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Volterra è un comune italiano di 10 000 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. La città, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, è stata una delle principali città-stato della Toscana antica (Etruria), fu sede nel medioevo di un'importante signoria vescovile avente giurisdizione su un'ampia parte delle Colline toscane. Conserva un centro storico di origine etrusca (di quest'epoca rimangono la ben conservata porta all'Arco; la porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l'acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici ed alcune cisterne; diversi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane (fra tutte il Teatro ad emiciclo) ed edifici medievali come la cattedrale, la Fortezza Medicea e il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, nel centro città. Volterra è candidata per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 ed è stata designata tra le dieci città finaliste.
Il velluto di Genova è un'antica tipologia di velluto a catena, sagomato, arricciato e tagliato con motivi a volte broccati sullo sfondo, originario di Genova. All'epoca, la denominazione di "velluto di Genova" era generica, indicando sia i tessuti di raso sia per i tessuti di velluto liscio o con fantasie. I disegni e i motivi creati spesso rappresentano fiori, frutti o foglie, arabeschi o motivi geometrici vari. Al giorno d'oggi, il velluto di Genova è usato solo nei mobili e nella tappezzeria.
Saline di Volterra una frazione del comune italiano di Volterra, nella provincia di Pisa, in Toscana. Si trova all'incrocio della strada regionale 68, che collega Cecina a Poggibonsi passando per Volterra, con la strada regionale 439, che collega Pietrasanta con Follonica.
La salina di Cagliari è ubicata nei pressi della spiaggia del Poetto e si estende su parte del territorio del comune di Cagliari e del comune di Quartu Sant'Elena. Le saline sono oggi parte del parco regionale di Molentargius.
Il cloruro di sodio è il sale sodico dell'acido cloridrico ed è il costituente principale del comune sale da cucina. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore e con un odore e un sapore caratteristici. In soluzione acquosa, oppure fuso, conduce corrente elettrica.
L'Arte dei Mercatanti o di Calimala era una delle Arti Maggiori tra le corporazioni di arti e mestieri di Firenze. Il nome deriva da via Calimala, nel centro di Firenze, dove esistevano numerose botteghe dell'Arte.
L'arazzo è una forma di arte tessile che si pone a metà strada tra l'artigianato e la rappresentazione artistica. Tecnicamente è un tessuto a dominante di trama (poiché a lavoro finito l'ordito non si vede) realizzato a mano su un telaio e destinato a rivestire le pareti. Solitamente di ampio formato, rappresenta grandi disegni molto dettagliati. Il disegno preparatorio, o cartone, di un arazzo veniva realizzato da un pittore, anche di una certa fama: il risultato finale dipendeva dall'abilità dell'artigiano incaricato dell'esecuzione. Il termine italiano "arazzo" deriva dal nome della città francese di Arras, dove, nel Medioevo, venivano prodotti i migliori arazzi. Oggi viene impropriamente usato per indicare vari manufatti che si appendono ai muri realizzati con tecniche differenti come: il mezzo punto, il telaio Jacquard, il ricamo.
Il solfato doppio di alluminio e potassio dodecaidrato o potassio-allume più noto come allume di potassio e allume di rocca è un sale misto di alluminio e potassio dell'acido solforico e a temperatura ambiente si presenta come un solido incolore ed inodore. Sin dall'antichità era usato per lavarsi le ferite e in numerose attività produttive e in vari settori. Nelle industrie tessili era usato come fissante per colori, il suo uso era quindi basilare nella tintura della lana, nella realizzazione delle miniature su pergamena e nella concia delle pelli. Serviva poi alla produzione del vetro ed in medicina era usato come emostatico. Nel Medioevo era un prodotto di importanza strategica, di cui la Repubblica di Genova possedeva il monopolio grazie alla colonia di Focea in Anatolia che disponeva di grandi riserve minerarie di questo prodotto, che veniva esportato principalmente nelle Fiandre e a Firenze per la lavorazione dei tessuti. La produzione dell'allume avveniva per arroventamento e successiva dissoluzione in acqua dell'alunite, un solfato basico di potassio ed alluminio che si trova in natura. Attualmente è usato come deodorante per il corpo particolarmente economico ed efficace, nonché come rimedio contro il cattivo odore dei piedi. In Italia vi sono importanti giacimenti nei Monti della Tolfa, scoperti nel 1462 da Giovanni di Castro presso l'attuale comune di Allumiere e rimasti in uso con alterne vicende fino al 1941. Altre cave di allume si trovano a Montioni, nei pressi di Follonica dove è presente anche una cava di manganese. Il termine "allume" si riferisce a solfati doppi di un metallo monovalente e di un metallo trivalente (es. l'alluminio o il cromo, suo ione vicariante) dodecaidrati. Questo è un allume potassico, da non confondere con "cristallo di potassio"; infatti quest'ultimo in natura non esiste: il potassio in natura si trova solo sotto forma di sali. Nell'Isola di Vulcano (Eolie), nella città metropolitana di Messina, esisteva una specifica "Grotta dell'Allume". Vi si estraeva l'allume e lo si commerciava con tutta Europa. L'allume veniva già estratto all'epoca dei Romani ed era esportato in anfore che si sono ritrovate fin nei pressi dell'Inghilterra. Ciò in quanto l'allume estratto era una sostanza rara e ricercata; un potentissimo emostatico, nonché ottimo per la concia delle pelli. In prossimità della parete della Grotta è stato rinvenuto un minerale, la magnesioaubertite (Mg, Cu)Al(SO4)2Cl• 14H2O.