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Rolandino de' Passaggeri, in latino Rolandinus Rodulphi de Passageriis (Bologna, 1215 circa – Bologna, 1300), è stato un giurista italiano. Fu maestro di arte notarile nello Studio bolognese e uno dei più celebri giuristi medievali, la massima autorità nella scienza e tecnica del documento notarile, di cui rinnovò i formulari con rigore scientifico. Fu anche a capo della fazione guelfa bolognese e, con l'ascesa di quella, ebbe un discreto controllo della politica comunale in momenti tumultuosi.
Rabàno Mauro Magnenzio (in latino: Rabanus Maurus Magnentius, ma anche Hrabanus, Rhabanus, o Reabanus; Magonza, 780/784 circa – Magonza, 4 febbraio 856) è stato un erudito carolingio, abate di Fulda, arcivescovo di Magonza: è venerato come santo e la Chiesa cattolica ne celebra la memoria liturgica il 4 febbraio.
Milano (/miˈlano/ ; Milan in dialetto milanese, /miˈlãː/) è un comune italiano di 1 398 715 abitanti, secondo comune in Italia per popolazione, capoluogo della regione Lombardia e dell'omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa. Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica facente parte del gruppo degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C.. Il nome originario, tramandato dagli autori latini come Mediolanum, compare in un antico graffito celtico nella forma Meśiolano (dove ś rende, molto probabilmente, il suono /d/). Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell'Impero romano d'Occidente, nel cui periodo fu promulgato l'editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di culto. In prima linea nella lotta contro il Sacro Romano Impero in età comunale, divenne prima signoria per poi essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell'Italia rinascimentale. All'inizio del XVI secolo perse l'indipendenza a favore dell'Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell'illuminismo italiano. Capitale del Regno d'Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d'Italia sabaudo. Principale centro economico e finanziario della penisola italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il "Triangolo industriale", in particolar modo durante gli anni del boom economico quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. È inoltre tra i principali poli fieristici europei e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.
Le Lettere d'uomini oscuri (in tedesco: Dunkelmännerbriefe; in latino: Epistolae obscurorum virorum) sono una raccolta satirica di false lettere in latino del 1515, con la quale gli umanisti tedeschi mettevano in ridicolo la Scolastica, all'epoca ancora ampiamente diffusa nelle università, e stigmatizzavano la vita sregolata del clero. Le pubblicazioni parrebbero da attribuire alla bottega di Peter Schöffer.
Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 19 luglio 1374) è stato uno scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano, considerato il precursore dell'umanesimo e uno dei fondamenti della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più celebre, il Canzoniere, patrocinato quale modello di eccellenza stilistica da Pietro Bembo nei primi del Cinquecento. Uomo moderno, slegato ormai dalla concezione della patria come mater e divenuto cittadino del mondo, Petrarca rilanciò, in ambito filosofico, l'agostinismo in contrapposizione alla scolastica e operò una rivalutazione storico-filologica dei classici latini. Fautore dunque di una ripresa degli studia humanitatis in senso antropocentrico (e non più in chiave assolutamente teocentrica), Petrarca (che ottenne la laurea poetica a Roma nel 1341) spese l'intera sua vita nella riproposta culturale della poetica e filosofia antica e patristica attraverso l'imitazione dei classici, offrendo un'immagine di sé quale campione di virtù e della lotta contro i vizi. La storia medesima del Canzoniere, infatti, è più un percorso di riscatto dall'amore travolgente per Laura che una storia d'amore, e in quest'ottica si deve valutare anche l'opera latina del Secretum. Le tematiche e la proposta culturale petrarchesca, oltre ad aver fondato il movimento culturale umanistico, diedero avvio al fenomeno del petrarchismo, teso ad imitare stilemi, lessico e generi poetici propri della produzione lirica volgare dell'aretino.
Epistolae metricae (in italiano Epistole metriche) è una raccolta di 66 lettere in latino e in esametri composta da Francesco Petrarca tra il 1331 e il 1361. Egli si ispirò alle Epistole di Orazio, cercando anche di imitarne la chiarezza del linguaggio e la semplicità spontanea. Notevole è il livello artistico (oggi è considerato il più importante lavoro in latino del Petrarca, ben oltre il suo preferito poema dell'Africa) e il valore storico-biografico delle lettere. Una delle più celebri è quella che racconta un viaggio in Italia di Petrarca, con una nota apostrofe dal Colle del Monginevro; un'altra è indirizzata al cardinale Giovanni Colonna, al quale descrive la sua vita nella Vaucluse; una ancora parla della cerimonia della propria incoronazione quale poeta a Roma.
Aethicus Ister è il nome assegnato al protagonista di un testo geografico risalente all’VIII secolo, noto come Cosmografia. Quest’opera è fondata su una complessa finzione letteraria: il suo autore vuole essere identificato con san Gerolamo e mostra di considerare il suo personaggio come una figura realmente esistita, dichiarando di avere come scopo la rielaborazione e il compendio di uno scritto cosmografico attribuito allo stesso Aethicus.