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Pieve Fosciana è un comune italiano di 2 363 abitanti della provincia di Lucca, localizzato in una piccola pianura al centro della Garfagnana.
La pieve (dal latino plebs, "popolo") fu una circoscrizione territoriale religiosa e civile facente capo ad una chiesa rurale con battistero, detta chiesa matrice, pievana (o in latino plebana). Nell'Alto Medioevo ad essa erano riservate le funzioni liturgiche più importanti per la comunità e da essa dipendevano le chiese e cappelle prive di battistero. Dal Basso Medioevo le funzioni proprie della pieve passarono alla parrocchia.
La Garfagnana (basso latino Carfaniana, detta anche Alta valle del Serchio) è un'area storico-geografica della provincia di Lucca, in Toscana, compresa tra le Alpi Apuane a ovest e la catena principale dell'Appennino Tosco emiliano a est, confinante a nord con la Lunigiana, a ovest con la Versilia e la provincia di Massa Carrara, a est con la regione Emilia-Romagna (province di Modena e Reggio Emilia) e a sud con la Media Valle del Serchio. Interamente attraversata dal fiume Serchio e dai suoi numerosi affluenti e ricchissima di boschi, con un'altitudine che varia tra i 132 e i 2054 metri s.l.m., storicamente fece parte della "Provincia Carfaniane" anche la Media Valle del Serchio, immediatamente a sud della Garfagnana, fino al torrente Fegana sul lato appenninico e fino al torrente Pedogna sul lato apuano.
Castelnuovo di Garfagnana un comune italiano di 5 862 abitanti della provincia di Lucca; il capoluogo della Garfagnana.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La farina di neccio di Garfagnana è la denominazione di una farina ottenuta dalla macinatura di castagne secche prodotte in varie località della provincia di Lucca, nella regione Toscana. In Garfagnana, "neccio" è un termine che designa proprio la castagna, e suoi derivati. Oggi destinata quasi esclusivamente alla produzione dolciaria, la farina di neccio — che si poteva cucinare in tanti modi — ha rappresentato nel corso di molti secoli il principale alimento della popolazione rurale della Garfagnana. La farina è ottenuta dalle castagne delle varietà carpinese, pontecosi, mazzangaia, pelosora, rossola, verdola, nerona e capannaccia. Il suo colore varia dal bianco all'avorio scuro. Il suo sapore è dolce con un leggero retrogusto amarognolo. Profumo di castagna. In autunno le castagne vengono raccolte ed essiccate per quaranta giorni in un metato dove il fuoco viene alimentato con legno di castagno. Dopo un'accurata selezione manuale, le castagne secche vengono trasformate in farina mediante macine di pietra. La zona di produzione della farina di neccio è costituita delle aree dei seguenti Comuni in provincia di Lucca: Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano, Piazza al Serchio, Minucciano, Camporgiano, Careggine, Fosciandora, Giuncugnano, Molazzana, Vergemoli, Vagli Sotto, Villa Collemandina, Gallicano, Borgo a Mozzano, Barga, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vallico e Bagni di Lucca. Nella cucina locale, la farina di neccio è utilizzata per preparare la polenta dolce, i manafregoli, il castagnaccio o i necci ed altri dolci. Il pane detto della Garfagnana prende anche il nome di "neccio".