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Reduce è un libro scritto da Giovanni Lindo Ferretti e pubblicato da Mondadori nel 2006. Il racconto tratta di una esistenza cominciata nella casa di campagna dei nonni sull'Appennino emiliano che s'intreccia con altre culture e civiltà attraverso i numerosi viaggi che hanno portato l'autore, ex leader della band CCCP poi divenuta CSI e oggi voce e coautore dei testi della formazione PGR, nel Sahara dell'Algeria, nella Lisbona della Rivoluzione dei garofani, in Jugoslavia e Mongolia, nella Germania del Muro di Berlino, a Gerusalemme. Un romanzo che racconta le tappe di una vita come se fosse un viaggio, in cui l'esistenza personale si collega al mondo globale. Ferretti riscopre attraverso i viaggi la strada di casa, quella che lo riporterà sulle montagne della sua terra, ad allevare cavalli. L'opera è corredata da disegni e fotografie.
La guerra d'Algeria (anche guerra d'indipendenza algerina), è il conflitto che oppose tra il 1º novembre 1954 e il 19 marzo 1962 l'esercito francese e gli indipendentisti algerini guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN, Front de Libération Nationale), che aveva rapidamente imposto la propria egemonia sulle altre formazioni politiche. Lo scontro si svolse principalmente in Algeria ma, a partire dal 1958, il FLN decise di aprire un secondo fronte in Francia, scatenando una serie di attentati. Nel corso del conflitto, la minoranza europea d'Algeria – i pieds noirs, installati prevalentemente nelle tre grandi città di Orano, Algeri e Costantina – riuscì a imporre il ritorno di de Gaulle al potere, minacciando un colpo di Stato (maggio 1958). L'inedito successo di un movimento dagli evidenti tratti eversivi determinò il crollo della pericolante IV Repubblica e l'avvento della V Repubblica, caratterizzata da una nuova Costituzione che conferiva poteri molto estesi al Presidente. La guerra – un «episodio chiave della decolonizzazione» – fu particolarmente cruenta, con un altissimo numero di vittime, soprattutto tra i civili algerini. L'esercito francese, memore della recente sconfitta subita nella guerra d'Indocina, mise a punto una nuova strategia: la “guerra contro-sovversiva”, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia che facevano del controllo della popolazione la posta del conflitto. Dopo sette anni e mezzo di uno scontro senza esclusione di colpi, da una parte come dall'altra (generalizzazione della tortura, attentati, terrorismo, rappresaglie, napalm), gli algerini conquistarono l'indipendenza che fu proclamata il 5 luglio 1962.