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La provincia di Belluno (provinzia de Belum in ladino) è una provincia italiana del Veneto di 200 314 abitanti. Il territorio totalmente montano si estende per 3610,20 km² nel settore delle Alpi Orientali, dove sono presenti la maggior parte dei gruppi dolomitici per cui può essere ritenuta la provincia delle Dolomiti. Il Piave, che la attraversa da nord a sud, costituisce il principale corso d'acqua della provincia. Secondo l'indagine annuale de Il Sole 24 Ore, la provincia di Belluno si è classificata al primo posto fra le province italiane per qualità della vita nel 2017, replicando il primato del 2009 e migliorando altresì le posizioni del 2008 e 2007 che la avevano vista comunque al secondo e quarto posto. Nell'annuale classifica delle province italiane per la migliore qualità di vita, redatta da ItaliaOggi con la collaborazione dell'Università "La Sapienza", nel 2017 si piazza al terzo posto dietro a Bolzano e Trento. Il PIL pro capite nominale, secondo dati Unioncamere relativi al 2009, si attesta sui 29 453 €.
La battaglia di Vittorio Veneto o terza battaglia del Piave fu l'ultimo scontro armato tra Italia e Impero austro-ungarico nel corso della prima guerra mondiale. Si combatté tra il 24 ottobre e il 4 novembre 1918 nella zona tra il fiume Piave, il Massiccio del Grappa, il Trentino e il Friuli e seguì di pochi mesi la fallita offensiva austriaca del giugno 1918 che non era riuscita a infrangere la resistenza italiana sul Piave e sul Grappa e si era conclusa con un grave indebolimento della forza e della capacità di combattimento dell'Imperial regio Esercito. L'attacco decisivo italiano, fortemente sollecitato dagli alleati che erano già passati all'offensiva generale sul fronte occidentale, ebbe inizio solo il 24 ottobre 1918 mentre l'Impero austro-ungarico dava già segno di disfacimento a causa delle crescenti tensioni politico-sociali tra le numerose nazionalità presenti nello stato asburgico, e mentre erano in corso tentativi di negoziati per una sospensione delle ostilità. La battaglia di Vittorio Veneto fu caratterizzata da una fase iniziale duramente combattuta, durante la quale l'esercito austro-ungarico fu ancora in grado di opporre valida resistenza sia sul Piave sia nel settore del Monte Grappa, a cui seguì un improvviso e irreversibile crollo della difesa, con la progressiva disgregazione dei reparti e defezioni tra le minoranze nazionali, che favorirono la rapida avanzata finale dell'esercito italiano fino a Trento e Trieste. La sera del 3 novembre 1918, con entrata in vigore alle ore 15:00 del giorno successivo, fu firmato l'armistizio di Villa Giusti che sancì la fine dell'Impero austro-ungarico e la vittoria dell'Italia nel primo conflitto mondiale.