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Trattato di Versailles (1768)

Il trattato di Versailles fu stipulato il 15 maggio 1768 a Versailles tra la Repubblica di Genova e la Francia, firmato dal plenipotenziario genovese, Agostino Paolo Domenico Sorba, e dal ministro francese, il duca Étienne François de Choiseul. In base al trattato la Repubblica di Genova autorizzava l'occupazione francese dell'isola di Corsica quale garanzia per i debiti contratti (pari a circa due milioni di lire genovesi) verso il re di Francia Luigi XV, il quale aveva già inviato proprie truppe nella medesima isola a sostegno di Genova contro i Còrsi in rivolta. In compenso la Francia prometteva a Genova la definitiva restituzione entro tre anni dell'isola di Capraia, in quel momento occupata dai ribelli corsi. Di fatto Genova, già in bancarotta, non era assolutamente in grado di onorare i suoi debiti, il che le avrebbe permesso di ottenere la restituzione dell'isola. Ciononostante il definitivo decreto di riunione della Corsica alla Francia fu firmato solo vent'anni più tardi, nel 1789, a seguito di una duplice petizione presentata congiuntamente dal comune di Bastia e dagli abitanti di Ajaccio; fino a quel momento l'isola fu amministrata in via transitoria come "patrimonio personale" del re di Francia. Il trattato fu firmato da Agostino Paolo Domenico Sorba e Sebastiano Francesco Batini, con la mediazione del duca Étienne François de Choiseul tra il doge Marcello Durazzo e il re di Francia Luigi XV.

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