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Giovanni Caselli (Bagno a Ripoli, 14 aprile 1939) è un antropologo italiano di formazione culturale britannica. È stato eletto Fellow of the Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland dal 1972 e Member of the Royal Archaeological Institute of Great Britain dal 1985. Ha tenuto conferenze antropologia ed archeologia in diversi paesi. È stato studioso in residenza all'Università di Malta dove ha insegnato etnoarcheologia, svolgendo nel contempo attività di divulgatore di scienze e di storia, di creatore di collane divulgative, di autore, di illustratore di volumi per ragazzi e adulti e di consulente editoriale. Ha dato vita a numerose imprese editoriali in Inghilterra e in Italia. Il suo stile illustrativo nel settore della ricostruzione archeologica è stato adottato da numerosi artisti in Italia e all'estero. È presente con circa quaranta schede nel Catalogo della Library of Congress e con 52 nel Catalogo della British Library. Caselli è stato il primo a rilevare sul terreno il percorso della Via Francigena da Canterbury fino a Roma (Il Cammino di Dio - Archeologia Viva N°5, 1989 pp 54–63). Si occupa successivamente dell'impatto della cultura iranica sulla formazione dell'Europa medievale. Vive e lavora a Bibbiena nel Casentino da dove, nel 1969, iniziarono le sue prime ricerche antropologiche. Avendo illustrato la Patria e versando in condizioni di particolare necessità, nel settembre 2020 il Presidente della Repubblica gli ha concesso un assegno straordinario vitalizio dell'importo annuo di 24000€.
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.
La dodecapoli etrusca è l'insieme di dodici città-Stato etrusche che, secondo la tradizione, costituirono in Etruria una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare: la "Lega etrusca". Secondo quanto racconta Strabone, le dodici città vennero fondate da Tirreno.
Il Casentino (in latino: Clusentinus, forse derivante da clusus, chiuso, oppure cluseo, vicino, in quanto valle chiusa oppure in prossimità delle terre di Arezzo) è una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo, situato a nord della provincia, esteso per una superficie di 826,49 km², e con una popolazione di 48.870 abitanti. Non va confusa con "Terra passumena" come erroneamente accade con la zona del Lago Trasimeno vicino ad Arezzo.
Borgo San Lorenzo (pronuncia: Bórgo San Lorènzo, /'borgo san lo'rɛnʦo/) è un comune italiano di 18 230 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Ha una superficie territoriale di 146 km² con un'altimetria che varia dai 177 m s.l.m. ai 1.144 m s.l.m.
Barberino di Mugello (pronuncia: /barbe'rino di mu' llo/) un comune italiano di 10.864 abitanti della citt metropolitana di Firenze, in Toscana. Il territorio comprende le frazioni Cavallina, Galliano, Montecarelli e altre localit , tra le quali Mangona. Nel comune localizzata la Villa medicea di Cafaggiolo, dal 2013 nell'elenco del patrimonio dell'umanit dell'UNESCO.