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Volt Europa (spesso abbreviato in Volt) è un movimento politico paneuropeo, fondato nel 2017 da Andrea Venzon con il supporto di Colombe Cahen-Salvador e Damian Boeselager; è presente in trentadue paesi d'Europa. Oltre agli stati membri dell'Unione europea, Volt raggiunge anche stati che non ne fanno parte, quali Svizzera, Albania e Regno Unito. Volt si presenta come un movimento paneuropeo e progressista che sottolinea l'importanza di creare una voce europea unitaria e federale che abbia un maggiore peso al livello mondiale.Volt Europa non è formalmente un partito, ma si articola in diversi partiti nazionali che ne rispettano lo Statuto, le politiche (Mapping of Policies) e gli ideali politici. Attraverso i diversi Volt nazionali, che ambiscono a diventare partiti in tutti i Paesi in cui sono presenti, Volt Europa punta a partecipare alla vita politica europea su tutti i livelli: comunitario, nazionale e locale. La collaborazione tra i vari partiti nazionali permette a Volt di valorizzare la condivisione delle buone pratiche.Alle elezioni europee del 2019, ottenendo lo 0,7% dei voti in Germania, Volt elegge Damian Boeselager come suo primo eurodeputato. Gli iscritti del movimento hanno votato per far aderire Boeselager al gruppo parlamentare Verdi Europei - Alleanza Libera Europea, col quale era già stato raggiunto un accordo.
Lo Scandalo Forteto è relativo a casi di molestie sessuali e pedofilia accaduti all'interno del Forteto, una comunità fondata da Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi nel 1977. Secondo quanto emerso dalle vicende giudiziarie e da tre commissioni di inchiesta regionale e nazionale, all'interno della struttura si commisero abusi psicologici e sessuali nei confronti di minori e disabili che erano stati dati in affidamento dal Tribunale dei minori alla comunità. La comunità è operante nel comune di Vicchio, nella provincia di Firenze, e nel 2018 la cooperativa che ne gestiva le attività produttive è stata commissariata dal governo italiano.
Riccardo Nencini (Barberino di Mugello, 19 ottobre 1959) è un politico italiano, presidente del consiglio nazionale del Partito Socialista Italiano e viceministro delle infrastrutture e dei trasporti dal 2014 al 2018.
Il mostro di Firenze è una miniserie televisiva di sei puntate trasmessa da Fox Crime dal 12 novembre al 10 dicembre 2009; la miniserie inoltre è stata replicata anche su Canale 5 (2010), Iris (2011) e Rete 4 (2012 e 2013). La fiction è stata diretta da Antonello Grimaldi che oltre alla regia, interpreta il ruolo del criminologo Francesco Bruno. La canzone che apre ogni episodio è Gioco di bimba del gruppo Le Orme.
Il federalismo italiano è un'ideologia politica che vorrebbe la trasformazione della Repubblica Italiana in uno Stato federale.
Il federalismo indica la condizione di un insieme di entità autonome, legate però tra loro dal vincolo di un patto (in latino, appunto, foedus, "patto, alleanza"). L'accezione comune del termine appartiene all'ambito politico: il federalismo è la dottrina che appoggia e favorisce un processo di unione tra diversi Stati (a volte denominati anche soggetti federali, Länder, commonwealth, territori, province, ecc.) con una Costituzione e un governo comune, ma che mantengono però in diversi settori le proprie leggi. L'unità che si viene a creare è spesso chiamata federazione (mentre quando manchino anche una Costituzione condivisa e un governo comune si parla di confederazione). I due livelli in cui è costituzionalmente diviso il potere sono distinti tra loro e sia il governo centrale, sia i singoli Stati federati, hanno sovranità nelle rispettive competenze. I sostenitori di questo sistema politico vengono chiamati federalisti. I diversi membri di questo insieme possono riconoscersi nell'autorità di un capo che li rappresenti tutti (un monarca, un capo di governo, o anche - in un contesto trascendente - una divinità), oppure convergere in un'assemblea generale. In senso più ampio, inoltre, soprattutto nel dibattito politico italiano, si parla spesso di federalismo in riferimento ad un crescente decentramento nella gestione pubblica dell'amministrazione dello Stato, in cui si vorrebbe attribuire ai singoli enti locali una maggiore autonomia nella raccolta delle imposte e nell'amministrazione delle proprie entrate e delle spese.