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L'espressione crisi in Venezuela si riferisce alla crisi politica, economica e sociale che il paese subisce dall'inizio del 2013.La crisi in Venezuela, è una congettura di diversi problemi economici: la crisi finanziaria, la carenza di prodotti e medicinali di base, l'aumento della disoccupazione dovuto alla chiusura di società private e la migrazione di massa verso altri paesi della regione. Allo stesso modo, la diminuzione del credito alle società private da parte delle banche, l'intervento della politica monetaria da parte del governo centrale attraverso la Banca centrale del Venezuela (BCV) che hanno scatenato un'iperinflazione, corruzione politica, deterioramento della produttività e competitività, calo dei prezzi del petrolio che ha causato la più grande crisi di questo settore in Venezuela, sono altri problemi che anche hanno contribuito al peggioramento della situazione.La crisi ha generato due forti ondate di proteste sociali, una nel 2014 e un'altra nel 2017. Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), le proteste sono state fortemente represse dalla polizia e dall'apparato para-polizia e si è verificata una reiterata violazione dei diritti umani dei loro partecipanti, lasciando diversi decessi e prigionieri per motivi politici.Nello stesso periodo il Venezuela ha attraversato una profonda crisi politica. Nel dicembre 2015, l'opposizione vinse i due terzi dei seggi nell'Assemblea nazionale (AN). Nel gennaio 2016, il nuovo Tribunale supremo di giustizia (TSJ), eletto dall'AN uscente dominata dal chavismo nel dicembre 2015, citando irregolarità nell'elezione dei deputati dello stato di Amazonas, disprezzò l'Assemblea nazionale e negò la validità legale di tutte le sue decisioni. Nello stesso anno, l'Ufficio per l'Unità Democratica (MUD) avviò un referendum di richiamo contro il presidente Nicolás Maduro, che era stato sospeso a tempo indeterminato nell'ottobre 2016 dal Consiglio elettorale nazionale (CNE).
L'economia del Venezuela è basata principalmente sul settore petrolifero e manifatturiero. Nel 2014, il commercio totale ammontava al 48,1% del PIL nazionale. Le esportazioni comprendevano il 16,7% del PIL e prodotti petroliferi costituivano il 95% delle esportazioni. Il Venezuela è il sesto membro dell'OPEC per produzione di petrolio. Sin dagli anni venti, il Venezuela è stato un rentier state, offrendo il petrolio come principale prodotto d'esportazione. Dagli anni cinquanta ai primi anni ottanta, l'economia venezuelana conobbe una crescita costante che attirò molti immigranti e la nazione ebbe tra i più alti standard di vita dell'America Latina. Durante il calo dei prezzi del petrolio degli anni ottanta, cominciò una progressiva svalutazione e l'inflazione raggiunse i picchi dell'84% nel 1989 e del 99% nel 1996, tre anni prima della salita al potere di Hugo Chávez. La nazione, tuttavia, subisce l'iperinflazione dal 2015. Il Venezuela produce ed esporta prodotti dell'industria pesante come acciaio, alluminio e cemento. La produzione è concentrata intorno a Ciudad Guayana, vicino alla diga di Guri, una delle più grandi dighe al mondo che fornisce circa tre quarti dell'elettricità del Paese. Altri settori sono quello dell'elettronica e delle auto, come anche quello alimentare e delle bevande. L'agricoltura in Venezuela rappresenta circa il 4,4% del PIL, il 7,3% della forza lavoro e almeno un quarto del consumo del suolo. Il Venezuela esporta riso, granturco, pesce, frutti tropicali, caffè, carne suina e di manzo. Tuttavia, il Venezuela non è autosufficiente nella maggior parte delle aree agricole. Nonostante le relazioni difficili tra i due Paesi, gli Stati Uniti d'America hanno rappresentato il partner commerciale più importante per il Venezuela. Le esportazioni statunitensi verso il Venezuela hanno incluso macchinari, prodotti agricoli, apparecchiature mediche e automobili. Il Venezuela è tra i quattro principali fornitori di petrolio per gli Stati Uniti e circa 500 compagnie americane sono rappresentate nel Paese. Secondo la Banca centrale del Venezuela, tra il 1998 e il 2008 il governo ha ricevuto circa 325 miliardi $ attraverso la produzione di petrolio e le esportazioni in generale. Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia (ad agosto 2015), la produzione di 2,4 milioni di barili al giorno comprendeva 500 mila barili per gli Stati Uniti. Da quando la rivoluzione bolivariana quasi distrusse il gigante petrolifero statale PDVSA nel 2002 licenziando circa 20 mila persone e impose dei controlli valutari stringenti nel 2003 per prevenire il capital flight, c'è stato un declino costante nella produzione ed esportazione del petrolio oltre ad una serie di rigide svalutazioni monetarie che hanno distrutto l'economia. Successivamente, il calmieraggio, gli espropri di numerosi terreni agricoli e varie industrie, oltre a discutibili politiche di governo (come un blocco quasi totale a ogni accesso a qualunque valuta straniera a ragionevoli tassi di cambio "ufficiali"), hanno portato a diverse penurie in Venezuela e ad una forte crescita dei prezzi di tutti i beni comuni, come cibo, acqua, prodotti per la casa, pezzi di ricambio e forniture mediche; forzando così molti impresari a tagliare la produzione o chiuderla, oltre ad abbandonare il Paese come hanno fatto diverse aziende tecnologiche e la maggior parte delle case automobilistiche. Nel 2015, il Venezuela aveva più del 100% d'inflazione—la più alta al mondo e nella storia del Paese fino a quel momento. Secondo fonti indipendenti, il tasso è aumentato al 4 000% nel 2017, facendo cadere il Venezuela nella spirale dell'iperinflazione mentre il tasso di povertà della popolazione è stato tra il 76% e l'87%.
La nazionale di calcio del Venezuela (in spagnolo Selección de fútbol de Venezuela) è la compagine calcistica rappresentante il Venezuela. Posta sotto l'egida della Federación Venezolana de Fútbol, è soprannominata La Vinotinto, per il colore rosso vinato delle divise da gioco. La nazionale venezuelana gioca abitualmente le proprie gare interne all'Estadio Polideportivo de Pueblo Nuevo di San Cristóbal, noto in Venezuela come "el Templo Sagrado del Fútbol Venezolano" (il tempio sacro del calcio venezuelano). Per anni fu considerata la più debole delle 10 nazionali affiliate alla CONMEBOL, La Vinotinto è l'unica tra esse a non esser mai riuscita a qualificarsi per il campionato mondiale di calcio e, insieme all'Ecuador, è la sola a non aver vinto neppure una volta la Coppa America. Tale mancanza di risultati si lega soprattutto al fatto che in Venezuela, caso praticamente unico in America del Sud, lo sport più popolare non è il calcio, ma il baseball (in quest'ultimo sport, la nazionale venezuelana è una delle più titolate del mondo, avendo vinto ben 3 volte il titolo mondiale, oltre ad una medaglia d'oro ai Giochi Panamericani nel 1959). A tale deficit di popolarità si è cercato di rimediare assegnando al Venezuela, ultima nazione CONMEBOL secondo la rotazione alfabetica, l'organizzazione della Copa América 2007. La Vinotinto, in quella occasione, riuscì a superare il primo turno, e concluse il torneo con l'eliminazione ai quarti di finale, mai raggiunti in passato dai venezuelani. Il salto di qualità è stato suggellato nella successiva edizione disputata nel 2011 in Argentina, ove il Venezuela è giunto al quarto posto, dopo aver perso ai rigori la semifinale contro il Paraguay. I grandi progressi del calcio venezuelano compiuti all'inizio del ventunesimo secolo sono testimoniati dai buoni giocatori affermatisi nei palcoscenici europei, in particolare Juan Arango e Giancarlo Maldonado, ex attaccante degli spagnoli dello Xerez e dal secondo posto ottenuto al Mondiale Under 20 del 2017, con la finale persa 1-0 contro l'Inghilterra. Gli sforzi del Venezuela per incrementare ulteriormente i propri progressi calcistici sono economicamente sostenuti dagli sponsor della Vinotinto, il locale colosso alimentare "Empresas Polar" e la compagnia telefonica "CANTV". Pur in misura minore, anche il governo ha fornito notevoli contributi a livello di strutture sportive, realizzando gli avveniristici impianti sedi delle gare della Copa América 2007. Nel ranking FIFA il miglior posizionamento del Venezuela è il 25º posto, raggiunto il 28 novembre 2019, mentre il peggiore posizionamento è 129º posto occupato nel 1998.
I presidenti del Venezuela dal 1830 (indipendenza dalla Grande Colombia e proclamazione della República de Venezuela) ad oggi sono i seguenti.
Il Partito Socialista Unito del Venezuela (in spagnolo Partido Socialista Unido de Venezuela, PSUV) è un partito politico venezuelano, nato dallo scioglimento del Movimento Quinta Repubblica, che riunisce alcune delle forze politiche e sociali che appoggiano la Rivoluzione bolivariana guidata dal presidente Hugo Chávez. Con oltre 5.700.000 iscritti, è il più grande partito di sinistra dell'America Latina.
La Colombia (pronuncia italiana /ko'lombja/, pronuncia spagnola [ko̞ˈlõ̞mbjä]), formalmente Repubblica di Colombia (República de Colombia), è uno Stato della regione nord-occidentale dell'America Meridionale, la cui superficie è di 1 141 748 km² (2 070 408 km² se si aggiungono i 928 660 km² di estensione marittima). Delimitata a est da Venezuela e Brasile, a sud da Perù ed Ecuador e a nord-ovest da Panama, dal Mar dei Caraibi a nord e dal Pacifico a ovest, è l'unico paese sudamericano ad affacciarsi sui due oceani che bagnano il continente; fanno parte della Colombia le isole dell'arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina; è il sesto Paese più esteso dell'America e il quarto per popolazione. La capitale è Bogotà. Il territorio che comprende l'attuale Colombia fu originariamente abitato da tribù di amerindi che migrarono dall'America Centrale e dai Caraibi. Le tribù principali furono muisca, quimbaya, tairona e zenu, appartenenti alle famiglie delle lingue arawakana, chibcha e caribe. Parte del sud fu abitato dagli Inca. Nel XV secolo i conquistadores spagnoli occuparono e colonizzarono il territorio istituendovi il vicereame della Nuova Granada. Nel 1819, con le campagne di Simón Bolívar, la Colombia ottenne l'indipendenza dalla Spagna insieme alle attuali Panama, Venezuela ed Ecuador, unite in una repubblica chiamata Gran Colombia. Tuttavia già nel 1830 la Grande Colombia si divise in seguito a guerre intestine che portarono alla separazione delle attuali Venezuela ed Ecuador. I territori oggi noti come Colombia e Panama emersero come Repubblica della Nuova Granada, successivamente si federarono con la Confederazione Granadina nel 1858, per formare poi gli Stati Uniti di Colombia nel 1863, fino al consolidamento dell'attuale repubblica centralista nel 1886. Nel 1903, dopo la Guerra dei mille giorni, si arrivò alla secessione del dipartimento di Panama. Nel 1932 la Colombia fu coinvolta in una guerra contro il Perù per la contesa di un vasto territorio denominato trapezio amazzonico, che fu risolta attraverso la mediazione della Società delle Nazioni. Nel 1948 incominciò un'epoca di tumulti sociali che condusse a una guerra civile la quale sfociò nell'attuale conflitto armato tra il governo e le formazioni paramilitari da un lato e trafficanti di droga e la guerriglia comunista dall'altro, e che produce come conseguenza decine di migliaia di morti, feriti, persone scomparse e milioni di sfollati, classificando la Colombia come uno dei Paesi più violenti del mondo e uno dei maggiori esportatori di droghe. Nonostante ciò la Colombia ha avuto istituzioni relativamente stabili, fatta eccezione per gli anni tra il 1953 e il 1957 in cui sperimentò un colpo di Stato militare che portò al governo del generale Rojas Pinilla. La Colombia è all'inizio del XXI secolo una potenza di media grandezza, con il PIL al terzo posto fra i paesi del Sud america, in cui è significativa la produzione di caffè e l'esportazione di fiori, carbone e petrolio. La maggioranza del bilancio dello Stato è assorbito dalle spese militari, che sostengono l'esercito più numeroso del continente in rapporto alla popolazione, il quale è impegnato nel conflitto armato contro le due guerriglie colombiane attualmente attive: le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Presenta una grande diversità culturale e una delle più ampie biodiversità del pianeta. La Colombia è una repubblica unitaria di tipo presidenziale; il potere legislativo è esercitato dal Congresso, composto da Senato (102 senatori) e Camera di consiglio (166 deputati).
Barcelona è una città del Venezuela capitale dello stato di Anzoátegui. Essa conta 382.881 abitanti e forma, con Puerto La Cruz, Lecheria e Guanta uno dei maggiori agglomerati urbani del Paese.
L'Argentina, ufficialmente Repubblica Argentina (in spagnolo: República Argentina, IPA: [reˈpuβlika aɾxenˈtina]), è una repubblica federale, situata nella parte meridionale del Sud America. Il suo territorio è suddiviso in 23 province e una città autonoma, Buenos Aires, che è la capitale della nazione e sede del governo federale, nella cui area metropolitana è concentrato un terzo della popolazione del paese (in totale 45 470 000 abitanti). Con una superficie di 2 780 400 km², è il più esteso paese di lingua spagnola nel mondo, il secondo Stato più esteso dell'America Latina, il quarto delle Americhe e l'ottavo più esteso al mondo. Il suo territorio, che occupa gran parte del Cono Sud sudamericano, confina a nord con la Bolivia e il Paraguay, a nordest con Brasile e Uruguay, a est con l'Oceano Atlantico, a ovest e a sud con il Cile e le acque atlantiche del Passaggio di Drake. L'Argentina rivendica inoltre le Isole Falkland (sotto il nome spagnolo di Malvinas, in italiano Malvine), la Georgia del Sud e le Isole Sandwich Australi. Considera inoltre come parte del territorio nazionale l'Antartide Argentina, rivendicazione sospesa in base al Trattato Antartico. L'Argentina raggiunse l'indipendenza il 25 maggio 1810 quando fu deposto l'ultimo viceré spagnolo che governava da Buenos Aires, e il 9 luglio 1816 fu ufficialmente proclamata l'indipendenza a San Miguel de Tucumán. Dopo la crisi economica del 2001, l'economia ha recuperato i precedenti livelli di benessere. I suoi circa 40 milioni di abitanti godono di un indice di sviluppo umano, reddito pro-capite, livello di crescita economica e qualità della vita che pone la nazione come una delle più sviluppate dell'America Latina. Tuttavia negli ultimi anni la situazione economica nel paese è andata via via peggiorando, complice un'alta inflazione, la seconda più alta dell'America Latina dopo quella del Venezuela e che nel 2014 è stata stimata essere del 24% su base annuale, con stime che arrivano anche al 40% per il 2015, che ha portato di nuovo il paese sull'orlo della bancarotta, la seconda nel XXI secolo.Nel 2019, l'economia è in crisi, l'industria automobilistica opera solo al 15% della sua capacità, le vendite di auto sono in caduta libera (-54% in un anno), l'inflazione raggiunge il 54,7% in un anno. Il governo sta cercando un prestito dal FMI, che nel 2018 ha liberato 56 miliardi di dollari in tre anni in cambio di tagli di bilancio. Quasi 300 000 posti di lavoro sono andati persi in tre anni e la povertà è al suo livello più alto degli ultimi 20 anni.