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Misericordia è il nome di numerose confraternite e arciconfraternite di origine cattolica dedite all'assistenza dei "bisognosi". Per le sue origini cristiane, la Misericordia è una congregazione ad ispirazione cattolica; nonostante ciò chiunque può farne parte, indipendentemente dal suo credo religioso; oggi, infatti, alcuni confratelli sono atei o appartenenti ad altri culti e religioni. Diffuse in tutta Europa e nel Mondo, è in Italia che se ne rintracciano le fonti documentali più antiche con la fondazione nel 1244 della Misericordia di Firenze. In Italia le Confraternite di Misericordia ancora attive sono oltre 700 e la loro attività di volontariato spazia dal soccorso sanitario con ambulanze in convenzione con i Servizi 118 - Emergenza sanitaria delle ASL al trasporto socio-sanitario, dalla gestione di poliambulatori alle onoranze funebri (funerale e sepoltura), dalla gestione di centri sociali e residenze per anziani alla Protezione Civile. Le Confraternite e le Arciconfraternite della Misericordia sono riunite, sin dal 1899 nella Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia
La Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Livorno, è una associazione laicale di volontari di ispirazione cristiana cattolica romana, fondata nel 1595 per l'esercizio e la realizzazione delle opere di Misericordia, spirituali e materiali, soccorrendo ai bisogni della popolazione (assistenza sanitaria, sepoltura per i derelitti, assistenza materiale e spirituale ai poveri e ai carcerati, assistenza ed educazione alle donne ed ai fanciulli abbandonati).
La Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia è una delle più grandi entità federative in Italia nell'ambito del Volontariato. Ente morale con sede in Firenze, dapprima in piazza San Giovanni, in seguito in via dello Steccuto 38, la Confederazione riunisce oggi oltre 700 Misericordie (tra arciconfraternite, confraternite e fraternite, alle quali aderiscono circa 670.000 iscritti, dei quali oltre centomila sono impegnati in opere di carità), diffuse in tutta Italia ad eccezione della Valle d'Aosta.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Il cimitero della Misericordia, detto anche dei Pinti o di Porta a Pinti, perché costruito poco fuori l'allora esistente Porta a Pinti, si trova a Firenze in via degli Artisti, con affaccio su piazza Conti. Si tratta di un cimitero storico, in cui le tumulazioni sono cessate nel 1896. Poiché era riservato ai soli confratelli dell'Arciconfraternita della Misericordia, che all'epoca non accettava tra i membri le donne, è composto di sole sepolture maschili.
La misericordia è un sentimento generato dalla compassione per la miseria altrui (morale o spirituale). Tale termine deriva dal latino misericors (genitivo misericordis) e da misereor (ho pietà) e cor -cordis (cuore); cfr. miserère: abbi misericordia. È una virtù morale tenuta in grande considerazione dall'etica cristiana e si concretizza in opere di pietà o, appunto, di misericordia.
La Venerabile Confraternita della Misericordia di Santo Stefano in Pane in Rifredi è un'associazione senza fine di lucro volta all'assistenza e alla beneficenza avente personalità giuridica di diritto privato, d'ispirazione cristiana. È iscritta all'Albo del volontariato (Art.18 Costituzione Italiana) e fa parte della Confederazione Nazionale delle Misericordie D'Italia. L'Associazione ha sede centrale in via delle Panche 41 a Firenze dove tiene la sua amministrazione. Per le funzioni religiose officia nella pieve di Santo Stefano in Pane e nell'oratorio e cappella nella Misericordia stessa. La Confraternita s'ispira al Vangelo e nello spirito del Concilio Vaticano II come formazione dei più alti valori umani.
Lastra a Signa (pronuncia: / lastra a s si a/) un comune italiano di 20.252 abitanti della citt metropolitana di Firenze in Toscana. Il territorio del comune ha una superficie di circa 43,06 km , con una parte pi bassa sviluppatasi lungo il fiume Arno e una parte alta che presenta la massima elevazione nel colle San Romolo (286 m s.l.m.). La chiesa pi importante la Pieve di San Martino a Gangalandi, situata nella frazione di San Martino a Gangalandi. chiamata citt della pietra per la grande presenza nel passato di cave di pietra arenaria del tipo serena e citt della musica per essere stata, fra l'altro, residenza di Enrico Caruso a Villa Caruso di Bellosguardo, ora sede del Museo Enrico Caruso. Porta inoltre il titolo di Citt dello zafferano italiano. Il comune ha avuto grande importanza per la sua posizione strategica fin dal Medioevo e desta interesse soprattutto a livello artistico e culturale.
La chiesa dell'Arciconfraternita della Misericordia di Prato, intitolata a San Michele, si trova in via Convenevole.