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Stelle è una xilografia di testa dell'incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher, ultimata nel 1948. Considerata tra le opere di maggior rilievo dell'artista grazie al profondo connubio tra filosofia e geometria, Stelle, come spesso accade con i lavori di Escher, è emblema dell'ambiguità dell'universo e della ricerca di una trama di perfezione e ordine sottostante un mondo apparentemente caotico. Le stampe originali fanno parte della collezione permanente del Gemeentemuseum Den Haag e di altri altri celebri musei, tra cui il Rijksmuseum, la National Gallery of Art e la National Gallery of Canada. Nell'incisione sono rappresentati due camaleonti in una gabbia poliedrica che fluttua nello spazio.
La stampa in ambito artistico è una tecnica con la quale vengono create opere d'arte mediante l'utilizzo del processo di stampa, specialmente su carta. Con l'eccezione del monotipo, una tecnica di stampa capace di produrre multipli dello stesso soggetto ma differenti tra loro, ogni esemplare non è da considerarsi una copia ma un originale, dato che non è una riproduzione di un'altra composizione. Per contro, la pittura o il disegno creano un'opera originale unica. Le stampe artistiche vengono prodotte attraverso una sola superficie originale, ovvero una matrice. I tipi più comuni di matrici includono placche di metallo, di solito rame o zinco, usate nell'incisione o nell'acquaforte; pietra, usata nella litografia; blocchi di legno per la xilografia; linoleum per la linoleografia e vari tessuti per la serigrafia; scanner e macchine digitali professionali da cui viene digitalizzata la matrice per le stampe Giclée. Le opere stampate dalla stessa matrice creano una edizione; in tempi moderni ogni opera della stessa edizione viene generalmente firmata e numerata per formare una edizione limitata. Una stampa può anche essere il risultato di varie tecniche combinate tra loro.
Maurits Cornelis Escher ([ˈmʌurɪts kɔrˈneːlɪs ˈɛʃər], ; Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) è stato un incisore e grafico olandese. Il suo nome è indissolubilmente legato alle sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell'infinito, tassellature del piano e dello spazio e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti. Le sue opere sono infatti molto amate dagli scienziati, logici, matematici e fisici che apprezzano il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, sovente per ottenere effetti paradossali.