Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il vento da ovest-sudovest, piuttosto secco e polveroso, è noto in Argentina come zonda, ed è simile al föhn o foehn nelle Alpi europee. Questo vento soffia molto spesso dalle cime e crinali delle Ande cilene, trascinando detriti e polveri sul versante orientale della cordigliera delle Ande. Lo Zonda è un vento secco a genesi circumpolare (Polo Sud); inizialmente, le acque dell'Oceano Pacifico lo rendono moderatamente umido, ma perde la sua umidità nell'ascesa con espansione, raffreddamento e condensazione del vapore in acqua piovana che precipita sotto forma di neve per lo più sulle montagne del Cile (con crinali alti più di 4.000 metri e picchi oltre i 6 km), ed in seguito subisce una compressione e riscaldamento nella discesa dai crinali, fino alla Patagonia e alle Pampas. Il vento zonda può superare i 120 km/h. Gli effetti del fenomeno del "viento föhn" nell'ovest argentino sono visibili nella province di La Rioja, di San Juan, e nel nordest della Mendoza, a causa dell'effetto della pressione suscitata dai venti provenienti dal Pacifico del sud, dall'altezza delle Ande, e da vari fenomeni di incanalatura orografica dei venti sull'altopiano, dove la "meseta della Puna" dissipa questi venti. Il vento zonda è la conseguenza finale del movimento verso nordest dei fronti climatici antartici, e precede venti freddi ciclonici, ma è piuttosto caldo a causa del soleggiamento e della compressione adiabatica nelle valli di Tulúm, Ullum, Zonda, e nella valle di Jáchal, nella provincia di San Juan, dove predominano. A quote maggiori si verifica il viento blanco, saturo di neve, che giunge a velocità superiori ai 200 km/h. Questo "vento bianco" di alta quota è una risorsa idrica importante per la regione arida del Cuyo, ed è la principale ragione dell'accumulo di neve alle alte quote in ghiacciai. Il vento zonda di solito inizia al pomeriggio (tra le ore 12 e le 18), e suole persistere nelle seguenti 2-12 ore, per presentarsi in seguito con intermittenza per 2-3 giorni, per poi essere seguito dall'entrata di masse d'aria fredda che si muovono in direzione nord-nordest (viento sur). Nel 90 % dei casi, il fenomeno avviene tra maggio e novembre.
La scala di Beaufort è una misura empirica (quindi non una misura esatta standardizzata per convenzione) della forza del vento misurata in 12 "gradi" o "numeri" (indicati col simbolo Bft), poi portati a 17 per agevolare la misurazione della forza dei vari tipi di uragani.
Il pampero è un vento forte e freddo di origine sud polare, che spira in Sud America, in direzione nord, nord est.
L'oidio, detto anche mal bianco, nebbia o albugine, è una malattia trofica delle piante causata da funghi Ascomycota della famiglia delle Erysiphaceae nella fase asessuata del ciclo, in passato identificata con il genere di funghi imperfetti Oidium. Caratteristica comune degli Oidium è quella di produrre ife conidiofore terminanti con catene di conidiospore, dette appunto oidiospore. Il rapporto trofico che lega gli agenti dell'oidio alle piante ospiti è un parassitismo obbligato. La maggior parte delle specie si comporta come ectoparassita, sviluppando un micelio sulla superficie degli organi attaccati. La relazione anatomo-fisiologica che lega il patogeno all'ospite è costituita da austorii che attraversano l'epidermide penetrando nelle cellule del tessuto sottostante. Solo alcune specie, facenti capo ai generi Leveillula e Phyllactinia, penetrano attraverso gli stomi comportandosi in questo caso come ecto-endoparassiti o come endoparassiti.