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San Giovanni Valdarno è un comune italiano di 16 754 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Come indica il suo nome, si trova nella valle del fiume Arno. All'origine (1296) si chiamava Castel San Giovanni. Venne edificato per conto di Firenze sui progetti che Arnolfo di Cambio elaborava per realizzare gli avamposti del governo centrale, le "terre nuove fiorentine" (non vi è la certezza della diretta partecipazione dell'urbanista ai lavori). La struttura urbanistica del centro storico richiama l'organizzazione della città romana, con grande piazza centrale dalla quale partono i due assi principali perpendicolari tra loro, dai quali nascono le strade secondarie.
Villa Casagrande Serristori è una residenza di campagna trecentesca situata a Figline Valdarno, racchiuso nell'antica cinta muraria medievale del centro.
Staggia Senese (pronuncia: Stàggia) è una frazione del comune italiano di Poggibonsi, nella provincia di Siena, in Toscana.
Figline Valdarno è stato un comune italiano di 17 136 abitanti (ultimo censimento del 2013) della città metropolitana di Firenze in Toscana. Dal 1º gennaio 2014 fa parte del nuovo comune di Figline e Incisa Valdarno.
Gambassi Terme è un comune italiano di 4 798 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.
La diocesi di Massa Marittima-Piombino (in latino: Dioecesis Massana-Plumbinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 130.200 battezzati su 132.400 abitanti. È retta dal vescovo Carlo Ciattini.
La cattedrale di San Cerbone è il luogo di culto cattolico più importante di Massa Marittima, cattedrale della diocesi di Massa Marittima-Piombino. Nel luglio del 1975 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
Il termine toscano bicchieraio indica l'artigiano, originario dei territori della Valdelsa, che era dedito alla produzione di oggetti di vetro per uso quotidiano. Le fornaci, attive in questa zona della Toscana a partire dal Basso Medioevo fino all'Ottocento, hanno fornito la produzione vetraria preindustriale della zona e poi anche di zone limitrofe. I bicchierai furono impiegati anche nella realizzazione di vetrate colorate, per chiese e palazzi della Toscana. La produzione novecentesca ha ritmi e tecniche industriali.