris Civilis; in Occidente, poi, la maggior parte dei nuovi regni utilizzava le istituzioni romane ancora esistenti. Il mito dell'antica Roma rimase sempre vivo, come mostra la fondazione nel IX secolo del Sacro Romano Impero da parte dei Franchi, che comprendeva gran parte dell'Europa occidentale e che, anche nel nome, si richiamava agli ideali di universalità tipici dell'Impero Romano. I rapporti che univano Europa, Asia ed Africa, interrotti dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, ripresero dopo il IX secolo, con la nascita delle repubbliche marinare. Dal punto di vista religioso, caratteristiche del Medioevo furono la diffusione sempre più capillare del Cristianesimo e dell'Islam, quest'ultimo nato nel VII secolo in Arabia e diffusosi nel Nord Africa ed anche in alcune aree dell'Europa meridionale. La religiosità medievale fu contraddistinta anche dalla fondazione di una fitta rete di monasteri, dalla nascita degli ordini mendicanti, dalla loro predicazione e dalla fondazione dei loro conventi. Dal punto di vista dell'organizzazione sociale, politica ed economica, un fenomeno tipico del Medioevo fu il feudalesimo (sviluppatosi in forme diverse in base al contesto ed al periodo storico), il sistema curtense, la diffusione ovunque dei castelli (in seguito al X secolo) e la nascita della classe dei cavalieri. Dopo il 1000, si fa convenzionalmente iniziare il Basso Medioevo. Durante questo periodo, la popolazione europea aumentò notevolmente, grazie alle innovazioni tecnologiche ed agricole che permisero al commercio di prosperare; i raccolti aumentarono, favoriti anche dal cosiddetto periodo caldo medievale. Le città, entrate in profonda crisi nell'Alto Medioevo, ripresero allora ad espandersi. La crescita di popolazione subì una grave battuta d'arresto tra il 1347 e il 1350, a causa della peste nera, che uccise circa un terzo degli europei. Nel Basso Medioevo iniziò il processo che portò alla formazione degli stati nazionali centralizzati. La vita intellettuale era segnata dalla scolastica, una filosofia che enfatizzava l'unione di fede e ragione. In questi anni iniziarono a nascere le prime università. Tra i fenomeni più significativi della cultura medievale, si ricordano la teologia di Tommaso d'Aquino, i dipinti di Giotto, la poesia di Dante e Chaucer, i viaggi di Marco Polo, le grandi cattedrali, l'arte romanica, l'arte gotica, l'arte bizantina.
L'archeologia urbana si occupa degli scavi archeologici svolti nel contesto urbano di una città. Al pari di quella industriale è una specializzazione relativamente moderna dell'archeologia ed è condizionata non tanto dall'ubicazione dell'area da scavare, ma soprattutto dal fatto che, abitualmente, l'area interessata è stata abitata per lunghissimi periodi, talvolta ininterrottamente, fin dall'antichità. L'intervento di scavo è teso quindi nella maggior parte dei casi ad illustrare la storia di lungo periodo dell'area e le trasformazioni avvenute nell'uso del territorio durante i secoli. Molto spesso si tratta di scavi di emergenza, in quanto questo intervento non è programmato, ma si verifica in conseguenza di lavori, pubblici o privati, che comportano escavazioni. Avviene però talvolta che lo scavo stesso sia inteso come una fase di un più generale intervento urbanistico di riqualificazione, salvaguardia, valorizzazione di aree urbane. In quest'ultimo caso lo scavo archeologico deriva dall'interazione e dall'apporto di diverse discipline: architettura, urbanistica, sociologia, pianificazione territoriale. Il metodo di scavo è quello abituale stratigrafico, mentre le strategie da mettere in opera dipendono non solo dalle situazioni archeologiche che si vanno identificando, ma anche e soprattutto dalla situazione logistica ed ambientale (scavo in trincee lungo strade a forte percorrenza, scavi in sottofondazione di edifici ecc.) in cui ci si trova ad operare. Non si applica quindi, spesso, lo scavo open area, cioè quello su grandi superfici non delimitate, in cui il limite dello scavo coincide con i confini degli strati archeologici; si tratta spesso di scavare a sezione obbligata, avendo quindi come confine dello scavo pareti di edifici, profonde sezioni di terreno, strutture edilizie o infrastrutture (tubazioni, condotte elettriche interrate, fognature ecc.) È quindi particolarmente importante garantire, nel corso dello scavo, la sicurezza sia degli operatori che delle strutture circostanti. Per tutte queste ragioni l'archeologia urbana solo raramente produce siti visitabili e chiaramente comprensibili: si pensi alla necessità del rinterro o alle difficoltà didattiche legate alla compresenza di strati ed elementi costruttivi appartenenti a fasi storiche spesso lontanissime. Dopo la fase di scavo è pertanto necessaria una fase di sistemazione dei resti rinvenuti, sulla quale è possibile riflettere solo dopo la fine dello scavo stesso, particolarmente difficile in ambito urbano per l'esigenza di mediare tra le esigenze della conservazione e quelle delle normali attività della vita cittadina. Uno dei più importanti studiosi dell'archeologia urbana (anche se la disciplina non aveva la denominazione attuale) si può considerare Rodolfo Lanciani (1845-1929), docente di topografia di Roma antica, autore della Forma Urbis Romae (1893-1901). Nello studio monumentale Lanciani non solo tentò la ricostruzione (in pianta) degli edifici della Roma antica e medievale, ma annotò con grande cura tutti i ritrovamenti di strutture antiche che si ebbero durante la tempestosa fase costruttiva della nuova Roma Capitale d'Italia. Sebbene problematiche simili si fossero affrontate già in occasione degli scavi di Pompei, furono soprattutto le indagini archeologiche condotte sulle aree urbane distrutte dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale, particolarmente in Europa settentrionale, a rendere evidente la necessità di trovare un diverso metodo di scavo. Casi esemplari di moderna archeologia urbana in Italia sono stati lo scavo della Metropolitana di Milano e soprattutto quello della Crypta Balbi a Roma, che ha avuto esito in un museo eccezionale dal punto di vista illustrativo e didattico che costituisce una delle sedi espositive del Museo Nazionale Romano.
La storia dell'urbanistica è la disciplina che studia l'evoluzione degli insediamenti umani, a partire dall'antichità fino agli sviluppi contemporanei e contemporaneamente l'evoluzione dell'urbanistica come attività e disciplina che ha come fine la pianificazione, il riordinamento, il risanamento, l'adattamento funzionale di aggregati urbani già esistenti e la progettazione di nuovi aggregati.
La regio XI Transpadana era una delle regioni augustee d'Italia. Confinava a sud con la Regio IX Liguria, a est con la Regio X Venetia et Histria, a nord con la provincia della Raetia e a ovest con le provincie delle Alpes Cottiae, delle Alpes Poenninae e delle Alpes Maritimae. Il capoluogo della regio XI Transpadana era Mediolanum (la moderna Milano).