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La storia della Marsica spazia dal Paleolitico inferiore fino ai nostri giorni. Capoluogo dei Marsi fu in origine Marruvium, mentre tra i centri più rilevanti di epoca imperiale figurano i municipi di Antinum, Lucus Angitiae e, in territorio equo al confine con quello dei Marsi, Alba Fucens e Carsioli. Nel Medioevo i centri che si contesero il titolo di "caput marsorum" furono Albe, almeno fino alla fine del Cinquecento, Celano e Tagliacozzo. Fondata, secondo la tradizione, nel I secolo la sede della diocesi dei Marsi fu insediata dal 1057 nell'antica cattedrale di Santa Sabina, i cui resti si trovano nella contemporanea cittadina di San Benedetto dei Marsi. Nel XVI secolo la sede vescovile venne spostata a Pescina, da sempre al centro della vita ecclesiastica del territorio. Le oscillazioni demografiche risolvono in favore di Avezzano a partire dal riordino amministrativo francese, con l'istituzione del distretto di Avezzano e verso la fine del 1800, grazie alla decisione dei Torlonia di stabilirvi la propria amministrazione dopo il prosciugamento del lago Fucino. Dopo il terremoto del 1915 vengono trasferiti ad Avezzano i principali uffici civili ed ecclesiastici.
La storia dell'Abruzzo riguarda le vicende storiche relative all'Abruzzo, regione dell'Italia meridionale.
La cucina marsicana è la tradizionale cucina del territorio della Marsica in Abruzzo. Lo stravolgimento territoriale caratterizzato principalmente dal prosciugamento del lago Fucino ha modificato le abitudini culinarie di buona parte della popolazione di questo territorio. Con il prosciugamento totale del bacino lacustre avvenuto nella seconda metà del XIX secolo, infatti, i pescatori sono diventati agricoltori e successivamente imprenditori agricoli. Tuttavia nei centri di montagna storicamente più isolati e più impervi si è mantenuta l'originaria tradizione culinaria. I piatti tipici più importanti sono: i maccheroni alla chitarra, le sagne con i fagioli, le zuppe e le minestre della cucina povera rinascimentale per i primi piatti; gli arrosticini e la pecora ajo cotturo per i secondi; le numerose bevande locali e i tipici dolci pasquali e natalizi. Tra i prodotti riconosciuti IGP figurano la patata del Fucino e la carota dell'altopiano del Fucino, mentre sono incluse nell'elenco dei PAT abruzzesi, la castagna Roscetta della valle Roveto, la mela della valle del Giovenco e l'antico grano Solina.
L'Abruzzo (o gli Abruzzi) (AFI: /aˈbrutʦo/) è una regione a statuto ordinario dell'Italia meridionale, con capoluogo L'Aquila, compresa tra il medio Adriatico e l'Appennino centrale. Estesa su una superficie di 10 831 km², ha una popolazione di 1 288 385 abitanti ed è divisa in quattro province (L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo) e 305 comuni. Confina a nord con le Marche, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con il Lazio e a sud con il Molise: si divide principalmente in una parte costiera-collinare sul versante orientale con le spiagge e le colline prospicienti l'Adriatico, e una parte montuosa sul lato occidentale con i Monti della Laga (2.458 m s.l.m), il Gran Sasso d'Italia (2 914 m s.l.m.), la Majella (2 793 m s.l.m.), il Sirente-Velino (2 487 m s.l.m.) e i Monti Marsicani (2.283 m s.l.m.), che costituiscono i principali massicci montuosi della catena appenninica. Pur potendo essere considerato centrale dal punto di vista geografico, l'Abruzzo è storicamente, culturalmente, economicamente e in gran parte anche linguisticamente legato al Mezzogiorno d'Italia, anche secondo le definizioni adottate da Istat ed Eurostat.