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Tyrannosaurus rex

Tyrannosaurus rex (il cui nome significa letteralmente "re lucertola tiranna") è una specie di dinosauro teropode vissuto nel Cretaceo superiore, circa 70-65 milioni di anni fa (Maastrichtiano), appartenente alla famiglia dei tirannosauridi. Il nome comune italiano di questo genere di dinosauri è "tirannosauro". Visse nel Nordamerica, che a quell'epoca era un continente isolato nominato Laramidia. Tyrannosaurus era molto più diffuso geograficamente degli altri tirannosauridi. I suoi fossili si trovano in una varietà di formazioni risalenti all'epoca Maastrichtiana del Cretaceo superiore, circa 70-65 milioni di anni fa. Fu una delle specie degli ultimi dinosauri propriamente detti quando si ebbe l'estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene, che ne determinò la scomparsa. Come gli altri tirannosauridi, Tyrannosaurus era un carnivoro bipede con un cranio largo e massiccio, bilanciato da una coda lunga e pesante. In confronto alle sue gambe robuste, gli arti anteriori di Tyrannosaurus erano corti, ma relativamente possenti e forniti di due dita artigliate. Benché sia stato superato in dimensioni dallo Spinosaurus il Tyrannosaurus fu il più grande dei tirannosauridi e uno dei predatori terrestri più grandi e forti conosciuti. L'esemplare fossile più completo (scoperto nel 1992 e denominato "Sue") misura circa 12,3 metri di lunghezza, 4,5 metri di altezza, e si stima fino a 6,8 tonnellate di peso, tuttavia, secondo recentissime scoperte, il reperto denominato "Scotty", scoperto nel 1991, ma completamente recuperato solo da pochi anni, a causa di particolari difficoltà nello scavo, risulterebbe essere il Tirannosauro più grande, massiccio ed anziano mai rinvenuto. Accurate stime, ricavate da uno scheletro quasi completo, riportano che l'esemplare misurerebbe più di 13 metri di lunghezza e peserebbe circa 8,8 tonnellate, superando così il precedente record stabilito da "Sue".. Anche altri esemplari più incompleti, sono stati stimati: il "C. Rex ", scoperto da Jack Horner nel 2000, pur incompleto, risulterebbe anch'esso essere più lungo e robusto di "Sue", facendo raggiungere alla specie i 14 metri di lunghezza e portando nuovamente l'animale a concorrere per il titolo di più grande dinosauro carnivoro di tutti i tempi. Alcuni paleontologi hanno ipotizzato che il T-rex fosse un predatore al vertice della piramide alimentare dell'epoca, nutrendosi di adrosauri, ceratopsidi, anchilosauridi e probabilmente anche di sauropodi; altri, invece, hanno proposto che l'animale fosse uno spazzino necrofago. La questione è oggetto di un lungo dibattito nella paleontologia, nel quale la maggior parte dei paleontologi ritiene che Tyrannosaurus fosse un carnivoro opportunista, ossia che si nutrisse sia di prede vive sia di carcasse. Si stima che fosse dotato d'una delle mandibole più forti nel regno animale.La mandibola secondo una simulazione fatta da Gregory Erickson, della Florida State University, e Paul Gignac, dell'Oklahoma State University e pubblicata su Scientific Reports poteva esercitare un morso di 36.000 N circa, cifra poi elevata a 53.000 N negli studi successivi. La pressione era dell'ordine di 700 kg/cm2. Questa forza era però estremamente inferiore rispetto a quella dei grandi coccodrilli, come Purussaurus o Rhamposuchus. Come afferma Gignac, grazie a questa abilità ''il T rex è riuscito a sfruttare maggiormente le carcasse dei grandi dinosauri cornuti e dei dinosauri dal becco di anatra, le cui ossa erano ricche di sali minerali e di midollo''.Nel 2019 sono stati effettuati nuovi studi sul cranio e la potenza del morso del T-Rex: Ian N. Cost (Columbia University) avvalendosi di una variegata equipe, dopo aver ricostruito una complessa mappa 3D del cranio del rettile e averne analizzato le dinamiche, anche con tecniche ingegneristiche, valutando l'insieme di tessuti di collagene e legamenti, è giunto alla conclusione che il Tyrannosaurus rex possedesse una struttura rigida (come quella dei coccodrilli e delle iene) e non flessibile (come gli uccelli e i serpenti). Inoltre dalle analisi è emerso che il palato del T-rex fosse particolarmente rigido ed in grado di resistere a sollecitazioni meccaniche molto forti durante i morsi. Tutto questo avrebbe garantito al rettile, di esercitare nel morso una potenza di 64.000 N., pari a 7,1 tonnellate, rendendolo in grado di frantumare qualsiasi tipo di ossa. Secondo varie sperimentazioni, il Tyrannosaurus rex sarebbe stato in grado di distruggere la carrozzeria di un'auto. In ogni caso, la potenza sprigionata dalle mandibole del T-rex rende questo grande rettile ufficialmente l'animale terrestre dal morso più potente mai registrato; basta pensare che un esemplare adulto avrebbe potuto provocare ad una preda (come ad esempio un Triceratops) una ferita lunga 60 cm e profonda 30, il che significa che raggiunta la preda da dietro il T-rex l'avrebbe immediatamente atterrata. Sono stati rinvenuti più di 50 resti fossili di Tyrannosaurus, inclusi diversi scheletri quasi completi. Almeno uno di questi esemplari conserva tracce di tessuti molli e di proteine. L'abbondanza di reperti ha reso possibile ricerche dettagliate sugli aspetti della biologia di Tyrannosaurus, incluse quelle relative alla biomeccanica ed alla sua crescita. Sono invece ancora oggetti di dibattito i suoi comportamenti di caccia, il suo grado di intelligenza, la sua fisiologia e altri dettagli di vita come la sua velocità massima durante una corsa. Anche la sua tassonomia è oggetto di controversia, poiché alcuni studiosi considerano Tarbosaurus bataar, rinvenuto in Asia, una seconda specie di Tyrannosaurus, mentre altri lo classificano come un genere separato. Altri generi di tirannosauridi nordamericani, descritti al momento della loro scoperta come nuovi taxa, sono stati successivamente sinonimizzati con Tyrannosaurus.

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