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La pena di morte (detta anche pena capitale) è una sanzione penale la cui esecuzione consiste nel togliere la vita al condannato. In alcuni ordinamenti giuridici è prevista per le sole colpe più gravi come l'omicidio e l'alto tradimento; in altri si applica anche ad altri crimini violenti, come la rapina o lo stupro, o legati al traffico di droga; in alcuni paesi infine è prevista per reati d'opinione come l'apostasia o per orientamenti e comportamenti sessuali come l'omosessualità o l'incesto. La pena di morte è stata abolita o non è applicata nella maggioranza degli stati del mondo mentre è ancora in vigore in altri paesi come ad esempio la Cina, la Bielorussia, l'India, il Giappone, la Corea del Nord, l'Iran e gli Stati Uniti d'America.
Marlon Brando Jr. (Omaha, 3 aprile 1924 – Los Angeles, 1º luglio 2004) è stato un attore statunitense. È considerato una delle maggiori stelle di Hollywood, oltre che uno degli attori più carismatici e di maggior talento della storia del cinema. Allievo dell'Actor's Studio, fu tra i primi grandi interpreti del Metodo Stanislavskij negli Stati Uniti; il suo immedesimarsi vivendo in empatia col personaggio di turno, rivoluzionò totalmente lo stile recitativo statunitense e mondiale ancorato alla forte teatralità dell'epoca, a favore di un approccio psicologico più marcato dei personaggi da interpretare. Anche la sua presenza fisica, atletica e imponente, in forte contrasto col viso angelico, si distingue dalla norma degli attori di quel periodo, proponendo un nuovo sex symbol ad un'America reduce dalla guerra, stanca di stereotipi e alla ricerca di qualcosa di imprevedibile.Raggiunse la popolarità interpretando Stanley Kowalski nel film Un tram che si chiama Desiderio (1951), tratto dall'omonimo dramma di Tennessee Williams. Successivamente scandì gli anni cinquanta interpretando film rimasti nella storia come Il selvaggio (1953), Fronte del porto (1954), che lo consacrò definitivamente, e Bulli e pupe (1955). Dopo aver diretto e interpretato I due volti della vendetta (1961), sua unica regia, recitò nei film La caccia (1966) e La contessa di Hong Kong (1967) che non raggiunsero i risultati sperati, mentre tornò al grande successo internazionale con tre capolavori degli anni settanta quali Il padrino (1972), Ultimo tango a Parigi (1972) e Apocalypse Now (1979). Nel 1978 interpretò inoltre il ruolo di Jor-El nel film Superman. Otto volte candidato al Premio Oscar (riconoscimento che si aggiudicò due volte per Fronte del porto e Il padrino, rifiutandosi però, nella seconda occasione, di ritirare la statuetta in segno di protesta contro le ingiustizie nei confronti dei nativi americani). I suoi film, visti da oltre 800 milioni di spettatori (un primato che non ha eguali nella storia del cinema americano), riscuotono ancora oggi grande successo e alcuni sono considerati capolavori. Tra i grandi ruoli da lui interpretati, Stanley Kowalski in Un tram che si chiama Desiderio, prima a teatro e poi nell'omonimo film del 1951; Johnny Strable, il capo di una banda di motociclisti nel film Il selvaggio (1953); Marco Antonio nel Giulio Cesare (1953) di Mankiewicz; lo scaricatore di porto Terry Malloy in Fronte del porto (1954), premiato con l'Oscar al miglior attore protagonista; il giocatore Sky Masterson in Bulli e pupe (1955); il primo ufficiale Fletcher Christian ne Gli ammutinati del Bounty (1962); don Vito Corleone ne Il padrino (1972), premiato con l'Oscar al miglior attore protagonista; il vedovo Paul in Ultimo tango a Parigi (1972); Jor-El, padre del supereroe in Superman (1978), e il colonnello Kurtz in Apocalypse Now (1979). Il suo stile recitativo è stato fonte d'ispirazione per attori come James Dean, Paul Newman, Montgomery Clift, Al Pacino, Jack Nicholson, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Robert Duvall e Gene Hackman.È stato anche un attivista, sostenendo molte cause, in particolare quella del movimento afroamericano, che lo portò a partecipare attivamente alla marcia su Washington nel 1963. Deceduto nel 2004 all'età di 80 anni, Brando è stato uno dei soli tre attori professionisti, insieme a Charlie Chaplin e Marilyn Monroe, nominato dalla rivista statunitense Time come uno dei 100 personaggi più influenti del secolo nel 1999. L'American Film Institute ha inserito Brando al quarto posto tra le più grandi star della storia del cinema.
John Brown (Torrington, 9 maggio 1800 – Charles Town, 2 dicembre 1859) è stato un attivista statunitense, fautore dell'abolizionismo e dedito alla causa dell'Underground Railroad, che sosteneva l'insurrezione armata come l'unico modo per rovesciare l'istituzione della schiavitù. Attirò per la prima volta l'attenzione su di sé quando guidò piccoli gruppi di volontari durante la crisi del Bleeding Kansas del 1855-1860, insoddisfatto del pacifismo propugnato dal movimento abolizionista organizzato: "questi uomini parlano e basta, ciò di cui abbiamo bisogno è invece l'azione!" Nel maggio del 1856, assieme ai suoi sostenitori, uccise cinque coloni filo-schiavisti nel massacro del Pottawatomie, che fu la risposta al saccheggio di Lawrence da parte delle forze favorevoli allo schiavismo. Brown poi comandò nella Battaglia di Black Jack (2 giugno) e nella Battaglia di Osawatomie (30 agosto). Nel 1859 condusse un'incursione nell'arsenale di Harpers Ferry (un'armeria federale nell'odierna Virginia Occidentale) per avviare un movimento di liberazione tra gli schiavi; sequestrò dei civili, ma sette persone rimasero uccise e più di dieci ferite. Intendeva armare gli schiavi ma l'attacco fallì: era il raid di John Brown contro Harpers Ferry. Entro 36 ore gli uomini di Brown erano fuggiti, uccisi o catturati da agricoltori locali, truppe della milizia e United States Marine Corps guidati da Robert Edward Lee. Venne processato per tradimento contro il Commonwealth della Virginia, per l'assassinio di cinque persone e per aver incitato a una rivolta gli schiavi locali: quindi dichiarato colpevole e sottoposto all'impiccagione nel dicembre del 1859. Gli storici concordano sul fatto che la sua azione abbia intensificato le tensioni che hanno portato alla secessione del Sud un anno dopo e alla Guerra di secessione americana. Il raid di Brown catturò l'attenzione della nazione intera; i sudisti temettero che fosse solo il primo di molti "complotti nordisti" atti a provocare una ribellione generale degli afroamericani che avrebbe potuto mettere in pericolo le loro vite, mentre i Repubblicani respinsero la nozione e affermarono che non avrebbero interferito con la schiavitù nel Sud. Gli venne dedicata una canzone divenuta subito assai popolare, John Brown's Body, una marcia ed inno di battaglia informale delle truppe dell'Union Army durante la successiva guerra civile che lo ritrae come un martire. Le tattiche utilizzate lo rendono ancora oggi una figura controversa. A volte viene ricordato come un eroe e un visionario, talvolta invece vilipeso come un pazzo e un terrorista. Lo storico James William Loewen esaminò i libri di testo della storia degli Stati Uniti d'America e notò che gli studiosi lo consideravano perfettamente sano di mente fino al 1890 circa, per poi essere generalmente ritratto come folle dal quel momento in poi fino a circa il 1970.
Emilio Jona (Biella, 24 dicembre 1927) è un avvocato e scrittore italiano.
La colpevolizzazione della vittima consiste nel ritenere la vittima di un crimine o di altre sventure parzialmente o interamente responsabile di ciò che le è accaduto e spesso nell'indurre la vittima stessa ad autocolpevolizzarsi. Un atteggiamento di "colpevolizzazione" è anche connesso con l'ipotesi che si deve conoscere e accettare una supposta "natura umana" (che sarebbe maligna in questa visione, o tendente all'abuso, alla sopraffazione), e – conseguentemente – adeguarcisi anche a scapito dei propri desideri, opinioni e della propria libertà.
Carlo Alberto di Savoia-Carignano (Carlo Alberto Emanuele Vittorio Maria Clemente Saverio di Savoia-Carignano; Torino, 2 ottobre 1798 – Oporto, 28 luglio 1849) è stato Re di Sardegna dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849. Durante il periodo napoleonico visse in Francia dove acquisì un'educazione liberale. Come principe di Carignano nel 1821 diede e poi ritirò l'appoggio ai congiurati che volevano imporre la costituzione al re di Sardegna Vittorio Emanuele I. Divenne conservatore e partecipò alla spedizione legittimista contro i liberali spagnoli del 1823. Non destinato al trono, diventò re dello Stato sabaudo nel 1831 alla morte dello zio Carlo Felice che non aveva eredi. Da sovrano, dopo un primo periodo conservatore durante il quale appoggiò vari movimenti legittimisti d'Europa, nel 1848 aderì all'idea di un'Italia federata guidata dal papa e libera dagli Asburgo. Nello stesso anno concesse lo Statuto, la carta costituzionale che sarebbe rimasta in vigore (prima nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d'Italia) fino al 1947. Guidò le forze che portarono alla prima guerra di indipendenza contro l'Austria ma, abbandonato da papa Pio IX e dal re Ferdinando II delle Due Sicilie, nel 1849 fu sconfitto e abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele. Morì in esilio qualche mese dopo nella città portoghese di Oporto. Il suo tentativo di liberare l'Italia settentrionale dall'Austria rappresentò il primo sforzo dei Savoia di mutare gli equilibri della penisola dettati dal Congresso di Vienna. L'opera sarà ripresa con successo dal figlio Vittorio Emanuele, che diverrà il primo re d'Italia.